Io mi chiedo come possa venire in mente nel 2021 di fare una roba del genere: un calendario con dodici foto di donne con addosso soltanto una mascherina tricolore, e pure un concorso online per scegliere l'immagine più votata.
Persino la fotografa autrice degli scatti, Tiziana Luxardo, si è dissociata dal #Codacons, dicendo che "l'idea del concorso la boccio, non ne sapevo nulla e non c'entra niente con il mio lavoro, non mi appartiene."
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Mentre proprio in questi giorni si continua a discutere su senso e messaggio di programmi come Miss Italia, ancora una volta il corpo delle donne viene proposto in un contesto di competizione e valutazione da parte del pubblico.
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Che a riportarci indietro di 30 anni sia un'associazione che tra i suoi principi avrebbe quelli di monitorare e tutelare le persone da "immagini, messaggi e contenuti nocivi" è tanto più assurdo.
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In questi giorni alcuni amici erano in vacanza a #Lampedusa.
Ho seguito sui social le loro storie, le foto e i video, le giornate in barca, i fondali delle diverse cale le passeggiate su quella terra scura e rocciosa che mi ha rapito il cuore. E, a seguire, i commenti entusiasti.
Poi guardo i servizi in Tv e sui giornali e sembra di assistere alll’apocalisse.
Il sindaco che parla di situazione insostenibile e minaccia lo sciopero dell’isola contro i #migranti, il Presidente #Musumeci che invoca un Consiglio dei Ministri straordinario...
... La onnipresente ex senatrice della Lega Angela Maraventano che organizza i suoi soliti show razzisti al porto.
Due realtà, quella vacanziera dei miei amici e quella riportata dei media, completamente opposte. Due mondi diversi, eppure Lampedusa non è certo grande.
#EbruTimtik è morta ieri in una prigione turca, al 238esimo giorno di sciopero della fame. Era un'avvocata per i #dirittiumani, faceva parte dell'associazione avvocati progressisti della #Turchia, che si batte per la libertà di espressione e le fasce più deboli della popolazione.
Il 14 agosto la Corte Costituzionale turca aveva respinto la richiesta di rilascio a scopo precauzionale per lei e #AytacUnsal, suo collega. "Non ci sono informazioni o reperti disponibili sull'emergere di un pericolo critico per la loro vita", avevano scritto.
Ora è morta.
Il presidente dell'associazione degli avvocati di Ankara, Erinç Sagkan, ha scritto: "coloro che le hanno voltato le spalle hanno massacrato la giustizia e la coscienza."
Una bambina di dieci anni. In #Brasile. Ripetutamente stuprata dallo zio, da quando ne aveva sei. Rimasta incinta. Ha deciso di abortire. L'hanno chiamata “assassina”. Il deputato conservatore Joel da Harpa ha cercato in ogni modo di entrare in ospedale per impedire la procedura.
Le leggi sull’interruzione di gravidanza in Brasile risalgono al 1930: l’aborto non è legale, ma nonostante questo un tribunale ha deciso che avrebbe potuto interrompere la gravidanza, poiché vittima di violenza sessuale.
Aveva seri problemi di salute per la gravidanza precoce, oltre a quelli psicologici.
L’ospedale di Vitória (Espírito Santo) si è rifiutato di fare la procedura. Si è messa in viaggio, con la nonna: 2000 chilometri, per effettuarla a Recife.
Avevo appena 13 anni quando gli Stati Uniti hanno fatto esplodere la prima bomba atomica sulla mia città, #Hiroshima. Lo ricordo ancora chiaramente: alle 8:15 ho visto un lampo accecante bianco-azzurrognolo dalla finestra. Ricordo la sensazione di essere come sospesa in aria.
Mentre riprendevo conoscenza nel silenzio e nell’oscurità, mi sono vista seppellita sotto un edificio crollato. Ho iniziato a distinguere i flebili lamenti dei miei compagni di classe: “Madre, aiutami. Dio, aiutami.”
Poi, all’improvviso, ho sentito una mano che toccava la mia spalla e un uomo che diceva: “Non arrenderti! Continua a spingere! Sto cercando di liberarti. La vedi la luce che filtra da quel varco? Striscia verso di essa più veloce che puoi.”
25 febbraio, Fontana: “Il #Covid19 è poco più di un’influenza.”
25 febbraio, Gallera: “Se fosse successo in un’altra regione oggi saremmo in una situazione disperata per l’intero Paese, è successo in Lombardia e lo stiamo gestendo al meglio.”
27 febbraio, Gallera: “I tecnici della Regione Lombardia stanno verificando e valutando se c’è la necessità di istituire una nuova zona rossa nella Bergamasca e in particolare nell’area di Alzano Lombardo oppure se sia sufficiente l’isolamento.”
Oggi Matteo Salvini, leader del partito alla guida della Regione Lombardia, la più duramente colpita dall’epidemia di Covid19, spinge per riaprire proprio da lì.
Stia in silenzio chi il 27 febbraio, quando l’emergenza sanitaria poteva ancora essere evitata, invitava a “riaprire”, “riaprire”, “riaprire tutto".
Chi sulla necessità di aprire e chiudere ha cambiato linea tante, troppe volte, spinto solo dall’emozione del momento e dalle pressioni di qualche gruppo di interesse che non capiva, o fingeva di non capire, la gravità della situazione.