Nelle misure decise dal governo per contenere la risalita dei casi (tutte condivisibili) manca una seppur minima marcia indietro sul "tutti in presenza" per la pubblica amministrazione.
#Covid_19 #supergreenpass
Non vaccinati: niente cinema e ristoranti ma per favore continuate a comprarvi il tramezzino al bar. 🙏
Spicca anche, stando alle anticipazioni, che il sistema dei "colori" vada in pensione per sempre. Ogni regione libera di allentare e restringere come crede. Il rischio di un contenimento "a macchia di leopardo" cresce, e non è una cosa buona.
Ora leggo che invece i colori resterebbero... insomma, meglio aspettare la conferenza stampa per parlare.

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More from @matguidi

25 Nov
Riguardo all'accordo sulla riforma #Irpef, mi pare di capire che:
– la fascia di reddito fino a 15k rimane invariata con aliquota al 23%;
– meno tasse per le fasce "di mezzo", con quella 15-28k che passa dal 27% al 25%, e quella 28-55k che diventa 28-50k e passa dal 38% al 35%;
– al posto delle due fasce più alte (55-75k e 75k+) ne avremo una sola (50k+) a cui viene applicata l'ex aliquota massima del 43%.
Quali risultati produrrebbe questa riforma?
Per i redditi bassi e medio bassi cambierebbe poco. Chi guadagna 20.000€ risparmia circa 100€ all'anno, chi arriva a 28.000€ risparmia 260€ all'anno.
Read 10 tweets
28 Jul
Questo intervento, che critica quello delle allieve della #Normale alla cerimonia di consegna dei diplomi, mi sembra molto debole, sia nello stile argomentativo, sia nelle posizioni che sostiene. Provo a fare alcune critiche.
Gran parte del pezzo ruota intorno al fatto che le studentesse non avrebbero dovuto dire quello che hanno detto, nell'ordine:
– perché non in grado (paragonandole a persone che mettono benzina all'auto e pretendono di parlare di compagnie petrolifere);
– perché “quattro o cinque anni di frequenza universitaria come studentesse e studenti non bastano, di per sé, a mettere queste studentesse e studenti nella condizione di dire cose particolarmente profonde o interessanti sull’università” (neanche fossero delle adolescenti);
Read 25 tweets
15 Feb
Sul Financial Times, @MESandbu intervista @rodrikdani, che smonta pezzo per pezzo l'armamentario ideologico del "Washington consensus". Merita un riassunto, quantomeno dei punti principali:
Rodrik dice "I democratici di Clinton, il New Labour, l'SPD, i socialisti francesi negli anni 1990 erano così affascinati dal modello neoliberale da averlo essenzialmente adottato, e addolcito con un po' più di attenzione ai poveri".
Ancora: "Viviamo in un mondo dove il problema è che, per via di diverse tendenze (cambiamenti tecnologici e globalizzazione dei mercati) abbiamo una penuria cronica di buoni lavori. Penso che la scomparsa di buoni lavori stia alla base della crescita dei populisti di destra".
Read 17 tweets
5 Feb
Cosa ci dice la scienza politica su come si costruiscono le coalizioni e che performance ci possiamo aspettare da coalizioni più o meno larghe?
#GovernoDraghi
La teoria dei poteri di veto di George Tsebelis (riassunta nel suo libro del 2002 "Veto players: how political institutions work") ci dice che in un governo multi-partito ogni partito è "veto player", cioè può opporsi a politiche che sono troppo lontane dalle proprie preferenze.
Intuitivamente, al crescere del numero dei partiti, si restringe il numero di politiche in cui i partiti possono trovare compromessi. Tsebelis rappresenta i possibili punti d'incontro dei partiti graficamente così:
Read 13 tweets
4 Feb
Poi, quando la polvere si sarà depositata e il governo di salvezza nazionale sarà partito, spero potremo ragionare con calma di quanto anomalo sia stato che il capo dello stato abbia buttato un nome in mezzo senza consultare i partiti,
1/6
#Draghi
senza certezze su chi l'avrebbe sostenuto, senza uno straccio di prospettiva politica (anzi dicendo che il governo non avrebbe dovuto identificarsi "con alcuna formula politica"), niente.
2/6
Ora i partiti non devono solo posizionarsi, ma ovviamente devono pensare a che coalizione costruiscono (o rompono), che punti programmatici possono portare a Draghi, con chi possono farli avanzare. E tutto questo in un paio di giorni, perché signora mia bisogna far presto.
3/6
Read 6 tweets
31 Jan
Uno dei mantra più ricorrenti di chi sostiene #Renzi è che non sia mai stato accettato nel Pd, che gli abbiano fatto la guerra perché considerato un corpo estraneo. Ma mettiamo in fila qualche fatto.
#crisidigoverno
Renzi diventa segretario alla fine del 2013. I gruppi parlamentari sono prevalentemente stati scelti da #Bersani che era segretario al tempo delle elezioni.
Questi eletti di Bersani lo ostacolano talmente tanto che, passate poche settimane dalla sua elezione a segretario, promuovono l'avvicendamento con Enrico Letta e lo fanno direttamente presidente del consiglio.
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