Thread by @MariuzzoAndrea

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in cui a grande richiesta raccolgo tutte insieme alcune osservazioni/perplessità sui temi del sistema educativo e del "capitale umano" che ho sviluppato leggendo l'interessante riflessione di @SMerler

https://twitter.com/SMerler/status/1404456373350457358

1.Prima di tutto, la storia del confronto tra laureati e liceali mi è sempre parsa almeno in parte uno specchietto per le allodole perché in Italia fa comodo attaccare la parte più debole, cioè l'università, mentre nella scuola secondaria i docenti possono ancora sbranarti...

2....e quindi non dovrebbe essere presa in modo così acritico. Sarebbe meglio dire che le rilevazioni mostrano diversi livelli di abilità tra i nostri diplomati e quelli di altri paesi, e poi l'università non può intervenire perché non le è richiesto, non le sono stati dati...

3....risorse e mezzi istituzionali per sovvenire a queste difficoltà, e la selezione all'ingresso all'uni che pure è fortissima evidentemente non si basa sulla preparazione ma su altri parametri.
Poi, qui si parla come se le pecche rilevate nell'istruzione fossero tutte endogene.

4.Però poi chi va all'estero non ha particolari problemi di inserimento nel mondo del lavoro, al netto dell'apprendimento linguistico. allora forse bisognerebbe girare la questione, come facciamo da tempo noi senza che gli economisti se ne accorgano...

5....avendo smesso di leggere quel che non è pubblicato sulle loro riviste col risultato di fare figure da peracottari come Acemoglu sul fascismo. L'istruzione italiana mostra un apparato istituzionale di buon livello, nonostante la carenza di risorse...

6....e il vero problema è il tessuto imprenditoriale, un mondo del lavoro che soprattutto nel privato non richiede professionalità elevate e formazioni di qualità, col risultato poi di chiudere l'istruzione nell'autoreferenzialità, perché certe attitudini...

7....che magari si chiede di sviluppare con una legge o una circolare non vengono sviluppate perché non c'è richiesta da parte degli interlocutori sociali che si rivolgono al mondo dell'istruzione per avere conoscenza stoccata in studenti preparati.

8.Tutto questo, peraltro, metterebbe in discussione anche l'idea di fondo che l'Italia è un paese in cui c'è poco stimolo a fare impresa. di imprese, numeri alla mano, ce ne sono pure troppe, e se 3/4 della gente che apre la fabbrichètta studiasse di più...

9....e trovasse un bel lavoro manageriale dipendente in una GRANDE azienda sarebbe meglio. in italia chi fa impresa è nella gran parte dei casi, più o meno consapevolmente, parte del problema, non la vittima, e un sistema che gli permette di sopravvivere pure

10./Ma a quanto pare il "mercato" è bello solo quando devi pagare un lavoro a tempo pieno 400 euro al mese, non quando bisogna vedere se hai tu il fisico per starci...