Il gas ed il petrolio hanno impatto molto diverso sull’economia della Russia. Le esportazioni del petrolio valgono il 12% del Pil compreso dei derivati, circa il triplo del primo, il gas, con soltanto il 3.3%
È quindi vero che il export di petrolio conta molto per loro. Però..
Però..mentre del totale export gas, la grande maggioranza è esportato verso la #UE, il petrolio, pur rappresentando una grossa fetta del Pil ha clientela più diversificata e più al di fuori del gruppo di paesi sanzionanti, come la #UE che rappresenta solo il 47%
Nel caso del gas, invece, la EU conta per 2/3, il 66%, e se aggiungiamo altri paesi allineati con le sanzioni, la percentuale sale a 77%
Quindi export di petrolio vale il quadruplo di quello del gas (12% vs 3%), ma siccome il peso dell export verso la UE è diverso per i due prodotti, l’impatto delle nostre sanzioni scende a 6% nel caso del petrolio, la metà, e 2% per il gas (per adesso scongiurato )
Quindi, dove contiamo di più (gas) conta poco per loro, e dove conta più per loro (petrolio) noi contiamo meno.
L’auspicio della #UE era, comprensibile, che anche altri paesi si potessero allineare alle sanzioni. Ma questo, naturalmente, non è avvenuto
Non è tutto
C’è anche un’altra grande differenza tra gas e petrolio. Il primo necessita di gasdotti, e quindi, è vero che nel breve se noi non lo compriamo, la Russia non può venderlo ad altri con facilità (ne tantomeno noi poterlo comprare da altri)
Ma..
Ma, per il petrolio, non è così: viaggia su navi ed è quindi molto più facilmente ridiretto da un cliente all’altro. Ed è infatti per questo che anche se bloccassimo le importazioni di petrolio dalla Russia, non farebbe grave danno alla nostra economia: lo compriamo da altri
Ma.
Ma, per lo stesso motivo, anche la Russia può venderlo ad altri con simile facilità. Il prodotto viaggia bene tra n produttori e n clienti. Mentre il gas gli resta “in pancia” a Yamal, il petrolio può trovare altri sbocchi
Quindi, per entrambi i prodotti, le nostre armi sono spuntate, e la Russia sembra avere un hedge naturale per mitigare questi effetti sulla loro economia.
Effetti che sono, importante, solo finanziari : al massimo perdono soldi. Noi invece perdiamo merci, che valgono di più
Infine, la ciliegina
Il nostro minacciare sanzioni, ed imporle con effetti ritardati, tra n-mesi, fa aumentare il prezzo del greggio
Quindi, la Russia, anche se non trovasse clienti a coprire le nostre quantità, incasserebbe lo stesso da prezzi più alti
Le nostre sanzioni dimezzano praticamente il loro export di petrolio, 47%, se il prezzo però raddoppia, loro vanno alla pari
Se aumenta più del doppio, le nostre sanzioni finanziano la guerra
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2) Sdoganato il razzismo verso specifiche nazionalità: #Wimbledon e, pare anche #Draghi, bannano tennisti russi solo perché sono russi.
Da oggi si potrà quindi fare lo stesso con xyz nazionalità, arbitrariamente
3) Sdoganate le calunnie/ingiurie e processi sommari:
In barba alle regole del processo giudiziario che, eventualmente, porta a condanne, ma al termine del processo, i ministri #EU fanno a gara ad emettere sentenze “criminale di guerra”, “animale”, “dittatore (membro #Nato)
1) Le “#Sanzioni" finanziarie non hanno avuto alcun effetto, contrariamente a quanto sperato da noi, ma in linea con quanto analizzato dal nostro team due mesi fa
2) Grazie alle scellerate minacce su gas e petrolio che abbiamo fatto senza attuare, la #Russia sta incassando sulle partite correnti più di quanto avesse sperato, grazie all'aumento dei prezzi
3) Il #Rublo è tornato a livelli pre-guerra grazie alle manovre, chapeau, di risposta della #BackOfRussia che ha raddoppiato i tassi di interesse (cosa che si può fare quando si batte moneta, non come da noi) e forzando la conversione in Rubli dell'80% dell'#export (che aumenta)
Quindi, ad oggi, la strategia economica dell’Italia si basa su
1) #PNRR con moltiplicatore 0.9, minore di 1 = debito senza crescita. Come dice lo stesso #Draghi, debito cattivo, senza alcun progetto di rilancio sistemico del Paese
2) Minacciamo #Sanzioni sul #gas#Russia senza avere alternative immediate, quindi facciamo aumentare il prezzo e continuiamo a pagare ed, indirettamente, finanziamo la guerra in #Ucraina
3) Nessuna strategia per rafforzare #Export, unica componente dell economia che tiene a galla il #PIL. Ne, nel dettaglio, una strategia di penetrazione di #Asia e #Africa, uniche aree che cresceranno nei prossimi anni
La Commissione Europe e la Sign #VonDerLayen hanno adottato un linguaggio e modi di parlare molto aggressivi che mettono a rischio sia la pace che l’economia.
Praticamente due zappe sui piedi contemporaneamente. Non è la prima volta e temo, non sarà l’ultima.
Un mio thread
There are indeed some basics concepts that appear to escape the comprehension of the Commission and of Mrs Von der Leyen, in some cases particularly worrying, such as the role itself of the EU
1) It is the EU reputation that is at stake, not China’s
2) Even if it were true that it is China’s reputation that is at stake, the role of the EU is to worry about its own reputation, not that of others sovereign states
Cosa esporta la #Russia? Che impatto avrebbe sulla loro economia se mettessimo #Sanzioni sul loro #export? Chi ci perde di più? Quanto pesa il #gas sulla loro #economia ? Ed il #petrolio?