Riflessioni su Halloween in Italia. 1/n
Nel 2016 io e la mia famiglia passammo l’autunno in Italia, nella nostra casa in un paesino della Lunigiana. Avevo due trimestri consecutivi senza insegnamento durante quell’anno accademico e io e mia moglie decidemmo di passarli li’. 2/n
Alcuni colleghi mi dissero che ci saremmo annoiati, che avrei patito la mancanza di colleghi con cui parlare, di studenti a cui dare consigli, che mia moglie avrebbe sofferto la carenza di vita sociale. 3/n
Amici che vivono nei paesi della Lunigiana mi dissero “Cosa vieni a fare? C’e’ solo da annoiarsi in inverno. Non c’e’ nulla e fa freddo”. 4/n
Decidemmo comunque di passare sette mesi nella nostra casetta, in un paesino dove in autunno e inverno ci sono (forse) una cinquantina di persone, frazione di un piccolo comune tra i monti. 5/n
Altri economisti e studenti? Annego negli studenti a UW! E se proprio volevo chiacchierare con colleghi o se K voleva andare a teatro o a un museo, Milano e’ a due ore di macchina. 6/n
Quello che volevo davvero era che i nostri bambini andassero a scuola in Italia, imparassero il piu’ possibile a parlare italiano e incontrassero amici in un posto che amo e dove torniamo tutte le estati. 7/n
Missione compiuta! E tra le tantissime cose belle del nostro soggiorno ci fu la scoperta che Halloween aveva iniziato a diventare popolare anche in Italia. Fu divertentissimo per i nostri bambini parlarne coi loro amichetti, 8/n
fare festa in costume tutti insieme e poi andare in giro per una delle frazioni del comune a chiedere “dolcetto o scherzetto”, seguiti da un gruppo di genitori e accolti alle porte da nonni a volte un po’ perplessi, 9/n
ma tutti contenti che qualcosa di divertente per i bambini stava succedendo in giorni di solito grigi e malinconici. 10/n
E poi? Qualche settimana dopo abbiamo invitato alcuni amici e mia moglie ha cucinato la tipica cena per la festa del Ringraziamento: tacchino, stuffing, pumpkin pie, cranberry sauce, e quant’altro. 11/n
Orrore: chissa’ se abbiamo contaminato la zona con un’altra festa americana! (Che poi la festa di Halloween non e’ nata negli States, ma non sottilizziamo.) 12/n
Poi si e’ fatto festa per Natale, Capodanno e la Befana. (I miei bambini americani festeggiano la Befana anche a Seattle! Puntiamo a contaminare tutti gli americani che la ignorano!) 13/n
E tutti i bambini si sono divertiti di nuovo a Carnevale, di nuovo in maschera e di nuovo a ridere e giocare con famiglia e amici. Che bello. 14/n
Ignorante sovranista: cosa c’e’ di meglio della gioia dei bambini? Non ti piace una festa? Non partecipare. Nessuno ti obbliga. Pensa a problemi veri! 15/n
Per quanto mi riguarda, io spero di tornare presto a passare un autunno-inverno in quei paesini, che festeggeremo ancora Halloween, Natale, Capodanno, Befana e Carnevale con tutti i bambini ridenti e che inviteremo di nuovo gli amici a mangiare il tacchino! n/n
