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E rieccoci. Rieccoci tutti qui. Ripiombati nell'estate del 2018. Anche se è novembre, pure se tra poco è Natale. Come nulla fosse accaduto in mezzo.
La pandemia è un ricordo sbiadito, tanto che anche i medici no vax sono stati reintegrati.
La guerra? Un'eco lontana.
2/n Com'era la storia che ne usciremo migliori? Certo, appunto, rieccoci.
Ci manca solo un cappello da Capitano, una Rackete da sfidare. Li troveremo. E nel caso non importa: basta ci siano le Ong, i "taxi del mare".
Anzi, le "navi pirata". Quelle, se serve, da affondare. Se
3/n poi davvero siamo così convinti di operare la "svolta moderata", bene, ci accontenteremo di un semplice "blocco navale".
Sarà così che "proteggeremo i confini" della Patria. E figurarsi se altrettanto convintamente difenderemo questo principio quando un invasore da
4/n respingere (si veda la Russia in Ucraina) ci sarà sul serio. No, "prima gli italiani". Siamo sovranisti, diamine. E che volete da noi? Guardate all'opposizione! Vero, è lì chi pone il veto all'ultimo ministro della Difesa per la presidenza del Copasir (fonte certa). Motivo?
5/n Tenetevi:"Troppo atlantista". A questo siamo.
Ma non divaghiamo. Da giorni monitoriamo la #OceanViking che fa avanti e indietro davanti alle coste siciliane. Salvini ci ha spiegato: "Dove dovrebbe andare una nave norvegese? Semplice, in Norvegia...".
Ma com'è stato nominato
6/n Capitano se non conosce la legge del mare?
Alt, fermatevi subito: questo profilo non è "komunista". Come non era "fassista" ieri perché non ravvisava nel decreto #Rave la nuova emergenza nazionale. Il punto è che questi bracci di ferro, questo celodurismo ostentato, speravamo
7/n fossero archiviati, consegnati alla storia, quella con la "esse" rigorosamente minuscola, s'intende.
Se questo è l'inizio, non osiamo immaginare il dopo.
Se questo è l'inverno, non riusciamo a pensare a cosa accadrà in estate.
A cosa serve questo thread, allora? A dire che,
8/n comunque la pensiamo sul punto, ci sono centinaia di disperati che attendono di essere sbarcati per essere curati.
Che quella contro le navi Ong può essere una battaglia legittima, ma che non dev'essere spacciata come una guerra all'immigrazione illegale (visto che la
9/n maggior parte dei clandestini arriva in Italia senza tassì marittimo).
Che non c'è un'invasione in corso.
E che all'appello manca un'altra cosa: il buon senso. Quello che ha consentito al precedente esecutivo di gestire il fenomeno migratorio pur senza avere al Viminale un
10/n fulmine di guerra. Ci sentiamo orfani di un metodo improntato al pragmatismo, vittime di un approccio ideologico che ha dato in passato ampie prove di essere fallimentare.
Ci manca Mario #Draghi, insomma. E purtroppo, purtroppo, speravamo di dirlo non così presto.
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TENSIONE ALTISSIMA IN KOSOVO, NEL SILENZIO DEI MEDIA 1/9 Tensione altissima in #Kosovo. I rappresentanti della popolazione serba del nord del Paese hanno rassegnato le dimissioni da tutti gli incarichi pubblici: amministrazioni municipali, tribunali, polizia, parlamento, governo.
2/9 È la risposta alla decisione di Pristina di imporre l'uso delle targhe kosovare al posto di quelle serbe.
Il presidente 🇷🇸 #Vucic ha annullato i suoi viaggi all'estero e ha detto che i prossimi 3 giorni saranno "i più difficili degli ultimi 10 anni".
3/9 Questa mattina lo stesso Vucic ha convocato una riunione di emergenza del governo e ha avuto contatti fra gli altri con gli ambasciatori di Cina e Russia (guarda caso potenze che non riconoscono il Kosovo come stato autonomo).
In queste ore fonti serbe danno conto del
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"Tutto ciò che dobbiamo fare è sfondare la porta e l'intero edificio crollerà".
Così parlò Hitler lanciando l'Operazione Barbarossa contro l'Urss.
Così potrebbe aver parlato #Putin dando inizio alla sua "operazione speciale" in #Ucraina.
Potrebbe finire allo stesso modo.
2/n Adolf Hitler era convinto di veder capitolare Stalin nell'arco di 10 settimane. Dalla sua aveva + di 3 milioni di soldati tedeschi e dell'Asse, il fattore sorpresa, l'inerzia di una guerra mondiale fino a quel punto dominata.
Non aveva fatto i conti con il "Generale Inverno".
3/n Mal equipaggiati, impreparati alla resistenza sovietica, senza linee di rifornimento adeguate per affrontare le enormi distanze e il clima accidentato, i tedeschi si ritrovarono impantanati in una guerra di logoramento, di cui l'assedio di Leningrado, 872 giorni di resistenza
🚨L'ANNUNCIO DI BIDEN: "LIBEREREMO L'IRAN"
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Le dichiarazioni più importanti sulla crisi in #Iran dallo scoppio delle proteste per l'uccisione di #MahsaAmini.
Le pronuncia Joe #Biden, il presidente americano che lancia il segnale che milioni di iraniani attendevano da tempo.👇
2/n Le sue parole arrivano in un momento inatteso, nel corso di un evento elettorale a sostegno del rappresentante democratico Mike Levin, in vista delle #Midterms. Mentre dal pubblico qualcuno gli mostra sui cellulari lo slogan "FREE IRAN" il presidente ha un guizzo:
3/n "Non preoccupatevi, libereremo l'Iran".
È un attimo, cui segue subito dopo una precisazione che non placa l'entusiasmo della folla: "Si libereranno abbastanza presto".
Cosa abbia voluto dire Joe Biden non è immediatamente chiaro.
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Se non ti occupi dei Balcani, saranno i Balcani ad occuparsi di te.
Parafrasare una celeberrima citazione avente come oggetto la politica è l'unico modo che conosco per fornire gli ultimi aggiornamenti su quanto
Iniziamo dalla notizia del giorno: il presidente serbo, Aleksandar #Vucic ha ordinato di elevare il livello d'allerta dell'esercito di Belgrado.
Prime conseguenze? Invio di unità militari serbe al confine con il Kosovo.
3/n Qual è il motivo della tensione?
I più attenti ricorderanno che già in estate si era sfiorato lo scontro aperto per una tutto tranne che "banale" questione di targhe automobilistiche.
Riepilogo:
Da oggi è in vigore la nuova normativa - voluta da Pristina - sull'obbligo di
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Chissà che fine hanno fatto, i ragazzi di #Euromaidan.
Chissà se sono vivi, se hanno lasciato l’#Ucraina per raggiungere l’Europa che sentivano scorrere nelle loro vene. Sentivano, ma non toccavano.
Chissà se sono al fronte, con barbe lunghe e cicatrici sul corpo. Chissà
2/n se la notte, prima di dormire, baciano le foto di donne e bambini.
Chissà se sognano un futuro di Indipendenza, come il nome della Piazza delle loro proteste. Chissà come guardano al passato, alla sfida ad un governo così filo-russo che quel "filo", pensandoci bene, poteva
3/n pure non essere scritto. Chissà se, dopotutto, il filo, si erano illusi di averlo reciso.
Perché sì, nonostante gli arresti, i cecchini sui tetti, la repressione, il bagno di sangue (ah, non vi fa pensare all'Iran?), gli ucraini, questo popolo coraggioso,
GLI IRANIANI CONTINUANO A PROTESTARE, NONOSTANTE LE MINACCE DEL REGIME
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Nelle ore in cui il comandante dei pasdaran, Hossein Salami, minacciava i manifestanti, avvisandoli che ieri sarebbe stato l'ultimo giorno di proteste consentito, migliaia di giovani delle università
2/n iraniane si radunavano in strada cantando: "Noi non lasceremo l'#Iran, ce lo riprenderemo. Questo è l'ultimo avviso: l'obiettivo è l'intero sistema".
E nella notte raid delle forze di sicurezza al soldo del regime hanno preso di mira proprio gli studenti.
3/n In alcuni casi, come all'Università di #Tehran, hanno tentato di circondarli. Ma non avevano messo in conto il supporto degli altri manifestanti, precipitatisi in soccorso dei giovani universitari.
La sensazione è che l'appello-minaccia del regime non abbia ottenuto i