Thread by @Mr_Ozymandias

Parliamo di vaccino antirotavirus e latte materno.
I Rotavirus sono noti per essere la causa principale della gastroenterite virale infantile, l'incubazione dura 48 ore e seguono episodi di continua diarrea acquosa per 3-8 giorni, febbre, vomito e soprattutto disidratazione.

L'infezione da gruppo A si risolve automaticamente in pochi giorni, senza alcuna conseguenza, è grave (e talvolta mortale) nei piccoli pazienti denutriti e disidratati.
Il gruppo B provoca una gastroenterite che può interessare adolescenti ed adulti ed è frequente in Cina.

Non è attualmente disponibile alcuna terapia antivirale per le l'infezione da rotavirus, nonostante esista un vaccino, la miglior forma di prevenzione consigliata è
il mantenimento di buone condizioni igieniche, in particolar modo, nelle strutture scolastiche e sanitarie.

Utile, ovviamente, il lavaggio delle mani con detergenti appropriati che ne limitano la diffusione.
L'OMS ha stimato la morte di più di 200 mila bambini nel 2013, pur riconoscendo una bassa mortalità in Europa (meno dello 0,1% ogni 100 mila) ma semplicemente un'ospedalizzazione.

In Italia l'ospedalizzazione varia dal 17% al 69%, che sfociano più che altro in casi di gastroenterite acuta o virali. Il 33% delle infezioni è invece a carico del medico di base (fonte epicentro).
È proprio su questo punto che si muove il vaccino: abbattere i costi ospedalieri.

Infatti l'elevata mortalità per i rotavirus è segnalata esclusivamente nei paesi in via di sviluppo, dove i decessi sono causati principalmente dalla disidratazione e non tanto dall'infezione.
Fu l'FDA in America, nel 1998, ad autorizzare il primo vaccino antirotavirus.

Fu ritirato dal mercato dopo solo 7 mesi, per l'elevata incidenza d'invaginazioni intestinali nei bambini vaccinati.
Come spesso accade, affinché il castello di carte costruito attorno alle vaccinazioni non cadesse, l'ipotesi fu successivamente smentita salvando ogni dogma.

Successivamente sono stati sperimentati altre due tipologie di vaccino:
- il primo da ceppo umano da virus attenuato G1P8 (vaccino europeo monovalente)
- il secondo da ceppo bovino riassortito con antigenici dei sierotipi umani più comuni (vaccino statunitense pentavalente)

Ovviamente non è mancata alcuna criticità scientifica nel determinare la sicurezza dei due vaccini.
L'effetto protettivo si attesta su percentuali tra l'85% e il 93% con una riduzione del 63% dei ricoveri di gastroenterite nel primo anno di vita
Tutto risolto, dovremmo pensare.

Lo studio del British Medical Journal dal titolo "Rotavirus neutralisation by human milk" nelle sue conclusioni evidenzia che " [...] il latte umano nel primo puerperio contiene anticorpi del rotavirus che scendono a livelli non rilevabili entro cinque giorni dalla nascita."

Come molto spesso accade, in studi di questa tipologia, nonostante il latte non diluito del quinto giorno ha inattivato il rotavirus umano, non è stato possibile stabilire se ciò fosse dovuto ad un anticorpo specifico.
ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/P…

Quanto possiamo evincere da questo studio è un riflesso nelle medicina di oggi: l'abbattimento del concetto di difesa naturale, basti pensare ad un articolo su Pediatrics in cui si sconsiglia l'allattamento perché alimenta il movimento anti-vaccini. pediatrics.aappublications.org/content/137/4/…