Thread by @scrip

I fatti, stando a quanto riportano i giornali.
1) A Palermo per la Giornata della Memoria una prof ha chiesto ai suoi alunni di preparare delle slide, da proiettare in aula magna, che toccassero il tema delle leggi razziali.

2) Alcuni di questi alunni, da soli e liberamente, hanno accostato le leggi razziali del 1938 al Decreto Sicurezza di Salvini.
3) Le slide sono state poi proiettate senza che la prof le supervisionasse prima (e perché supervisionarle prima? Chi mai lo fa?)

4) Un tizio di CasaPound ha saputo della cosa e ha fatto un post indignato su Facebook.
5) Una sottosegretaria leghista ha letto quel post (evidentemente i sottosegretari leghisti invece di leggere libri leggono i post dei fanatici di CasaPound) e ha scritto, testuale:

«Auspico non sia vero.... ma temo sia una speranza mal riportata! Se è accaduto realmente, andrebbe cacciato con ignominia un prof del genere....e interdetto a vita dall’insegnamento. Già avvisato chi di dovere!»

[il numero spropositato di puntini di sospensione sembra esserci nell'originale leghista] Evidentemente alla Lega si è garantisti solo quando sono indagati Siri, Salvini & company, altrimenti si è colpevoli a prescindere, prima ancora di capire quale sia il reato.

6) Scatta l'ispezione ministeriale: vengono interrogati i ragazzi, la prof e mezza scuola.
7) Visto che non esiste il reato d'opinione, se ne inventano uno a caso pur di punire quell'insegnante: la prof viene sospesa per "omessa vigilanza".

8) Non contenti, arriva pure la Digos a indagare. Sì, la Digos: che interroga i ragazzini di 14 anni e mezza scuola. Vi ricordate quando il capo della polizia diceva che la polizia non è il servizio d'ordine di Salvini? Ecco, appunto.

Tutto questo per cosa? L'intento della Lega pare quello di lanciare un duplice messaggio:
a) occhio, ragazzi, perché se pensate delle cose che non ci piacciono vi mandiamo la Digos in classe;

b) occhio, prof, perché se i vostri studenti pensano cose negative sul governo ce la prendiamo con voi.

Ora, io ho studenti di tutti i tipi. Certi si professano comunisti, certi leghisti, certi berlusconiani (sì, ci sono ancora)... di tutti i tipi. E ne ho avuti anche di (sedicenti) fascisti.

Quando in storia fanno paragoni arditi o assurdi, spiego loro che secondo me sono arditi e/o assurdi, e per quali motivi. Ma non mi sono mai permesso di censurare le loro idee, se non quando erano razziste o violente.

Sono convinto che insegnare significhi insegnare a ragionare meglio; ma per ragionare meglio, bisogna partire da quel che si è, dal modo magari sbagliato e fallace in cui si ragiona ora. Pertanto anche dagli errori o dai presunti errori, che vanno espressi.

Non ho visto il video dei ragazzi di Palermo, ma se l'hanno fatto loro, loro ne sono responsabili. E se hanno detto che per loro alcune scelte di Salvini ricordano quelle di Mussolini, è una loro opinione di cui si può discutere, ma che comunque è tutta loro.

Perché un prof dovrebbe essere responsabile di quello che liberamente pensano i suoi alunni, giusto o sbagliato che sia? E in ogni caso: da quando pensare è diventato un reato?