Thread by @vukbuk

Tempo fa ho bloccato Luca Bottura: me lo trovavo in TL perché qualche ingenu*, forse non avendo capito che osceno personaggio sia, lo retwittava.

Ma purtroppo il 31 luglio Bottura scrive di #XM24 su Repubblica, quindi non posso ignorarlo.

In questo articolo ci sono tutti i motivi invitare tutti i propri contatti, virtuali o reali, a debotturizzarsi.

Il botturismo, infatti, è il presentarsi come simpatico e progressista, persino «compagno» (lo dice lui) di un pensiero organicamente reazionario.

Identifica il bello con i muri puliti, oppure con il murale che piaceva a lui, e si pone come rappresentante del sentire comune di sinistra. Per lui ovviamente la sinistra sono quattro post-stalinisti fedeli a partito e cooperazione, ovvero i soli iscritti al Pd in periferia.

Tra l'altro, siccome fa il simpatico e ai simpatici si dà credito, infila una menzogna a favore del Pd: quella che XM non fosse disposto a «trattare», quando è invece il comune che ha preso in giro XM ripetutamente, sventolando «trattative» che non ha mai voluto davvero condurre.

Poi continua ribadendo che la cancellazione dei murales è un danno per i cittadini, quindi per le classi popolari in cui Bottura finge di avere riferimento ideale. Ovviamente Bottura è totalmente *patronizing* e decide lui chi siano le classi popolari e cosa desiderino.

Manco gli passa per l'anticamera del cervello che chi frequenta XM24 siano classi popolari, precarizzate, senza futuro nell'ovatta capitalistica in cui lui crede. No: non assomigliano agli iscritti al Pd che dice lui, quindi non sono «la collettività».

Incidentalmente, siccome il discorso è *leggero* e nei discorsi leggeri si fanno passare facilmente i concetti, sfotte chi fa attivismo politico in XM24 e banalizza la dimensione politica della cancellazione («Fai la rivoluzione, mica il decoratore»).

Infine, in un'appendice tanto pretesuosa quanto servile, si arruola a favore della nuova grande opera voluta dalla ditta Merola & C, un assurdo tram diretto al Fico, col percorso studiato per cementificare le poche aree verdi periurbane rimaste a Bologna.

Qui, al classismo *patronizing* aggiunge un analogo razzismo, e scrive che i negozianti stranieri che si oppongono al tram (spesso per motivi di bottega, certo: ma sono commercianti, no?) spesso non capiscono i cartelli di protesta che espongono.

Non a caso, infine, tanto Serra quanto lui (che ha 52 anni!) adorano darsi dei «vecchi signori»; e qui «vecchio» è semplicemente sinonimo inconsapevole di «reazionario», non ha nulla a che vedere con l'anagrafe.

Chiudo qui questa eccezione. Bottura non merita attenzione quotidana e lo lascio piacevolmente bloccato, come a suo tempo suggerito da @GliOperai ; nondimeno, avendone tempo, studiando lui e Serra si potrà osservare come la satira di sinistra sia diventata una satira reazionaria.

Sarebbe, questo studio, un'opportuna integrazione al dibattito su «vecchia» e «nuova sinistra di destra». Nella transizione tra una e l'altra c'è infatti un sorriso amaro, che poi diventa compiaciuto della sua superiorità e infine cinico-aggressivo.