Quel che ho capito io cercando i dati, poi verrà Burioni a smentirmi ma va bene, questo ed altro per la scienza.
Siamo a 7783 contagiati e 170 morti.
Circa un tasso di mortalità del 2,1%.
Il tasso di mortalità durante le epidemie non è necessariamente costante.->
La spagnola variò dal 2% fino al picco del 25% con una media intorno al 10%.
Un'influenza stagionale in Italia ha un tasso di mortalità tra lo 0,3% e lo 0,8% (dati Istat 2006-2011).
Quindi è tra le 3 e le 7 volte più mortale di un'influenza cui siamo abituati.
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Ma ad oggi non si avvicina ai tassi di mortalità delle grandi epidemie del passato, che da un lato:
* si espandevano in circostanze igienico/sanitarie più arretrate
dall'altro:
* partirono in sordina e in società più stanziali (no turismo di massa, voli, etc...)
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Il punto cruciale sembra senz'altro il contenimento dei contagi: se pensiamo che un'influenza stagionale raggiunge facilmente 3-5 milioni di persone, un tasso del 2,1% porta a numeri tragici.
Un vaccino aiuterebbe, ma non è detto che si renderà disponibile per tempo.
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I più autorevoli esperti cinesi (incluso chi ha lavorato sulla SARS) si aspettano un picco tra 6-9 giorni, quando i numeri saranno ancora contenuti.
La trasmissione asintomatica durante l'incubazione è una nota dolente:l'epidemia è partita nei pressi del capodanno cinese
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si calcola che circa 5 milioni di persone si siano spostate dall'epicentro per festeggiare durante questo periodo. La percentuale di infetti è sconosciuta ed ha agevolato gli altri focolai cinesi.
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Le prossime due settimane ci diranno dunque molto sull'entità del problema. Ad oggi non ha senso né essere "allarmisti"(non è la spagnola e non siamo agli inizi del 900), né sottovalutare il problema "l'influenza fa più morti",perché come abbiamo visto i tassi sono diversi
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Nel complesso al netto della propaganda pro/anti le autorità cinesi stanno reagendo in modo energico e serio, in accordo con l'OMS e in sostanziale trasparenza.
Discorso a parte le ricadute economiche per l'economia mondiale: lì al momento c'è timore, ma non previsioni certe.
- SARS 10% (2003)
- MERS >30% (2012)
Entrambe sindromi da coronavirus.
D'altro canto il contagio dell'epidemia attuale si è già esteso oltre i due predecessori recenti (e soltanto per i casi accertati che restano restano in crescita).