#Marsala: la maestra di una scuola pubblica diagnostica #disgrafia e disturbi dell'apprendimento e consiglia ai genitori di 3 alunni di rivolgersi ad un neuropsichiatra infantile. #Roma: idem, per 5 bambini in una classe di 15.
Tutti in seconda elementare.
Che sta succedendo?
I genitori, ovviamente preoccupati, contattano la ASL, che fissa un appuntamento nel 2022. Perché, sostengono, prima dei 9 anni non ha senso parlare di #disgrafia.
Ma i genitori, davvero troppo angosciati, si rivolgono a carissimi neuropsichiatri infantili privati.
Perché tutte queste diagnosi fatte da maestre di scuole pubbliche?
Che è successo? E' stato forse distribuito un qualche opuscolo fuorviante ai maestri?
Segnalatemi altri casi, se ce ne sono!
Ho scoperto una cosetta: decine di associazioni accreditate di psicologi infantili mandano via email alle scuole elementari opuscoli sulla disgrafia e le scuole le girano tutte agli insegnanti.
Questi opuscoli possono influenzare la percezione degli insegnanti?
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
#Frontex ha negato il soccorso a oltre 100 persone che sono MORTE in mare.
Questo perché Frontex CATTURA e DEPORTA persone nei lager libici, non le salva.
Insomma, i salvataggi non sono di sua competenza.
(Non è una battuta. SEGUE spiegazione)
Ciò che Frontex tutti i giorni fa è usare i suoi aerei spia per individuare barche di #migranti e passare la posizione alla #cosiddettaGuardiaCostieraLibica per successiva cattura e deportazione nei lager.
Stavolta è accaduto che non c'erano motovedette libiche disponibili.
SEGUE
Perché allora Frontex non ha usato navi militari europee?
Facile: perché alle navi europee è VIETATO deportare persone in Libia. Avrebbero dovuto portarle in porti europei.
È per questo motivo che le hanno lasciate morire.
Ci sono tante cose che vorrei raccontarvi in merito al rapporto di collaborazionismo tra armatori privati e Governi deportatori che noi attivisti siamo riusciti a spezzare nel Mediterraneo.
(SEGUE)
Il Mediterraneo centrale non è mare vuoto. È più come un'autostrada. Percorsa, però, da pochi tipi di veicoli: navi cargo, pescherecci, navi militari, barche di gente in fuga dalla Libia.
Negli ultimi decenni, nel Mediterraneo centrale, sono avvenute pesantissimi reati mai denunciati. Perché i pochi che guardavano si sono girati dall'altra parte.
Poi sono arrivate le navi delle ONG. Navi di salvataggio, ma anche dotate di occhi e orecchie.
Abbiamo appurato che ci vuole mooolta fantasia per essere garantisti sul caso del #respingimentosegreto del 2 luglio 2018.
GARANTISMO FANTASIOSO.
(Thread semi-comico)
Siamo i soliti complottisti: scopriamo un respingimento segreto e subito pensiamo che dietro ci siano i militari italiani. E subito pensiamo che il Governo e le organizzazioni dell'ONU vogliano occultarlo.
Va bene che abbiamo le prove, ma magari c'è un'altra spiegazione...
La nave italiana #CaioDuilio magari passava di là per caso, senza sapere nulla, e si è fermata per una gomma a terra.
"Guarda, dei #migranti!"
"Noo, saranno libici"
"Ok, già che ci siamo, diamo ordini alla #AssoVentinove per riportarli subito a casa, che si perdono la partita".
Quando mai #IOM ha denunciato il respingimento segreto? E a chi?
Vorrei tanto saperlo.
È vorrei anche sapere:
- Se è vero che conosce i nomi delle vittime di Asso Ventotto e Ventinove
- Perché non ha MAI risposto alle pec dei loro avvocati
TUTTE le vittime del #respingimentosegreto hanno testimoniato che al momento dello sbarco, #IOM ha preso i loro nomi.
Ma quando i loro avvocati hanno fatto regolare accesso legale ai documenti di IOM... non hanno ricevuto risposta.
Perchè? fb.watch/3FiX2dADYF/
"#IOM e #UNHCR hanno tracciato e conosciuto la storia di queste persone” denuncia Giulia Crescini di ASGI “ma poi hanno coperto e affiancato l'attività delle autorità italiane. Sul molo,durante lo sbarco a Tripoli, IOM non solo era presente, ma addirittura identificò i respinti".
La mia ultima inchiesta pubblicata su @ilmanifesto
#Libia. Il racconto di Maryam, Samira e Fatima: dai lager alle case di Tripoli, vendute come domestiche, violentate e ridotte alla fame. Prive dello status di rifugiate...
Il lavoro per scrivere questo pezzo è stato lungo e molto delicato.
Mi sono ritrovata immersa fino al collo in un orrore totale e totalmente inascoltato dal mondo.
(Soprattutto da quel mondo che viene pagato per ascoltare: mi riferisco a @Refugees e @ONUmigration )
Ora che so, ora che sapete, nascono domande:
- cosa si può fare per aiutare queste donne?
- perché l'Italia (finanziando la #cosiddettaguardiacostieralibica) continua a fornire schiavi ai libici?
Stasera voglio parlarvi della comunità #LGBT di rifugiati in #Libia...
Ma c'è un problema:
In Libia non ci sono comunità LGBT, perché è pericoloso solo pensare ad una cosa del genere.
Ci sono, però, molti rifugiati omosessuali.
(SEGUE)
Perché?
Perché in moltissimi paesi l'omosessualità è illegale. Si finisce in prigione, o peggio.
Così le persone scappano, cercando un luogo dove poter essere se stesse e vivere in pace. Dove poter amare senza essere considerati criminali ed essere condannati...
A morte, come accade in Mauritania, Pakistan, Afghanistan, Qatar, Emirati, Brunei (il Sudan ha eliminato la pena di morte per gli omosessuali solo 3 mesi fa), oppure alla prigione, come succede in 68 paesi su questa terra. Compresa la Libia.
Lo sapevate?