Non so se il #ddlZan, una volta approvato, sarebbe stato davvero in grado di proteggere adeguatamente chi viene discriminato o chi subisce violenze fisiche e psicologiche a causa del suo libero orientamento sessuale o della sua identità di genere. Thread 1/9
Quello che però so, e lo sappiamo tutti, è che il ddl Zan era diventato un simbolo, una linea del Piave rispetto alla quale si può scegliere se stare di qua o di là. 2/9
Non bisognerebbe trasformare le leggi in totem, ma sappiamo che ogni tanto questo avviene, e quando avviene è giusto o quantomeno inevitabile accettarne il valore simbolico, scegliere in base a quel valore ed essere conseguentemente giudicati in base a quel valore. 3/9
La storia parlamentare del #ddlZan fornisce molti alibi ai protagonisti e nessuna controprova, ognuno può quindi raccontarsela come crede. Il Pd può raccontare che è colpa di Renzi, Renzi può raccontare che è colpa del Pd. 4/9
Infine il cdx, che ha deciso di stare in maniera compatta e come al solito senza defezioni dall’altra parte della linea del Piave di civiltà rappresentato dal #ddlZan, può raccontare che avrebbe votato un ddl diverso, ritoccato, persino migliore. Qualcuno davvero ci crede? 5/9
Alla fine della giornata di ieri, al di là delle discussioni sulle strategie parlamentari maldestre, resta la realtà di chi subisce discriminazioni e violenze. 6/9
Persone che, seppure non avrebbero probabilmente avuto da questa legge una protezione adeguata, avrebbero potuto conquistare la solidarietà e il sostegno della Repubblica attraverso un voto del Parlamento. Non sarebbe stato poco, sicuramente sarebbe stato giusto. 7/9
E resta l’eco della becera esultanza di chi ha scelto di non votare il #ddlZan, preferendo mettersi dalla parte, quantomeno simbolicamente e non è poco, di chi discrimina le persone in base al loro orientamento sessuale o alla loro identità di genere. 8/9
Per il valore che aveva assunto il #ddlZan (e chi ha esultato dopo la votazione aveva compreso perfettamente questo valore) c’è una differenza enorme tra chi lo ha votato e chi no, oggi è impossibile non vederla e non prenderne atto. 9/9
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Un agricoltore friulano, #GiorgioFidenato, continua la sua disobbedienza civile perché venga garantita agli agricoltori italiani la possibilità di coltivare varietà #OGM e ammesse dall’Ue, che permetterebbero un’agricoltura più produttiva, più sana e più attenta all’ambiente. 1/9
Anche quest’anno il suo mais è stato distrutto dalla guardia forestale, e anche quest’anno Giorgio si prepara a una lunga battaglia legale per vedersi riconosciuti gli stessi diritti che sono consentiti agli agricoltori di altri paesi. 2/9
🌽 Il mais seminato da Giorgio Fidenato non ha avuto bisogno bisogno di trattamenti insetticidi perché è già resistente ai parassiti come la piralide. 3/9
Piccola digressione personale: ad aprile del 2019 abbiamo avuto la geniale idea di investire un po’ di soldi rilevando una attività di casa-vacanze in una zona centrale di Roma. Thread 1/15
Tutto sembrava andare bene, ottimi feedback, un guadagno non stratosferico - c’è pur sempre un affitto da pagare - ma che faceva ben sperare e che suggeriva l’opportunità di continuare a investire in questo settore. 2/15
Anni di esperienza con l’agriturismo potevano essere messi a frutto anche in città, ed effettivamente (per una volta) sembrava che ne avessimo azzeccata finalmente una. 3/15
Durante la prima ondata del #covid19 avevamo con @Piu_Europa evidenziato come il piano pandemico nazionale e i piani pandemici regionali non fossero stati presi in considerazione. Thread 1/8
Sebbene fossero datati e tarati sull’eventualità di un’epidemia di influenza, i piani pandemici contenevano indicazioni molto utili su come prepararsi all’arrivo della pandemia di #Covid19. 2/8
Oggi la situazione è simile. Sebbene il Servizio Sanitario Nazionale abbia acquisito importanti competenze sul campo, queste competenze non sono state raccolte e organizzate in un piano organico nazionale di cui oggi si sente molto la mancanza. 3/8
Continuano ad arrivarci segnalazioni di persone in isolamento fiduciario a causa della pandemia che non potranno esercitare il loro diritto di voto. 1/9
Le procedure predisposte in alcune regioni sembrano funzionare male o non funzionare affatto, tra numeri di telefono a cui non risponde nessuno e termini impossibili da rispettare per presentare documenti impossibili da reperire. 2/9
Oggi in Italia, escludendo i ricoverati, ci sono circa quarantamila persone in quarantena perché positive, e a queste vanno aggiunte quelle in isolamento perché entrate in contatto con i positivi, come ad esempio i familiari e i colleghi di lavoro. 3/9
Insieme a @UsuelliMichele, consigliere regionale di @Piu_Europa in Lombardia, stiamo facendo una proposta che speriamo possa essere presa in considerazione e di cui andrebbero valutati seriamente i costi e i benefici. THREAD 1/10
La proposta ruota attorno ai test in #pooling, una tecnica di analisi dei campioni già approvata dalla FDA statunitense. Ne ha parlato ieri anche Enrico Bucci in un post sulle ultime novità in campo diagnostico. facebook.com/11202777041741… 2/10
Il sistema è semplice e può essere usato sia per tamponi che per i test sierologici: si prendono trenta campioni, li si uniscono in un’unica provetta e si fa un’unico esame. 3/10
In alcune regioni i tempi di raddoppio (ovvero il tempo in cui i casi passano da 10 a 20, da 20 a 40, da 40 a 80…) è inferiore alla settimana, e l’indice Rt è superiore a 1. THREAD 1/23
Il fatto che siamo passati da alcune decine ad alcune centinaia di casi giornalieri rende la misura del tempo necessario per passare da alcune centinaia ad alcune migliaia o decine di migliaia. 2/23
Nonostante questo la nostra istintiva percezione del rischio tende a rassicurarci. Perché siamo propensi a fare “quello che fanno gli altri”, e perché tendiamo a vedere una crescita lineare anche dove questa è esponenziale. 3/23