Lo abbiamo sentito dire tante volte. Spesso «froc1o» si utilizza anche in senso cameratesco, con un affermare che è negare al tempo stesso, e che presuppone in colui che si sente così appellato una risposta semplice quanto secca. Cioè: «Ci sarai». ⬇️
Chi è gay e ascolta spesso resta in silenzio. Non sa se ridere. E se lo fa non può ridere di riso pieno. Sarebbe possibile farlo, unirsi al gioco, se ci fosse nei modi anche gergali un termine parimenti dispregiativo, ma usato anche per scherzo, per dire: sei eterosessuale.
Forse un lontano corrispettivo, sempre nell'uso, è «sei figlio di». Ma si capisce che non è la stessa cosa. In questo caso si ingiuria, sempre con lo stesso canzonare che comunque riecheggia pregiudizi, la vita sessuale della madre, restando inattaccata la sessualità del figlio.
Il fatto che i maschi etero non abbiano nei loro riguardi il «privilegio» dell'ingiuria, del termine che, riferendosi al loro orientamento sessuale, li schernisca e li disprezzi è segno che sull'organo sessuale maschile che si accoppia secondo un orientamento etero non si scherza
Si può ridere delle sue presunte proporzioni, ma non del fatto che venga utilizzato in un amplesso etero. “Fro1!o” te lo urlano a scuola. Magari quando ancora non sai cosa sei, cosa vuoi. Lo urlano prima di massacrare qualcuno. L’insulto anticipa calci, pugni, sevizie. #Fognini
Andrea Spezzacatena, noto alla cronaca come "il ragazzo dai pantaloni rosa" per “froc1o” si è impiccato. Aveva 15 anni e 6 giorni.
Marco 14anni di Roma. Non era apertamente gay ma era percepito così dai suoi compagni che lo tormentavano. Una sera scrive un biglietto: «Tutti mi prendono in giro». Si provoca dei tagli. Sale sulla terrazza e si butta nel vuoto. #Fognini#Tokyo2020
“Froc!o” forse per #Fognini è stato uno sfogo. Ma voglio approfittare del momento #Tokyo2020 per ricordare che resta un insulto, nega l’altro e lo isola. I ragazzi bersagliati dalle frasi anti-gay possono cedere: si sentono male, vivono nel silenzio, non si fidano di nessuno.
A volte lasciano la scuola. Difendere questa uscita non vuol dire dichiarare guerra al politicamente corretto ma sostenere omofobi e bulli. #Tokyo2020#Fognini
Sono certo che sarebbe auspicabile, tutto sommato, anche per rilassarsi un poco, trovare un modo per prendere in giro i maschi etero in quanto tali. Sarebbe parcondicio. Gioco. Che mette tutti sullo stesso piano. Perché a seppellire i pregiudizi sia anche una risata. #Fognini
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È talmente avvertita, misurata, critica e attenta, la comunità #lgbt sul #ddlZan, che questa volta la strategia di comunicazione portata avanti da Scalfarotto, Faraone, De Giorgi e vari altri valvassori che urlano «il #PD vuole solo bandierine» risulta proprio fuori misura.
Stanno pubblicando ovunque comunicati standard per spingere le persone a credere che sia colpa del #PD se non si va avanti, che Zan usa la sua legge per pubblicare un libro, che la gente è disposta ad avere una legge mediata al ribasso pur di avere una legge. Invece non è così.
Sbagliano, ancora una volta non ascoltano. Hanno paura. Perciò il capo ha dato disposizione al suo intermittente spin doctor di diffondere sui social (incollandosi l’etichetta da ex direttore di gayit) la bufala che una legge non si può ottenere senza mediazione
L’attacco sistematico a forme non eteronormate di identità è la musica di queste giornate in Senato sul #ddlZan. Sortisce l’effetto di trasformare in oggetto ridicolo o degradato chiunque non corrisponda agli standard. Così si può odiare senza vergognarsi⬇️
Perché si odia qualcuno che non è più umano, che è stato disumanizzato. Per odiare delle categorie di persone prima è necessario disumanizzarle.
Lo ha fatto per lunghissimi minuti Pillon parlando di persone transgender e ridicolizzando la varietà della comunità #lgbt#ddlzan
Si può parlare di una “disumanizzazione” in cui la radice comune è quella dell’eterosessismo, così come è stato teorizzato dallo psicologo Gregory Herek. Le omosessualità e le transessualità stridono con le immagini stereotipiche del maschile e del femminile. #ddlzan
#DdlZan Il centrodestra potrebbe chiedere in Aula il rinvio in Commissione.
Mancano 10 voti del #M5s (causa vaccino). I 5 stelle non sono sicuri che Iv segui l'ala della maggioranza a favore del ddl e temono una saldatura con il centrodestra.
Il testo potrebbe tornare indietro.
11 senatori del #M5s, assenza che potrebbero risultare determinanti su una richiesta di ritorno in commissione. Tra l'altro, viene fatto notare, 11 sono stati i voti di scarto che hanno permesso l'approvazione del calendario che prevedeva l'approdo diretto del #ddlZan aula
Non è il voto sulle pregiudiziali a preoccupare. #Renzi ha dichiarato che non voterà con la destra.
Ma Forza Italia potrebbe tentare il blitz: ovvero, la richiesta di sospensiva dell'esame. Cioè sospende l'Aula.
Esistono gli studi di genere. Ma non l’ideologia gender, questa è una caricatura dei primi che dice: “Se sei femmina ti piace il rosa, se sei donna, sei destinata a diventare moglie”
Scemenze.
Evidentemente chi continua con questa fake-news ha nostalgia di un mondo così #ddlzan
Non è una legge di natura ma il risultato di un retaggio culturale. Il gender rientra in un universo meno rigido dove ognuno ha la possibilità di declinare la propria personalità #ddlzan
Il livello di natura biologico è complesso. È scientificamente provato che non esiste un mondo binario in natura, figuriamoci a livello giuridico, morale. Il mondo è pieno di colori.
Oggi l'ufficio di presidenza della Commissione Giustizia del #Senato si riunisce per le audizioni sul #ddlZan.
7 gli "esperti" chiamati a esprimersi in materia di contrasto all'#omotransfobia, la misoginia e l'abilismo. #lgbt
Ecco chi sono⬇️
Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino, già contrario al ddl Scalfarotto nel 2013. Per lui legge contro l’#omofobia avrebbe aperto al “matrimonio per tutti” e quindi demolito “ogni limite, primo fra tutti il dato naturale”.
Assuntina Morresi ha un blog “stranocristiano”. Già presidente del Movimento per la vita di Perugia. Già contraria alle unioni civili. Crede al teoria del gender ed è stata assistende di Lorenzin, ex ministra della Salute #ddlZan
Sulla ragazza di 13 anni aggredita a Torino dalle compagne perché sfoggiava una borsa arcobaleno simbolo dei diritti della comunità #Lgbt. 1) Non è una novità. L'#omotransfobia esiste tra i giovanissimi. In "Caccia All'Omo" lo racconto e non solo espresso.repubblica.it/attualita/2021…
L’aggressione nei confronti dei giovani #lgbt diventa una formazione di genere: se non dimostri anche solo a parole che per te “essere frocio” vuol dire non essere maschio diventi sospetto. Scatta allora l’esilio dal gruppo o peggio.
2) Questa cosa ci fa capire quanto serva il #ddlZan e forse qualcosa di più. Bisogna parlare di #omotransfobia non "solo alle superiori" ma nelle scuole di ogni ordine e grado. L'omofobia è patrimonio, e moda, anche tra i più piccoli. E bisogna contrastarla.