1/8 "Insieme ci riprenderemo la Camera, ci riprenderemo il Senato e, nel 2024, ci riprenderemo quella grande e bellissima Casa Bianca che amiamo e a cui teniamo così tanto".
È con queste parole che Donald #Trump infiamma la convention della NRA, la potentissima lobby delle armi.
2/8 A Houston, Texas, lo stesso stato di #Uvalde, #Trump fa quello che gli riesce meglio: vellicare gli istinti di quella (cospicua) parte di Paese che rappresenta (e rappresenterà) lo zoccolo duro della sua base elettorale.
3/8 Perché è questa la non-notizia della serata. Tra un richiamo ad "America First" ed un altro al "Make America Great Again", The Donald lascia intendere di non essersi ancora liberato dall'ossessione della sconfitta, dalla voglia della grande rimonta.
È il tema della sua vita.
4/8 Se dopo la strage di #Uvalde sono in tanti a chiedere + controlli sulla vendita di armi, #Trump resta vittima della logica del muro, quasi fosse quello promesso al confine col Messico nella campagna contro Hillary. Dice: costruiamo "una forte recinzione" attorno alle scuole.
5/8 È un attimo: #Trump mette nel mirino Joe #Biden. "Non è una questione di denaro, ma di volontà. Se gli Stati Uniti hanno 40 miliardi di dollari da mandare all'#Ucraina noi dobbiamo essere capaci di fare tutto ciò che è necessario per tenere i nostri bambini al sicuro".
6/8 In questo concentrato di benaltrismo e demagogia, #Trump assicura che senza "elezioni truccate" la guerra in #Ucraina non sarebbe mai nemmeno iniziata: "Al 100%, mai in un milione di anni".
Perché? Perché "ho parlato con #Putin, lo avevo informato delle conseguenze".
8/8 Se volete premiare il fatto che mi sia svegliato all'alba di sabato, ma soprattutto che mi sia sorbito un'ora di comizio di #Trump, cliccate qui: iscrivetevi al Blog, oggi me lo merito!
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1/8 Il Consiglio Europeo più "pericoloso" degli ultimi anni.
Così può essere definita la 2 giorni di riunioni che prende il via oggi a Bruxelles. E non perché vi sia qualche minaccia di sicurezza particolare, ma perché è chiaro a tutti (si spera) che mai come stavolta
2/8 è a rischio la conquista più importante di questi 3 mesi di guerra in #Ucraina: la compattezza dell'Europa. E con essa dell'Occidente.
Gli incontri degli ambasciatori hanno prodotto un fallimento difficile da edulcorare. Non c'è l'intesa. E se i 27 non la troveranno entro
3/8 questo pomeriggio, proietteranno l'immagine di un'Unione solo a parole.
Il nodo maggiore da sciogliere è quello sul petrolio russo. L'ipotesi di escludere dall'embargo solo l'oleodotto Druzhba non convince #Orban. Figurarsi chi il petrolio lo riceve via mare.
1/8 Da quando l'invasione dell'#Ucraina è iniziata, Matteo #Salvini non è mai stato tanto vicino ad ufficializzare il progetto che ha in cantiere dal "giorno uno" di questa guerra: volare a #Mosca.
2/8 Evidentemente non pago delle recenti sortite diplomatiche, #Salvini insegue il suo obiettivo: riprendersi la scena. Quella che ha smarrito nella notte del Papeete, senza più riuscire a dettare l'agenda del Paese, ad incarnare (ebbene sì) la figura di leader più amato dagli 🇮🇹
3/8 Ad onor del vero va detto che #Salvini è stato il primo politico italiano a chiedere indiscriminatamente "la pace". Prima di #Conte, forse anche in anticipo su Papa Francesco.
Peccato non si sia mai domandato cosa ne pensassero gli ucraini.
Sta parlando Mario #Draghi. Riporterò le dichiarazioni più importanti della sua conferenza stampa.👇
#Draghi: "Nel pomeriggio ho cercato il presidente #Putin. Lo scopo di questa telefonata era chiedere se si potesse far qualcosa per sbloccare il grano che è oggi nei depositi in #Ucraina, perché la crisi alimentare che sta avvicinandosi, e in alcuni Paesi dell'Africa è già
presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili. Una prima iniziativa che si potrebbe cominciare ad esplorare è quella di vedere se si può costruire una possibile collaborazione tra Russia e Ucraina sullo sblocco dei porti sul Mar Nero dove sono
1/15
Tra i rimpianti di chi come me ha 30 anni ed è stato contagiato da quella strana malattia che è la passione politica, c'è quello di non aver vissuto e conosciuto alcuni dei protagonisti che hanno fatto la storia di questo Paese.
Come Ciriaco De Mita.
2/15
Il padre dell'ex segretario della DC faceva il sarto. Chissà che Ciriaco non abbia ereditato da lui, almeno idealmente, l'arte del ricamo. La capacità di legare tra loro i pensieri dei suoi complessi ragionamenti.
Uno sforzo visibile in quel suo caratteristico gesticolare.
3/15
Peccato non aver subito una sonora strigliata, una lavata di testa di quelle che mortificano, ma fanno crescere. Ne sa qualcosa @MarcoFollini.
Poco più che 20enne, all'esordio come oratore al consiglio nazionale DC, si rese protagonista di un intervento che oggi non fatica
1/17
Oggi non leggerete parole più vere, e commoventi, e belle, e struggenti, e potenti (e impotenti) di quelle pronunciate dal senatore democratico Chris #Murphy dopo la sparatoria di ieri in #Texas.
Ho tradotto integralmente il suo intervento al Congresso. Leggetelo, fidatevi👇
2/17
"Signor presidente, 14 bambini morti in una scuola elementare in #Texas.
Cosa stiamo facendo?
Cosa stiamo facendo?
Pochi giorni dopo che un uomo è entrato in un negozio di alimentari per sparare agli avventori afroamericani, abbiamo per le mani un’altra Sandy Hook.
3/17
Cosa stiamo facendo?
Ci sono state più sparatorie di massa che giorni dell’anno. I nostri ragazzi vivono nella paura ogni volta che mettono piede in classe, perché pensano di essere i prossimi.
Cosa stiamo facendo?
1/9 La First Lady, Jill, è vestita interamente di nero. Nessuno meglio di lei, insegnante, è in grado di cogliere la portata della strage di #Uvalde, #Texas, dove il 18enne Salvador Ramos ha ammazzato a colpi di arma da fuoco 19 bambini e due adulti.
2/9 Prima di prendere la parola, Joe #Biden emette un lungo sospiro. Ha la voce rotta, gli occhi pieni di lacrime: l'empatia è sempre stato il suo tratto distintivo in politica: "Buona sera, cari americani. Avevo sperato, diventando presidente, di non doverlo fare di nuovo".
3/9 Si riferisce ad un'altra carneficina, quella della Sandy Hook, avvenuta dieci anni prima, quando il 20enne Adam Lanza aveva sparato alla madre prima di recarsi presso la scuola elementare di Newtown, Connecticut, e uccidere 26 persone, fra cui 20 bambini tra i 6 e 7 anni.