Thread by @MariuzzoAndrea

Il fatto che anche negli USA, da decenni riferimento per la modernizzazione e lo sviluppo, stia emergendo con chiarezza la tendenza a restituire appieno a scuola e università il loro ruolo civico e sociale...

https://twitter.com/MariuzzoAndrea/status/1346453655390744577

...rende ancora più fuori dal tempo le proposte di politica soprattutto universitaria messe in circolazione alcuni giorni fa da Italia Viva, che oltre al classico slogan sull'"abolizione del valore legale del titolo di studio"(???) si concentravano...

...su uscita delle università dal diritto amministrativo e nomina dei rettori da parte dei cda.
Proposte a prima vista tecniche, ma indice di un'idea precisa del governo degli atenei. Far nominare il rettore dall'organismo di indirizzo economico e di bilancio...

...(già potenziato nelle funzioni di approvazione di proposte didattiche e scientifiche dalla riforma del 2010) significa mettere al centro delle scelte l'autonomia di bilancio e di finanziamento delle sedi
ilfattoquotidiano.it/in-edicola/art…

L'"uscita del personale accademico dalla pubblica amministrazione", per parte sua, significa in ultima analisi spingere per trasformare i docenti da dipendenti statali a dipendenti delle università, ristrutturate come "public corporations" finanziariamente autosufficienti...

...secondo la logica che nella riforma Gelmini le vedeva trasformarsi in fondazioni del tutto indipendenti dalle istituzioni pubbliche e capaci, da sole, di "stare sul mercato". Quale debba essere questo mercato...

...lo hanno specificato ai tempi dell'altra riforma i corifei della modernizzazione degli atenei, da Roberto Perotti (autore di un instant book ora quasi ripudiato, dopo che è stato distrutto in ogni singolo frammento dalle critiche), Alesina e Giavazzi, Ichino e Terlizzese

Mercato di studenti, con l'assoluta liberalizzazione delle tasse universitarie e la gara ad accaparrarsi una risorsa che ora invece può avere impatto solo limitato (e comunque fin troppo evidente) sui bilanci. Mercato di competenze...

..che sarebbe fantastico se il sistema produttivo fosse degno della qualità della nostra ricerca, ma che così rappresentano quasi sempre un freno per la miopia a cui costringono. Mercato di consulenze, che spesso si tradurrebbero in scambi di favori istituzionali...

...se il sostegno delle università alle istituzioni diventasse una voce indispensabile alla sopravvivenza degli atenei.
Tutto questo mentre, in Italia come negli USA, i problemi da affrontare sono i pochi laureati, il miglioramento dell'accessibilità degli studi superiori...

...il consolidamento della filiera di formazione per tutti, la possibilità per i laureati di trovare un mondo del lavoro capace di valorizzare (e remunerare) veramente le capacità che si sono costruiti. Ancora una volta, i problemi emergenti...

...riguardano equità, eguaglianza di opportunità, elevazione culturale del tessuto sociale nel suo complesso, non vendita al dettaglio di "skills". La riforma del 2010, che avrebbe dovuto inverare l'università-azienda, agli occhi dei suoi promotori...

...è fallita proprio perché ha sbattuto il muso contro una realtà profondamente diversa a cui il sistema, con difficoltà e facendo leva sulla qualità dei suoi interpreti, si è dovuto adeguare. Ora gli stessi, non contenti, premono nella stessa fallimentare direzione...

...mentre letteralmente tutto il mondo consiglia di cercare la qualità nell'inclusione e nella lotta alle disuguaglianze vedendo i due temi per quello che sono, cioè le due facce della stessa medaglia. Speriamo che l'onda lunga di #Biden, quella vera, arrivi anche qui