Thread by @MariuzzoAndrea

Meglio chiarire che l'attacco di gente come Ricolfi e Mastrocola non è alla scuola pubblica in quanto tale.
Forse è peggio ancora

MiniTRHEAD👇👇👇

La scuola che in Italia respingere l'80% degli studenti dopo la primaria (e qualcuno anche prima) era statale, in larga maggioranza, almeno dagli anni '90 dell'800.

Del resto, da Casati a Gentile, l'impegno pubblico nella scuola secondaria nasceva in prospettiva prima secolarizzatrice che egualitaria, e questo fino al secondo dopoguerra non era vero solo qui

Tagliando con l'accetta, quel che caratterizzava quel tipo di scuola e che certa gente rimpiange è l'idea che la riuscita nel percorso di apprendimento fosse una responsabilità individuale, che insegnanti e istituti dovevano certificare con la selezione

La scuola "democratica", per usare i loro termini forzati, parte invece dal presupposto che è propria responsabilità assicurlrare a tutti gli studenti l'acquisizione di conoscenze e abilità necessarie a vivere in modo soddisfacente la nostra società e la cittadinanza

Le strategie istituzionali e didattiche per conseguire nel modo migliore questi risultati sono aperti alla discussione (tra coloro che sanno la differenza tra le due dimensioni citate, quantomeno), ma l'obiettivo sullo sfondo non cambia

Ed è l'obiettivo indicato da chi diceva che la scuola doveva smettere di essere un ospedale che accoglie i sani e respinge i malati (lo ricordate?), o dagli studiosi che individuavano i problemi della media unica nell'atteggiamento delle "vestali della classe media"

Per questa ragione le proposte di intervento che oggi hanno una base scientifica nel dibattito hanno un carattere preciso, che non è quello del ritorno a una scuola in cui chi va avanti fa sfoggio di conoscenze acquisite chissà dove per far contenta la prof....

...come gli studenti ideali dei libri di Mastrocola, appunto.

Il ritorno a una scuola del genere, in questo momento, sarebbe il ritorno a concentrare le risorse pubbliche, di tutti, per pochi studenti straordinariamente capaci e per molti con il giusto sostegno esterno

L'uso di risorse pubbliche per perpetuare le disuguaglianze a vantaggio di chi sta sopra e dei pochi con abbastanza doti e pelo sullo stomaco per diventare indistinguibili dalla classe dirigente che essa riproduce

Una scuola di giovani riccastri attaccati alle mammella dello Stato come i loro genitori che "fanno impresa", coperti dalla legittimazione dovuta al fatto che "ce l'hanno fatta" in quanto selezionati e "meritevoli"

Una scuola inquietantemente adeguata all'epoca del "governo dei migliori" e della sua base sociale di riferimento, e allo stesso modo incurante delle ammonizioni della propria coscienza critica, gli intellettuali del settore da tempo silenziati nel dibattito pubblico

(P.S.: ripeto che è uno spunto estemporaneo di sintesi estrema. Magari quando ho tempo argomento meglio i passaggi)

*respingeva

*aperte