Thread by @FabbioSabatini

Forse ai non addetti ai lavori sfugge il significato politico di proporre Alberto Bagnai quale nuovo ministro degli affari europei.

Se Salvini vi sembra un estremista votato a sfasciare l'Unione Europea, è perché non conoscete il suo "ideologo" Bagnai.

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Bagnai è professore associato di Politica Economica presso l'Università di Chieti-Pescara. In precedenza era stato ricercatore alla Sapienza. La sua opera più significativa è il libro divulgativo contro l'euro, scritto in italiano, che l'ha reso famoso.
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Dalla sua pubblicazione, Bagnai ha dedicato ogni energia a propagandare la sua convinzione che l'🇮🇹 dovesse uscire dall'€, e la sua attività di economista si è concretizzata soprattutto nella divulgazione di tesi anti€ mediante pamphlet, blog, tweet e ospitate televisive
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Non è solo grazie all'indubbia abilità oratoria che le sue tesi sono diventate molto popolari. La loro forza consiste nel dire al popolo esattamente ciò che il popolo vuole sentirsi dire...
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... in buona sostanza, nell'impianto ideologico no-€ di B. & co., l'Italia non è responsabile dei propri mali, fondamentalmente causati dall'Europa cattiva, e basterebbe tornare alla lira per rispolverare la nostra potenza e godere di una prosperità senza precedenti.
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Nel mondo accademico Bagnai è noto per la presunzione sconfinata, il risentimento verso i colleghi, e il linguaggio volgare e minaccioso, di cui Twitter offre tanti esempi.
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Studiosi che la pensano diversamente da lui sono stati minacciati di morte per questo (per gli increduli: sì, "cappottino di abete" vuol dire "bara", cassa da morto; e il tweet è rivolto a uno dei maggiori macroeconomisti italiani), o dileggiati finanche nei loro affetti.
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Quando Bagnai si rivolge in questi modi ai suoi "nemici", sa bene di aizzare contro di essi una nutrita schiera di tifosi che alimenteranno gli insulti e il dileggio per molto tempo.
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Naturalmente è del tutto legittimo che una forza politica manifestamente anti-euro proponga il "teorico" dell'uscita dall'euro quale ministro degli affari europei. E per fare il ministro non c'è bisogno di una carriera accademica di grido alle spalle.
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Inoltre, ognuno si esprime nei modi di cui è capace. Sventolare bambole gonfiabili su un palco a beneficio di una folla arrazzata non ha impedito a Salvini di diventare ministro dell'interno...
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... quindi capisco che agitare su Twitter minacce verso economisti favorevoli all'unione monetaria sia considerato un comportamento normale negli ambienti della maggioranza.
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Ma è importante che il pubblico conosca il significato delle scelte del governo. Che vuole sistemare agli affari europei un avventuriero ossessionato dall'avversione per l'Europa e poco avvezzo ai toni che si richiederebbero a un uomo delle istituzioni.
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