Nel corso delle ultime settantadue ore, i sensori dell'osservatorio vulcanologico delle Hawaii hanno iniziato a registrare una serie di cambiamenti all'interno del sistema vulcanico del #Kīlauea, uno tra i vulcani più attivi al mondo insieme all'Etna e allo Stromboli.
In particolare, dal tardo pomeriggio di lunedì, la zona meridionale della caldera vulcanica è stata interessata da una modesta sequenza sismica ancora tutt'ora in corso. Fino a questo momento sono stati registrati circa 250 terremoti in poco più di tre giorni.
Il terremoto più forte ha avuto una magnitudo di 3.4. La stragrande maggioranza delle scosse invece ha avuto una magnitudo inferiore a 2, di conseguenza si tratta comunque di eventi piuttosto piccoli per il momento.
Tale sequenza, stando alle dichiarazioni dell'osservatorio vulcanologico locale, è stata accompagnata da un improvviso sollevamento del suolo proprio nella zona in cui stanno avvenendo la maggior parte dei terremoti.
Un repentino sollevamento del suolo unito ad una sequenza sismica molto localizzata è molto probabilmente un chiaro segno che è in atto una piccola intrusione magmatica a circa 1-2 km di profondità. Se ciò culminerà in un eruzione vulcanica o meno è troppo presto per saperlo.
L'USGS ha comunque innalzato il livello di allerta vulcanica da gialla ad arancione.
L'ultima eruzione del vulcano Kīlauea risale ad appena otto mesi fa, momento nel quale intorno al 21 dicembre una piccola frattura eruttiva si era aperta nella zona nord-occidentale del cratere Halemaumau, dando così inizio ad una modesta eruzione freato-magmatica.
Ovvero ad un tipo di eruzione vulcanica prodotta dall'interazione tra magma e acqua, un mix molto esplosivo. Tale eruzione è rimasta attiva fino al mese di maggio, dopodiché il lago di lava che si era formato all'interno del cratere si è completamente solidificato.
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Il 27 agosto di 138 anni fa avveniva una delle eruzioni vulcaniche più potenti e distruttive della storia dell'umanità. Stiamo parlando della terribile eruzione del vulcano #Krakatoa, uno stratovulcano nato all'interno di una caldera vulcanica in Indonesia.
L'eruzione del 1883 era iniziata nel corso del mese di maggio con delle sporadiche ma intense esplosioni che si sono susseguite per interi mesi, un fenomeno che aveva stupito e affascinato moltissimi marinai locali.
Questa serie di esplosioni, secondo i racconti dell'epoca, generava delle colonne eruttive che raggiungevano anche i 9-10 km di altitudine, tanto da provocare una ricaduta di materiale vulcanico piuttosto intensa in tutta l'isola di Krakatoa (ovviamente disabitata).
Esattamente cinque anni fa, nel cuore di una tranquilla notte di fine estate, un fortissimo #terremoto di magnitudo 6.0 dà inizio ad una delle sequenze sismiche più importanti per il nostro paese da diversi decenni a questa parte. #Amatrice
La scossa, che ha avuto un ipocentro ubicato ad 8 km di profondità, semina morte e distruzione in ben quattro regioni: il Lazio, le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo.
La zona epicentrale viene fin da subito ricondotta alla provincia di Rieti, nel Lazio, una zona molto famosa per i suoi borghi storici ubicati all'interno di un paesaggio montuoso quasi fiabesco: i Monti della Laga.
Nel corso dell'ultima settimana l'attività eruttiva del vulcano La #Soufrière è ulteriormente diminuita sia d'intensità che di frequenza. Le esplosioni maggiori stanno ora avvenendo ad intervalli sempre più lunghi, l'ultima nello specifico è avvenuta venerdì scorso.
Grazie a questi importantissimi miglioramenti, sono tantissime le persone che nel corso degli ultimi giorni hanno lavorato quasi ventiquattro ore al giorno per cercare di ripulire il più possibile le strade, i canali e i tetti degli edifici della zona rossa e della zona arancione
Purtroppo però, anche se queste operazioni richiederanno mesi e mesi di lavori continui, proprio tra ieri e oggi l'isola sta vivendo un'altra situazione di emergenza molto seria.
Un #terremoto di magnitudo 4.6 è avvenuto alle ore 21:27 davanti alle coste ragusane (#Ragusa) ad una profondità di 30 km.
Il sisma è stato avvertito in maniera forte in tutto il ragusano e in maniera moderata/debole in tutto il resto della #Sicilia e #Malta.
Questo lo shakemap realizzato dall'INGV.
Si nota chiaramente come la zona in cui il terremoto è stato avvertito di più è stata quella del ragusano/siracusano.
Addirittura si registrano scuotimenti pari al VI-VII grado della scala Mercalli.
La zona è posta in una fascia di pericolosità sismica bassa.
Come abbiamo già detto tante volte pericolosità bassa NON vuol dire che qui i terremoti non possono avvenire, non esistono zone asismiche.
Un terremoto fino a Mw 5.0 può avvenire ovunque in Italia.
Un #Terremoto forte è appena avvenuto in #Sicilia in zona/provincia #Ragusa.
La stima al momento è di magnitudo tra 4.9 e 5.4.
Attendiamo a minuti i dati INGV.
Questi i dati PRELIMINARI delle varie agenzie sismiche mondiali.
Forse la magnitudo 5 è stata solo sfiorata, a breve lo sapremo... comunque il sisma è stato avvertito in quasi tutta la Sicilia e a Malta.
Questa la scossa registrata dal sismografo di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), ancora non sappiamo magnitudo esatta, profondità e epicentro.
Smentiamo assolutamente legami con l'eruzione dell'Etna, sono due cose totalmente distinte.
Un nuovo parossismo è avvenuto questa mattina all'alba sull'#Etna.
Si tratta del terzo evento di questo tipo dopo quello del 14 dicembre e quello di ieri mattina.
Quello di questa mattina è probabilmente il più spettacolare dei tre.
Il tutto è iniziato nel cuore della notte quando il tremore vulcanico, l'attività infrasonica e le deformazioni del suolo hanno subito diverse variazioni.
Poi verso le 3:50 è aumentata anche l'attività stromboliana alle due bocche del cratere di sud-est.
Alle 4:20 poi l'attività stromboliana è evoluta in spettacolari fontane di lava che hanno alimentato due flussi lavici: uno in direzione sud-ovest nella zona del Monte Frumento Supino, e l'altro verso est all'interno della Valle del Bove.