Thread by @davcarretta

Breve storia di Giuseppe Conte al Parlamento europeo. Com’è andata? “Nessuna lamentela”, risponde il premier lasciando Strasburgo.

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Premessa: chiunque bazzichi i corridoi delle istituzioni Ue sa che questo governo è marginalizzato e marginale.

Un giornalista straniero, guardando immagini di Berlusconi e il Kapò, sospira: i bei vecchi tempi andati.

Tradotto: la situazione è grave.

Conte arriva alle 14h45. Breve incontro con Juncker. Foto con pacche sulle spalle. Ci vediamo a Roma a aprile.

Poi vede Tajani e Weber. Prima di entrare nel tempio della democrazia europea.

La plenaria è relativamente vuota per Conte: un centinaio di deputati, come succede per gli altri leader tranne Macron e Merkel.

Conte è sicuro di sé. Ha un discorso lungo, complesso, di critica, ma non di rottura anti-Ue. Ma ci sono i fatti...

I fatti vengono ricordati a Conte da tutti i principali gruppi:

Weber Ppe: la recessione è colpa del governo

Bullmann S&D: mostrate volto disumano sui migranti

Verhofstadt Alde: burattino di Salvini e Di Maio

Lamberts Verdi: migranti capro espiatorio di tutti i mali italiani

Durante il dibattito con i capigruppo un Conte destabilizzato (così come la sua delegazione) viene difeso solo da M5S, Lega, un ex Ukip.

Alla prima replica ai capigruppo Conte non è preparato: risponde spiegando le politiche del governo. Si difende.

Dibattito continua e così le critiche durissime di deputati semplici.

Quasi unanimi (tranne M5S, Lega e estrema destra).

Ma almeno alla seconda replica qualcuno suggerisce a Conte la risposta “politica”: non sono burattino, voi attaccate e offendete tutto il popolo italiano.

In realtà l’Europarlamento ha duramente attaccato il governo Conte.

L’accusa: state isolando l’Italia con politiche irresponsabili su economia, migranti, Ue, Gilet Gialli.

Insomma: state danneggiando i cittadini italiani.

Quello che mi ha sorpreso è stata l’impreparazione di Conte. Prima del dibattito fonti M5S erano fiduciose di moderazione Weber, Bullmann e Verhofstadt. Durante panico. Dopo clima da funerale.

Nessuno aveva sondato gruppi: né deputati M5S, né Lega, né Farnesina?

Alle 20h la delegazione di Conte sperava che la nota Quirinale su Macron potesse cancellare da siti e giornali l’onta Strasburgo. Ma pare non sia bastata.

Così: Salvini contro i burocrati (anche lui lo era fino a un anno fa?) e M5S contro nuovo “nemico” del popolo Verhofstadt.

Anche i chigisti erano sorpresi della durezza degli attacchi.

Fuori dalla bolla romana dei Porta a Porta e Di Martedì si sono resi conto di quanto l’Italia sia marginalizzata e della forza degli argomenti europei (l’Italia merita di essere motore Ue, non fanalino di coda).

Conte si è reso conto? "Isolata perché?", ha risposto a @radioradicale. "Voi confondete la dialettica politica e... voglio dire... asolutamente no”.

Nelle felpate stanze dei Vertici, Conte non ha mai dovuto fare i conti con il bagno di realtà della democrazia europea. Oggi sì.

Per i sonnambuli, tutto il dibattito sul futuro dell’Europa (e dell’Italia) con Giuseppe Conte si trova qui

(La foto con Juncker giusto così)

europarl.europa.eu/plenary/it/deb…