Hey #EconTwitter, free access to webinars worldwide is one of the few bright sides of the pandemic. I am glad to share a weekly newsletter I started for my Ph.D. students about the seminars being held on Zoom every week.
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If you would like to be in the loop, drop me an email at fabio.sabatini@uniroma1.it. I plan to send one email per week, usually on Monday.
I will also share the announcements in a weekly (very long) thread on Tw and Fb.
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Monday, October 19
3.30 UTC (17.30 Rome): Augustine Denteh (Tulane), "The Effect of SNAP on Obesity in the Presence of Endogenous Misreporting".
Host: Virtual Seminar on the Economics of Risky Health Behaviors.
P.C. Bhan (Glasgow): "Do role models increase student hope and effort? Evidence from India".
J.J. Domínguez (Bologna): "Committee Quotas and Gender Gap in Recruitment: A Lab Experiment".
19/10, 13.30 London time (14.30 Rome): RES Webinar "Preparing to Succeed in the European Job Market for Economists". Speakers: T. Besley (LSE), M. McMahon (Oxford), M. Della Giusta (Reading), M. De Ridder (LSE).
Zoom link: click on the links below each session's program and use the passcode 41539.
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20/10, 13.00 Rome time: Guido Tabellini (Bocconi University), "Economic Shocks and Populism: The Political Implications of Reference-Dependent Preferences".
Host: Barcelona GSE Applied Economics Seminar Series.
8.30 Rome time: Raphael Espinoza, Giancarlo Corsetti, and Beatrice Weder di Mauro, "Public Investment for the Recovery: IMF October 2020 Fiscal Monitor".
21/10, 14.30 Lisbon time (15.30 Rome time): Caroline Theoharides (Amherst College), "Medical Worker Migration and Origin-Country Human Capital: Evidence from U.S. Visa Policy".
21/10, 16.00 UK time (17.00 Rome time): Claudio Ferraz (Vancouver School of Economics), "Political Power, Elite Control, and Long-Run Development: Evidence from Brazil".
21/10, 17.30 Rome time: Mariapia Mendola (Univ. Milano Bicocca), "Migration from Developing Countries: Selection, Income Elasticity, and Simpson's Paradox".
22/10, 12.30 ET (18.30 Rome time): William Larson (Federal Housing Finance Agency), "Nowcasting Unemployment Insurance Claims in the Time of COVID-19".
Host: Columbian College of Arts & Science.
Zoom link: to register email forecasting@gwu.edu
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22/10, 13.00 ET (19.00 Rome time): Monica Deza (CUNY Hunter College), "Local access to mental healthcare and crime".
Host: Online Economics of Crime Seminar organized by @jenniferdoleac (University of Texas Austin).
22/10, 13.00 London time (14.00 Rome time): Maarten Lindeboom (Free University of Amsterdam), "Maternal Stress and Offspring Lifelong Labor Market Outcomes".
Host: LSE/ CEP Wellbeing Thursday Seminar
Zoom link: RSVP to t.sagoo@lse.ac.uk
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22/10, 14.00-17.30 CET (15.00-18.30 Rome time): second day of the European Research Workshop in International Trade (ERWIT) 2020.
22/10, 15.00 CET (15.00 Rome time): Johnson Garrett (Questrom School of Business), "Privacy & Market Concentration: Intended & Unintended Consequences of the GDPR".
22/10 Rome time: Anne ter Wal (Imperial College London), “Understanding behavioral tradeoffs in networking for information: An interactive experiment with sociometric badges”.
23/10, 14.30 UK time (15.30 Rome time): Reio Tanji (Osaka University), “Reference Dependence and Monetary Incentives: Evidence from Major League Baseball”.
Host: Reading Online Sport Economics Seminars (ROSES).
Teams link: Contact James Reade at j.j.reade@reading.ac.uk
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Saturday, October 24
12.00-16.00 ET (18.00-22.00 Rome time): third day of the NBER Market Design Working Group Meeting.
Qualche giorno fa ho postato un thread per descrivere il lavoro di un team di ricercatori tedeschi che mostrano come, in Germania, la riapertura delle scuole abbia diminuito leggermente i contagi. Qualcuno ha giustamente obiettato: l'Italia non è la Germania.
[Thread 👇]
In effetti, la Germania ha mostrato di essere molto più efficiente in ogni aspetto della lotta al virus, dalla messa in sicurezza delle scuole alla riorganizzazione dei trasporti, dal tracciamento dei contatti dei casi rivelati al trattamento dei malati in isolamento.
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Salvatore Lattanzio (@salva_lat PhD candidate in Economics a Cambridge) è andato oltre e ha svolto sull'Italia un'analisi simile a quella tedesca, giungendo a conclusioni diverse: da noi le regioni che hanno riaperto prima le scuole sono più avanti nella curva dei contagi.
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Chiudere le scuole è utile a contrastare la diffusione della #COVID19, adesso che abbiamo imparato le misure essenziali per contenere il contagio?
Ancora non possiamo saperlo con certezza, ma le prime evidenze empiriche suggeriscono di NO.
[thread 👇]
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In un lavoro appena pubblicato nella collana dei discussion papers @iza_bonn, non ancora sottoposto a peer review, @IngoIsphording, Marc Lipfert e @NPestel83 hanno stimato l'effetto della riapertura delle scuole in Germania.
Gli autori hanno approfittato del fatto che i lander iniziano l'anno scolastico in date diverse per stimare l'impatto della riapertura sulla diffusione della #COVID19, a parità di spostamenti misurati tramite la geolocalizzazione degli smartphone e i Google Mobility Data.
No. Sono morte decine di migliaia di persone e ci siamo ancora dentro.
Andrà meglio?
Non lo sappiamo. Dipende.
Lo scenario peggiore è sempre preoccupante (si vedano le aree in rosso), ma possiamo evitarlo.
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Il team di ricercatori sulle malattie infettive dell'Imperial College di Londra, @MRC_Outbreak, ha diffuso ieri le sue stime sull'evoluzione dell'epidemia in Italia dopo il rilassamento del #lockdown: bit.ly/3c8gcsM.
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Anzitutto, il lavoro stima la relazione tra la variazione della mobilità (indicatore dell'attuazione delle restrizioni, misurato mediante i Google Mobility Data: tiny.cc/vpmfoz) e quella del tasso di riproduzione dell'infezione (l'ormai famoso R).
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"I parchi aperti sono una concessione che ci viene fatta dal presidente del consiglio. Ma dobbiamo meritarcela davvero" (la sindaca di Roma).
"Noi abbiamo fatto al meglio la nostra parte, da lunedì tocca davvero a voi" (il commissario straordinario per l'emergenza).
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Due perle di comunicazione nel giorno in cui il governo ci stordisce con la storia dei "congiunti". Molti l'hanno vista come un segno di autoritarismo: lo Stato etico che stabilisce *chi* è davvero importante per noi, anziché spiegarci *come* dobbiamo incontrare chi ci pare.
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Ma è (anche) l'ennesimo segno di una comunicazione istituzionale sistematicamente orientata a scaricare la responsabilità della crisi lontano dal governo.
Non sappiamo che pesci pigliare, perciò vedetevela voi.
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C'è bisogno di un piano. Per la scuola, la sanità decentrata, il contact tracing, i test a campione? No, per le messe. Mentre il Papa esorta i fedeli alla prudenza e alla pazienza, i ministri di un governo inadeguato dalla testa ai piedi invocano decisioni pericolose.
Siamo in grado di garantire il distanziamento sociale in chiesa? Appena fuori dalla chiesa, le persone avranno l'accortezza di rispettare ancora le distanze?
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Naturalmente la stessa preoccupazione vale anche per la scuola, ma: 1) Le chiese sono frequentate dai più vulnerabili. 2) Le scuole riguardano un'attività *indispensabile* non solo per il benessere di una generazione ma anche per il presente e il futuro dell'intero paese.
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