Ma quindi cosa sono queste charter school, negli USA?
Sono scuole fatte sorgere, da gruppi privati, attraverso un accordo (charter, appunto) con un ente pubblico responsabile dell'istruzione (Stato, contea, distretto). Di solito, in base ad esso, ricevono una quota stabilita...
..del "money per pupil per year" del distretto di provenienza di ogni studente, che va a sommarsi a una dotazione di provenienza privata di cui è previsto chiaramente un massimale, e stabiliscono degli obiettivi che l'ente di riferimento può verificare periodicamente...
...(di solito ogni 3 anni), ricevendo in cambio ampia libertà di metodo e programma e soprattutto di reclutamento del personale (sempre legato alla specificità metodologica e contenutistica: se apro una scuola montessoriana non posso farmi imporre personale...
...che non ha formazione riconosciuta internazionalmente come Montessori, per dire).
Le charter schools non possono richiedere rette, perché il budget con cui raggiungere i loro obiettivi è concordato, e non possono tassativamente selezionare gli studenti:...
...se le richieste di aventi diritto eccedono le capacità della scuola si procede al sorteggio. Questo perché non possono raggiungere i risultati da cui dipende la loro vita scegliendo studenti di fatto già in grado di incontrarli.
Tutti questi paletti, e queste libertà...
...si legano al ruolo che costitutivamente, in origine 30 anni fa circa, le charter school dovevano avere: quello di sperimentazione di percorsi educativi diversi da quelli standard, che se comprovati nella loro utilità si sarebbero potuti espandere in tutto il distretto o stato
Diciamo subito che la letteratura è concorde nel ritenere questo ruolo delle charter schools sostanzialmente FALLITO. Anche quando si riscontrano buoni successi nel rendimento, il momento di disseminazione dei risultati non trova praticamente mai conferma
questo perché troppo spesso il funzionamento di quelle scuole è proprio legato alla loro autonomia, alla possibilità di selezionare un corpo docente formato in un certo modo e con certi orientamenti, con pratiche quasi impossibile da trasferire a livello standard...
...se non dopo anni di riforma della formazione professionale del corpo docente.
A questo si aggiunge il fatto (credo molto gradito a chi le propone qui) che le charter schools sono il fronte di guerra ai sindacati della scuola poiché se possono escludono i docenti sindacalizzati
...usando in questo modo la libertà di assunzione, proprio al fine di poter imporre ai docenti salari, orari e modalità di lavoro confacenti ai loro progetti (e al management) senza ostacoli.
Un ruolo sociale positivo riguarda la loro importanza per la formazione...
...della borghesia nera, spesso uscita da charter school capaci di offrire un'istruzione di qualità rispetto alla media dei distretti più poveri. E' per questa ragione che Biden, che ai neri deve moltissimo, se le coccola abbastanza
Certo, da un lato questo effetto esula dal loro ruolo di volano dell'innovazione didattica, dall'altro è un classico strumento in cui la soluzione di problemi individuali non risolve il problema collettivo della qualità delle scuole...
...per i neri che nelle charter schools non sono annesse.
Negli ultimi anni, poi, queste scuole come tutte le opzioni di school choice si sono molto compromesse con la segretaria all'Educazione di Trum Betsy DeVos, che ha impegnato per esse fondi federali tolti...
...alle scuole generali, ha ridotto i requisiti di rispetto dei diritti civili e della libertà d'insegnamento per la partecipazione ai programmi di finanziamento, e ha reso molto più semplice l'investimento in questo settore che, ricordo, ottiene fondi pubblici...
...anche a compagnie for profit e finanziarie, e non solo a fondazioni, ottenendo da alcuni stati "amici" anche un ammorbidimento dei criteri di verifica.
Come concludere? Che negli USA le charter schools sono uno strumento il cui valore, dopo 30 anni...
...è stato riposto in discussione per quanto riguarda gli obiettivi primari per cui sono nate; che si sono rivelate uno strumento facilmente manipolabile da chi sulla scuola intende lucrare a spese dei contribuenti; che sul piano sociale nella migliore delle ipotesi...
...non stimolano in alcun modo quella equità di cui il mondo della scuola ha disperato bisogno; che hanno un ruolo limitato a meno del 10% dell'impatto totale nel variegato e sfilacciato mondo dell'istruzione USA (al punto che...
...l'attenzione ad esse dedicata rispetto ad es. alle scuole private è spesso vista come eccessiva), ma in un sistema più rigorosamente amministrato come quello italiano le vie per l'innovazione didattica sono altre, decisamente più efficienti. Il punto vero è che...
...probabilmente chi invoca uno strumento di innovazione più scadente di quelli che già abbiamo in opera probabilmente non ha la minima idea di quello che succede nel mondo dell'educazione in Italia. Eppure vuole dettare legge. Meditate
Scusate per gli errorini e le -s volate via, ho fatto veloce perché adesso pranzo e alle 2 riprendo esami. E maledetto chi mi fa passare 20 minuti così invece di riposarmi perché sproloquia su Twitter...
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Di quanto il papocchio sia discutibile ho detto. Questa va inchiodata al muro perché contiene più errori di fatto che concetti e non posso esimermene. 1) scienze dell'educazione (che nel frattempo ha allungato il nome) NON FORMA DOCENTI DI SCUOLA ->
2) Scienze della formazione primaria È GIÀ A NUMERO CHIUSO e forma un corpo magistrale tra i più preparati d'Europa anche senza il preziosissimo impegno di un economiata chiaramente così informato di quello di cui parla ->
3) l'andamento del discorso, naturalmente abbastanza vago da evitare la cantonata esplicita, sembra implicare che a ScEd si formino docenti di scuola secondaria (in tutti i punti si parla solo si quella!). Non sapere come si formano i docenti che vuoi migliorare ti qualifica ->
THREAD👇👇👇
Piccolo prontuario su quello che sembra essere il dilemma dl giorno dopo il discorso di #Draghi alla #Fiducia: 1) gli ITS sono gli istituti tecnici superiori, si frequentano DOPO la maturità, e offrono percorsi fino a 3 anni di alta formazione professionale...
...in settori individuati in base alle esigenze produttive locali (sono a base regionale), e prevedono la partecipazione di aziende partner. Sono da 10 anni allo stato embrionale e funzionano decentemente, per numeri cmq piccoli, solo in distretti in relativa crescita...
...(interessante che una delle aree dove vanno meglio, pur restando sempre poco conosciuti, sia l'Emilia: è grazie a o nonostante Bianchi? vedremo...) 2) l'ITIS è un Istituto Tecnico Industriale, UNO degli indirizzi degli ISTITUTI TECNICI, quelle scuole SECONDARIE SUPERIORI...
Più mi guardo intorno più mi accorgo che nel dibattito pubblico sul tema è in corso un attacco concentrico alla pedagogia e in generale alle discipline educative. Chi parla di istruzione inizia prendendone le distanze e individuando la loro essenza stessa come parte del problema
Non è normale che se si vuole parlare di un tema si parta escludendo chi quel tema lo studia, e può offrire le griglie interpretative ineludibili da cui partire per inqudrarlo nella sua complessità, ma anzi si accusi la conoscenza necessaria a ciò di essere controproducente
Sembra quasi che, essendo consapevoli di stare per proporre in tema di istruzione soluzioni che non risolveranno i problemi dell'istruzione (ma al limite di qualcun e qualcos'altro), si cerchi innanzi tutto di mettere nell'angolo chi, con cognizione di causa, può...
Dunque, ricapitolando, sulla #scuola: 1) I giornali ci hanno venduto (o è stata venduta loro, su questo non mi pronuncio anche se ho qualche sospetto) come proposta AVANZATA da #Draghi una proposta che Draghi ha RICEVUTO (con interesse, spero) nelle #consultazioni
2) Della proposta A DRAGHI, certo fluida ma identificabile come un piano strategico di un certo respiro e comprensiva anche di un tentativo (che si può discutere) di individuare le carenze specifiche, è arrivata al pubblico solo l'idea di "prolungare l'anno scolastico di un mese"
3) Qualsiasi reazione a questo pasticcio comunicativo è derubricata ad autodifesa dei docenti che "non vogliono lavorare" (come se non avesselo lavorato tutto il tempo), e il tema del tempo a scuola è affrontata con la stessa concezione del lavoro come problema teorico...
Una volta sgombrato il campo dall'idea che si sappia già cosa #Draghi intende fare nel breve termine sulla #scuola, butto lì qualche riflessione mia su cose di cui tener conto che ritengo imprescindibili
1) La pandemia ci ha messo davanti un universo di disuguaglianze e difficoltà di gestione enormi nel sistema scolastico senza che sia più possibile ignorarle, ma non le ha generate. Le aree e i settori sociali in cui la dispersione scolastica ha livelli indegni...
...per un paese sviluppato c'erano già prima, e se davvero, come sembra (e lo voglio credere, perché è proprio di una persona capace e intelligente quale è) #Draghi vuole mettere l'istruzione al centro bisogna ragionare su come intervenire su questi problemi strutturali
Il #GiornodellaMemoria è commemorato a livello internazionale a seguito della risoluzione ONU del 2005. Vale la pena ricordare che noi italiani ci siamo arrivati 5 anni prima. Questa è la buona notizia...
La cattiva è che nel nostro caso la scelta del 27 gennaio ha scalzato altre proposte di rilevanza più chiaramente nazionale, come il 16 ottobre (rastrellamento del ghetto di Roma)
Questo perché, abbastanza chiaramente, si sono voluti spostare i contenuti da ricordare fuori dai confini nazionali ("che cattivi i nazisti che hanno fatto Auschwitz, LORO, mica noi!")