Cosa hanno in comune artrite reumatoide e COVID? È finalmente uscito il nostro studio sul COVID, ecco una spiegazione semplice per non esperti del settore. Come al solito farò semplificazione e omissioni.
Intro: Il gruppo dove lavoro si occupa di 1/n
artrite reumatoide (AR), una malattia autoimmune che causa (fra le altre cose) un’infiammazione delle articolazioni. In particolare noi studiamo delle cellule immunitarie chiamate macrofagi (M0). L’AR ha una fase “attiva”,in cui i pazienti stanno male e provano dolore alle artic.
ma grazie a diversi trattamenti possono raggiungere una fase di “remissione”, in cui le articolazioni non sono gonfie e il paziente sta meglio. In un precedente studio abbiamo dimostrato che nella fase attiva sono presenti un particolare tipo di M0 che causano infiammazione 3/n
una sorta di M0 incendiari, mentre durante la fase di remissione ci sono dei M0 che spengono l’infiammazione, una sorta di M0 pompiere. Una spiegazione del precedente studio di @femereta è qui dilei.it/salute/artrite…
Una delle tecniche che usiamo per studiare i M0 è il sequenziamento di singole cellule, questo ci permette di capire quali geni sta esprimendo ogni singola cell e di raggrupparle/colorarle quanto più si somigliano, cosi' (ogni pallina è una cellula):
Veniamo a noi: @lcymcdnld ha comparato i M0 di un articolazione (Synovium) con quelli del polmone (BALF) messi a disposizione da altri ricercatori. Normalmente in un tessuto sano non ci dovrebbero essere molti M0 incendiari.
I puntini blu indicano quanto sono abbondanti i geni indicate alla fine in rosso (utili a identificare i M0 incendiari). Potete vedere come i M0 di un paziente con una AR attiva somigliano ai M0 di persone con una forma COVID grave (nei riquadri verdi)
7/n
Quindi un polmone sano è ricco di M0 pompiere (in viola sulla sinistra), che servono per la “normale amministrazione” e pulizia del polmone. Un paziente COVID moderato (mild) ha un po' di M0 pompiere e un po' di M0 incendiari perchè deve combattere il virus (quelli rossi/verdi),
ma i pazienti con COVID grave hanno praticamente tutti M0 incendiari e non ci sono rimasti molti M0 per le normali funzioni (a destra). E' possibile anche dare un’occhiata diretta alle cellule presenti nei polmoni e quali proteine producono.
9/n
Qui @AzizaElmesmari (che si è guadagnata la copertina della prossima uscita del giornale con questa immagine) ha colorato di rosso i M0 pompiere e di giallo i M0 incendiari (che producono la proteina SPP1). Potete vedere che in un tessuto sano ci sono pochissimi M0 incendiari:
Mentre in un polmone di un paziente COVID invece non solo ci sono tanti M0 incendiari, ma tendono anche a raggrupparsi:
Abbiamo detto che i M0 incendiari producono la (fra le altre cose) la proteina SPP1, questa è una prot segnalatrice che finisce nel sangue per comunicare con altre cell (non è l'unica proteina eh).
12/n
@SteAlivernini quindi ha controllato i livelli di SPP1 nei pazienti e abbiamo visto che pazienti gravi COVID hanno altissimi livelli di SPP1 nel sangue e questo diventa un segnale di rischio di finire in terapia intensiva:
Come potete vedere anche quando si è guariti dal COVID (convalescent) i livelli di SPP1 restano molto alti. Cosa succede se ai pazienti #LongCovid? Cosa accade 2 mesi dopo che si è dimessi dall’ospedale?
(cc @LongCovidItalia @MartaEsperti )
Per molti pazienti i livelli di questa proteina segnale non ritornano ai livelli pre-COVID, restano alti anche 2/3 mesi dopo la fine del COVID
La maggior parte dei pazienti con alti livelli di SPP1 soffrono di almeno un sintomo da #PostCOVID ancora 2 mesi dopo essere stati dimessi dall’ospedale, e non sappiamo ancora quando i livelli di questa proteina segnale scenderanno.
16/n
Ma cosa fa questa proteina nel sangue? Cosa causa?
Per rispondere a questa domanda si possono prendere le cellule normalmente presenti nel sangue e metterle a contatto con SPP1. Altissimi livelli di SPP1 (sopra 200 della figura precedente) mandano completamente in tilt...
altri “comparti” del sistema immunitario (neutrofili e monociti) che iniziano a produrre molte proteine infiammatorie. Livelli leggermente più bassi di SPP1 invece causano delle alterazioni del compartimento dei monociti che...
restano un po' più “incazzati” (fatemi passare il termine, non so come spiegarlo senza fare altri 10 tweets).
Non tutti i pazienti #longCovid sono uguali, ma questo meccanismo di SPP1 prodotto dai macrofagi “incendiari” potrebbe essere alla base di alcuni dei sintomi Long COVID.
La parte di bioinformatica è stato supervisionata da @BiottofnI, la biologia da @DrMariola, la parte di clinica da @EGremese. Il lavoro è una collaborazione fra @Racegbn @UofGlasgow e Gemelli @Unicatt_en. Il paper è pubblicato qui insight.jci.org/articles/view/…
20/24
Tanti esperti di settori diversi che lavorano assieme per capire cosa succede (per questo mi sorprendo quando su twitter trovo gente che si credono esperti e poter giudicare in tanti settori diversi). Ovviamente questo è solo un altro pezzo del puzzle... 21/24
Questa somiglianza fra i M0 incendiari nell’articolazione e quelli incendiari prodotti nei casi di COVID grave spiega perchè il desametasone/tofacitinib (prodotti farmaceutici nati per combattere l’AR) funzionano nei casi gravi di COVID?! E cosa puo' dirci su #LongCOVID 22/24
Dall’altro lato studiare meglio il COVID ci aiuterà a curare meglio l’AR?! La nostra(ma non solo la nostra) ricerca continua. Comunque se pensate che un’infezione da COVID sia passeggera,pensateci nuovamente. Se pensate che far infettare i bambini sia sicuro,pensateci nuovamente

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14 Apr
Aggiornamenti dalla #Scozia, vaccinazioni, restrizioni, ecc. Le cose vanno abbastanza bene, vi ricordo che siamo stati in lockdown (con scuole chiuse) dal 26 dic. I nuovi casi giornalieri sono scesi ai livelli di set 2020, alla luce dei buoni dati la PM ha deciso 1/n
di anticipare alcune riaperture. Per tutti quelli che non credono che sia stato il lockdown a ridurre i contagi, leggete questo thread. . I vaccini invece avranno avuto un effetto sulle morti, che ora sono con una media di 2 al giorno (su 5M di abitanti)
Qui si è vaccinato infatti solo per categorie a rischio (principalmente per età), il 49% della popolazione ha avuto la prima dose, negli ultimi due mesi soprattutto AstraZeneca 3/
Read 12 tweets
9 Apr
Approfitto di una gara che c'è su twitter (link alla fine) per spiegare un po' cosa sono le cellule dendritiche (DC da ora in poi). Chiunque abbia fatto un'analisi del sangue avrà letto che tipi di globuli bianchi ci sono. Ma non ci sono le DC. Perché?? 1/9
(più foto che testo)
I linfociti sono quelle cellule che si organizzano per produrre gli anticorpi, sono quelli su cui fanno effetto i vaccini. Il loro problema è che sono "pigri", ci mettono molte settimane per organizzarsi e produrre gli anticorpi e aspettano comodamente in delle "stanze" chiamate
linfonodi. Quando (per es.) sars-cov-2 entra nei polmoni i primi che vanno al fronte a "combattere" sono i monociti e neutrofili (per altre malattie arrivano anche gli eosinofili/basofili). Ora c'è bisogno di una cellula che faccia un lavoro di "intelligence" 3/9
Read 9 tweets
8 Apr
Ma quindi, sono giovane, devo fare il #vaccino #AstraZeneca o no? (con un po' di grafici semplici).
Ormai la confusione (e la paura) su questo vaccino è enorme.
Ricapitolando:
L'EMA (l'ag. Europea del farmaco) ieri ha detto che il vaccino AstraZeneca può causare degli eventi 1/n
avversi pericolosi, ma questi sono estremamente rari (86 casi su 25 milioni di vaccinati, quindi 1 su 300.000 dosi circa, o 0,0003%).Così rari che al momento non è possibile capire quale sia il fattore di rischio(non è la pillola anticonc, non è una coagulopatia pregressa, ecc)
E sembrano avvenire la maggior parte nelle due settimane dopo la prima dose, non con la seconda ema.europa.eu/en/news/astraz… . L'EMA quindi ritira il vaccino? No. Ogni farmaco ha i suoi effetti collaterali gravi, anche l'aspirina potrebbe ucciderci (anche se non ci pensiamo). 3/n
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28 Feb
Il vaccino J&J è stato autorizzato negli Stati Uniti (speriamo presto anche in Europa). Ma come funziona? Ed è giusto diffidare di quello AstraZeneca? Se potessi scegliere, quale sarebbe il migliore?
Facciamo il punto sui vaccini (al solito, spiegato semplice) 1/n
Partiamo dalle similitudini: Pfizer/Moderna/Astrazeneca (e J&J) usano tutti un pezzettino del virus, chiamato proteina spike, per "addestrare" il sistema immunitario contro il virus. Nei vaccini quindi non c'è il virus intero e il vaccino non può causare la COVID-19.
2/n
Oltre al pezzettino,bisogna decidere:
A)che "mezzo di trasporto" usiamo per far entrare la proteina spike nel corpo
B)in che forma trasportare la proteina spike(la possiamo preparare in laboratorio,ma ci vuole molto tempo, o possiamo dare al corpo solo le istruzioni e lui la fa)
Read 16 tweets
30 Jan
Perché alcuni si ammalano gravemente di COVID e altri no? Oggi cerco di spiegarvi quello che si sa (e parliamo di autoanticorpi). Al solito, ci sono semplificazioni e omissioni, non credete di sapere l'immunologia alla fine del thread,già srotolato qui qr.ae/pNqQ8Z
1/
Premessa:le proteine ALL’INTERNO di una cell funzionano in “vie di segnalazione”, immaginatele come tanti grovigli di cavi che si diramano e si ricongiungono per portare info da un punto ad un altro. Virus diversi attivano vie di segnalazione diverse, in questo modo il corpo è
in grado di rispondere in maniera adeguata e ottimale verso ognuno di questi. proteine vengono dati dei nomi strani tipo TBK1 o IRF7.
Ok, ma queste vie di segnalazione cosa devono regolare alla fine? Beh, tante cose, ma forse la principale è la produzione di interferoni (IFN)
Read 27 tweets
20 Dec 20
Thread. Cercando di fare ordine nulla nuova variante di SARS-Cov-2 trovata in UK e conseguenze. Come è successo a Marzo si vedono pochi studi pubblicati in giro e tanti comunicati/tweet a riguardo. E questo non è un bene. Facciamo un po' di ordine. Premessa 1/n
Le mutazioni nei virus succedono continuamente, sono utili per seguire le "sotto-famiglie" di SARS-Cov-2, i discendenti insomma, ma non sempre hanno un significato biologico. L'ultima mutazione che ha cambiato drasticamente il virus è la mutazione D614G qr.ae/pNctqa
In UK è stato individuata una nuova "famiglia" di SARS-CoV-2 (chiamata B.1.1.7), che ha diverse mutazioni, fra cui ma non solo, N501Y. Questa famiglia ha in poco tempo rimpiazzato le altre (Fonte: virological.org/t/preliminary-…) 3/n
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