Primo, com'è ovvio, il picco di nuovi ricoveri giornalieri (blu) è seguito dal picco di dimissioni e decessi (arancione).
Ma a distanza di due settimane (16 marzo vs 30 marzo), e la curva arancione è molto più piatta.
Secondo, quando la variazione dello stock di ricoverati (verde) tocca il picco e inizia a scendere, la discesa dei nuovi ricoveri (blu) è molto più lenta.
A velocizzare la discesa dello stock è l'aumento delle dimissioni, il 50% delle volte circa per decesso del ricoverato.
Terzo, al picco delle TI lombarde (cioè quando la variazione dello stock, in verde, tocca lo zero) i nuovi ricoveri giornalieri sono ancora molto alti.
Impiegano un altro paio di settimane per scendere a sufficienza.
Quarto: tra marzo e maggio, a fronte di un picco di ricoverati nelle TI lombarde di 1.381, il totale di ricoverati è stato di 4.199.
Il triplo.
La differenza tra i due numeri dipende anche dalla forma della curva: più sarà piatta, più la discrepanza sarà grande.
Quinto, e cruciale: nel periodo di accelerazione della crescita (inizio marzo), il numero reale di nuovi ricoveri è stato circa doppio rispetto alla variazione nello stock delle terapie intensive.
Noi osservavamo la linea verde, ma la realtà era descritta dall'area in blu.
Di recente la crescita delle TI lombarde è stata più lenta.
Ma anche in questo caso si può osservare che, tra l'1 e il 21 ottobre, i nuovi ricoveri (+203) sono stati circa doppi rispetto alla variazione dello stock di ricoverati (+100).
Conclusione.
Il numero di nuovi ricoverati in terapia intensiva tende a essere doppio rispetto alla crescita dello stock di ricoverati.
Come dire che, con 1.536 ricoverati in Italia a oggi, da settembre in TI sono finiti in più di 3.000.
Tenetelo a mente nelle vostre analisi.
Per chiunque volesse lavorarci, i dati nella loro forma originale si possono consultare da qui.
🇮🇹🦠 #COVID19: anticipato da @repubblica, tra poche ore uscirà un nostro studio @ispionline che discute una strategia (a ragione) molto controversa.
Mi riferisco ai lockdown selettivi della popolazione anziana.
Parlarvene mi sembra il minimo.
Un thread.
Ma prima: la nostra proposta NON assomiglia alla famosa #GreatBarringtonDeclaration, in cui si ipotizza di isolare gli anziani lasciando il virus libero di circolare nella popolazione giovane.
La nostra è un'ipotesi di scenario peggiore, PRE-lockdown.
Non è un liberi tutti.
Inoltre, la nostra proposta NON prevede di raccogliere le persone anziane in certi luoghi, per es. i "Covid hotel", a scopo di isolamento.
A parte l'infattibilità logistica, sarebbe illogico: gli hotel diventerebbero luoghi in cui un singolo ingresso virale farebbe una strage.
🦠🇮🇹 #COVID19 in Italia: quanto siamo "bravi" a tracciare l'infezione?
Tra giugno e settembre la nostra abilità nello scovare gli infetti è aumentata molto. Se prima trovavamo solo un contagiato su 10, oggi ne troviamo quasi uno su 2.
Tutto bene? Non proprio.
Un thread.
Perché non va tutto bene?
Innanzitutto, come dimostra la stima settimanale su quanto siamo "bravi" a tracciare l'infezione, nella prima metà di settembre si registra un leggero calo.
Impossibile dire se si tratti di un assestamento sul 40-50% o di una discesa più importante.
Ma, soprattutto, quel che conta è che le percentuali possono nascondere cambiamenti anche grandi nel numero assoluto di infetti che *non* troviamo.
Confrontate la riga blu con quella arancione: all'aumentare del numero degli infetti, aumenta anche il numero di chi ci sfugge.
⛔️🇪🇺 Arriva il “Nuovo patto sulle migrazioni”, ed è già vecchio.
In un’Europa senza solidarietà, l’unico punto su cui si concorda è la riduzione degli arrivi. Con le buone (sviluppo) o le cattive (controlli e rimpatri).
Riforme? No. Piena continuità con il passato recente.
Solidarietà intra-UE: se uno Stato membro non ha voglia di accogliere deve almeno dare una mano sui rimpatri. Se non riesce, accoglie.
Non male: un mondo di rimpatri pressoché infattibili sarebbe solidarietà per altra via.
Ma, vedrete, i ricollocamenti resteranno utopia.
Ovviamente, i ricollocamenti volontari e di “emergenza” subito dopo lo sbarco, previsti a nell’accordo di Malta quasi esattamente un anno fa, sono scomparsi.
Già oggi di ricollocamenti post-sbarco non si vede neanche l’ombra.
🦠🇮🇹 #COVID19 in Italia: smettiamola, per ora, di parlare di "progressione esponenziale" delle infezioni. È fuorviante.
Per i ricoveri in terapia intensiva, il tempo di raddoppio stimato è 15 giorni.
Una situazione perfettamente gestibile su scale di tempo umane.
Thread.
🦠🇮🇹 Come vi ho già raccontato, la progressione dei ricoveri in terapia intensiva per #COVID__19 in Italia a marzo aveva tempi di raddoppio di 3 giorni.
Oggi siamo sui 15 giorni.
Qui sotto è rappresentata in maniera stilizzata la differenza tra le due situazioni.
🦠🇮🇹 Per un confronto ancora migliore della situazione #COVID__19 in Italia, ecco cos'è successo a marzo e cosa sta succedendo dal 20 agosto.
Nel grafico includo le mie proiezioni *esponenziali* a sette giorni.