L'attacco al ponte di #Kerch, al di là delle modalità con cui è stato effettuato, alla percentuale di danni e alla immediata agibilità (volume di traffico ferroviario e viario) è un colpo durissimo a Mosca sotto il profilo militare e, soprattutto, politico. Perchè? ⬇️#crimea
Militarmente gli ucraini danneggiano un'arteria logistica di grande importanza per il supporto al fronte sud (#Kherson) e dimostrano di poter continuare a compire le infrastrutture critiche russe.
Viceversa, i russi dimostrano di non avere sistemi di difesa e protezione adeguati di tali infrastrutture e di tale logistica. Le guerre con si vincono con le armi, ma con la sostenibilità logistica, economica e politica. Tutte e tre, in #Russia, appaiono vulnerabili.
Politicamente, gli ucraini intendono dimostrare di non essere intimoriti nè dalla minaccia nucleare russa nè dai referendum farsa e dall'annessione dei quattro oblast (#Kherson, #Donetsk, #Lugansk#Zaporizhzhya).
Inoltre, lo "sgarbo" diretto a #Putin è profondo: si colpisce il simbolo della "riconquista" russa delle terre "irredente" in prossimità del compleanno del Presidente, lui che quel ponte l'aveva inaugurato.
Parallelamente, i russi provano a coprire la vergogna ancora con la scusa dell'incidente. Non ci crede più nessuno nè in patria nè, forse, in #Russia. Per #Mosca l'affronto è enorme sotto il profilo politico e simbolico, direi peggio dell'affondamento del #Moskva
il #Cremlino non potrà rimanere indifferente. Dovrà esserci una reazione per mandare un messaggio sia sul fronte internazionale che, soprattutto, su quello interno. I falchi fremono e non potranno essere tenuti a freno ancora a lungo.
Senza lo sfogo sul campo di battaglia ucraino, dovranno rifarsi in casa, dove il tintinnare delle sciabole è sempre più intenso e nessuno, #Putin compreso, dorme sereno come un tempo.
Come può reagire la #Russia? un attacco del genere non giustifica, anche a livello dottrinale, l'impiego di alcuna arma nucleare (neppure la tattica). Però, il problema è la sommatoria degli eventi infausti e la difficoltà di scorgere il calcolo razionale di Mosca.
Nel breve, è più prevedibile una rappresaglia contro infrastrutture critiche ucraine, obbiettivi militari, centri decisionali e (spero di no) aree densamente popolate a scopo di intimidazione.
Per quanto riguarda la nucleare tattica, più la guerra convenzionale va male, più il Cremlino rischia e più si alza la possibilità del suo uso. Credo che la triade di calcolo sia questa.
In ogni caso, resto convinto che la più grande risorsa ancora in mano ai russi sia la nostra sofferenza economica e l'impatto sulle nostre società di crisi energetica ed inflazionistica. Il pilastro della loro strategia di guerra ibrida si basa su questo.
Posso assicurarvi che una società occidentale in preda a profonde convulsioni economiche, politiche e sociali può aiutare la causa russa più di qualsiasi bomba atomica.
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Il @nytimesworld cita fonti statunitensi anonime della comunità d'intelligence ed afferma che l'assassinio della #Dugina è opera di una operazione di #Kiev non concordata in precedenza. Inoltre, afferma anche che #Washington non avrebbe approvato una simile operazione⬇️
Contestualmente, #Zelensky emana un decreto che blocca qualsiasi possibilità di negoziato con #Mosca a tempo indeterminato.
Infine, #Putin nel suo discorso in occasione dell'annessione dei territori occupati si dice disponibile al negoziato. Tuttavia, il negoziato è condizionato dal riconoscimento dei territori occupati. Condizione non semplice da accettare.
Chi ha attaccato il #Nordstream1 ed il #NordSteam2 ? I due indiziati principali sono #Russia e #StatiUniti#USA. Proviamo ad analizzare le motivazioni dell'uno e dell'altro e sviluppiamo ipotesi su chi possa essere stato il colpevole e perchè. #RussiaUkraineWar ⬇️
Premessa doverosa: l'ecosistema informativo è parziale e frammentato quindi, fino a che le indagini tedesche, danesi o svedesi non troveranno una prova incontrovertibile (resti di un ordigno, intelligence di vario tipo) non avremo la verità, ma ipotesi più o meno sostenibili.
Ipotesi 1: #USA. Washington teme (da sempre) le posizioni tedesche in materia di relazioni con la #Russia, anche in un momento di chiara freddezza come quelle attuali. Berlino e Mosca hanno bisogno l'uno dell'altro
Ci sono diverse fonti in #Russia (sia colleghi analisti che persone comuni) che ritengono che la mobilitazione parziale (i famosi 300.000) sia soltanto la prima fase della mobilitazione totale delle riserve #RussiaUkraineWar ⬇️
Secondo loro, il #Cremlino potrebbe votare di mobilitare circa 1 milione di uomini nei prossimi mesi, approfittando dell'inverno per "aggiornare" il loro livello di addestramento.
Rimangono però alcuni dubbi: 1- la sostenibilità logistica della mobilitazione sul campo di battaglia ; 2 - la sostenibilità economica interna della mobilitazione ; 3 - la sostenibilità politica e sociale (le proteste e le diserzioni)
A @diMartedi si parla di #RussianUkrainianWar. Rispettosamente, non mi trovo d'accordo con le tesi espresse da #Santoro. Ci sono alcune inesattezze, molte contraddizioni logiche ed alcune opinioni che contraddicono la sostenibilità analitica.
#Santoro parla di "patto d'onore" tra Stati Uniti e URSS circa lo scambio tra permesso di procedere con la riunificazione tedesca, fine del controllo sovietico in Europa orientale e garanzie di non espansione della NATO.
Purtroppo per i sovietici, le garanzie furono puramente verbali e non portarono ad alcun trattato. Però, dal 1997 in poi, i russi erano consapevoli dell'espansione della NATO e non vi si opposero. Furono consultati nello spirito di Pratica si Mare.
Dopo #Stalin, #Gorbachev (#Gorbaciov) è il politico sovietico più polarizzante e divisivo. Santo per alcuni, diavolo per altri. Il giudizio su #Gorby non conosce sfumature o scale di grigi, ma solo bianco o nero. Proviamo a trovarle insieme le sfumature. ⬇️
Premessa: ritengo che un appropriato giudizio storico su #Gorbachev (#gorbaciov) sia molto difficile e prematuro. Il collasso sovietico è un evento troppo vicino nel tempo e la storiografia su quel periodo forse è ancora insufficiente.
#Gorbachev (#Gorbaciov) era un figlio dell'URSS, impregnato dell'ideologia sovietica e parte integrante del sistema. Espressione dei riformisti moderati tecnocrati cresciuti all'ombra di Breznev e Andropov.
Il Parlamento #UE ha approvato una risoluzione che richiede sanzioni ancora più dure contro la #Russia e l'embargo totale su gas, petrolio, combustibile nucleare e carbone. Cosa può succedere adesso?🧵 europarl.europa.eu/news/en/press-…
Qualora si traducesse in misure operative, sarebbe una delle mosse politiche ed economiche più forti contro #Mosca, con altissimi rischi di effetto boomerang diretto (impatto su costi energia) e indiretti (possibili contro sanzioni russe su altre materie prime).
Nel breve periodo la differenziazione delle forniture è complicatissima e rischia di generare una impennata furiosa dei prezzi. Senza misure di ammortizzazione, i cittadini europei potrebbero soffrire e con essi l'intera economia dell'area UE.