#Thread 1. Perché #Putin cita #Stalin in chiave positiva, mentre attacca #Lenin, nel suo discorso alla nazione di riconoscimento del #Donbass (dicendo addirittura "L'#Ucraina dovrebbe chiamarsi 'repubblica di Lenin'"?).
2. L'era #Putin ha significato per la #Russia una profonda trasformazione culturale e la rifondazione dello Stato dopo il decennio di disgregazione e crisi seguito al crollo dell'#URSS. Uno dei pilastri è stata anche la politica memoriale e la didattica della Storia.
3. #Putin ha ripreso il sentimento nazionalista da sempre presente nel popolo russo e che lo stesso #PCUS, fin da #Stalin, ha utilizzato nel corso del tempo per costruire consenso verso il regime sovietico - tranne, appunto, sotto #Lenin.
4. Per #Putin è stato fondamentale ricostruire la continuità storica della nazione russa, in un quadro unitario di lungo periodo fatto di purezza di sangue, tradizione, potenza e "uomini del destino" che prescindesse dal regime politico contingente.
5. In questo contesto, #Lenin e il bolscevismo sono i traditori che hanno smembrato la 'grande #Russia' col trattato di #BrestLitovsk (1918) e una rivoluzione socialista che fece crollare lo Stato. #Trotsky è il teorica della rivoluzione mondiale, vendutosi agli stranieri.
6. #Stalin invece viene inserito in quella tradizione di capi di Stato che hanno reso grande la #Russia, al pari di Pietro il Grande (fondatore della patria) e Alessandro I (che sconfisse Napoleone).
7. #Stalin eroe della 'Seconda Grande guerra patriottica', come i russi chiamano e insegnano il secondo conflitto mondiale (la Prima fu quella contro Napoleone), e colui che riportò la #Russia a livello di grande potenza dopo il 1945.
8. A proposito di uso politico della Storia: nel 2018, per il 100° del 'tradimento' di BrestLitovsk (che concluse la #WW1 altrimenti vinta dalla #Russia), #Putin fece costruire un monumento contro #Lenin nella #Crimea da poco annessa, simbolo del ritorno alla 'grande patria'.
(Disclaimer: questo #Thread è di carattere storico - e anche politico. Per quanto reputi l'attuale situazione in #Ucraina prodotto del fallimento politico #UE e dell'arroganza #NATO, negare che una concausa siano espansionismo e nazionalismo di #Putin significa perdersi un pezzo)
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1. La strage di #Bologna del 2 agosto 1980 non è parte della strategia della tensione, come erroneamente viene detto di solito: il contesto nazionale e internazionale, gli attori istituzionali e neofascisti, persino la massoneria, gli obiettivi erano diversi.
2. Ma la strage come metodo di lotta politica è eredità della strategia della tensione: il sottobosco affaristico-criminale, la rete di interessi tra neofascisti e conservatori, e soprattutto quel modo di essere dello Stato (non solo italiano) che è sbagliato definire "deviato".
3. Non erano più gli anni dei golpe né del conflitto sociale, il compromesso storico era fallito a livello di governo ma non di società. Tuttavia la trasformazione (o conservazione) in senso clientelare e autoritario dello Stato passavano ancora da anticomunismo ed emergenza.