"#MonicaVitti aveva dei tempi tutti suoi e sempre un modo non convenzionale di dire le battute, però perfetto. Era una donna bellissima, di una bellezza fredda, raffinata, che però riusciva a essere comicissima. E non era scontato, a quell’epoca.
Quando ha cominciato a recitare le commedie, per esempio "Dramma della gelosia. Tutti i particolari in cronaca", ha aggiunto alla sua capacità di rappresentare con il volto il vuoto esistenziale, che è una cosa difficilissima, gli eccessi verbali e fisici che la commedia ritiene.
Una scena emblematica è quella del ristorante. Mastroianni dice al cameriere, mentre fa l’ordinazione: «Alla zoccola qui presente, una pizza Napoletana. Al cornuto, che sarei io, niente» e poi parte con una tirata di gelosia folle.
La Vitti lo ascolta, mentre lui la infama davanti a tutti, e il suo viso è lo stesso dei film di Antonioni, dramma profondissimo, poi però reagisce e dice: «Hai voluto spubblicamme. E allora sia. Amo riamata Serafini Nello e lo appartengo». Di una bravura incredibile."
I nostri auguri a #MonicaVitti, che oggi #3novembre compie 90 anni, con il passo in cui @FanelliEmanuela descrive la sua recitazione in "Potevo intitolarlo 'Voce di donna' ma non sto ancora a questi livelli", scritto insieme a @marcotiberi. Acquistalo qui. bit.ly/fanelli-people

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8 Aug
Nella Giornata Internazionale del #Gatto, leggete la storia del gatto Oscar, l’inaffondabile.
L’ha raccontata @JohannesBuckler, in “Non esistono piccole storie”, che puoi acquistare sul nostro sito: bit.ly/johannesbuckler

#Thread #InternationalCatDay #GiornataMondialedelGatto
Già. Mi chiamarono l’inaffondabile. E questa è la mia storia. Mi imbarcai per il mio primo viaggio sulla nave da battaglia Bismarck nel maggio del 1941. Era una nave tedesca della Seconda guerra mondiale, così battezzata in onore del celebre cancelliere.
Gli inglesi ci avevano dato la caccia. E ci avevano affondato. Erano le 10.36 del 27 maggio 1941, quando la Bismarck affondò. Fui tra i pochi a salvarmi. Venni ritrovato dall’equipaggio del cacciatorpediniere britannico Cossack, appollaiato su di un’asse galleggiante
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7 Aug
"A me, mio padre, mi era simpatico, anche se mi faceva alzare presto. La mattina apriva tutte le finestre, anche a meno dieci gradi. Non amava il buio. Mi svegliava con ordini gutturali: Achtung, gema, raus, auf. E ogni tanto gli scivolava via un po’ di tedesco.
Spazieren, Essen, Kartoffel, Brot, Abort... che significa ‘latrina’. L’aveva imparato a Ebensee, ed era una lingua brutta, fatta di abbai e ordini, perfetta per svegliare un adolescente.
Mio padre mi era simpatico, ma la mattina alle 6 quando mi urlava addosso in tedesco, mi urtava, parecchio. Soprattutto la domenica, quando in teoria si può dormire, e lui mi svegliava, o il 25 aprile che mi svegliava per portare corone d’alloro ai cippi di via Sette Martiri.
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5 Aug
Il #5agosto 1981 il matrimonio riparatore venne finalmente abolito. E gran parte del merito va attribuito al coraggio di una donna, #FrancaViola. La sua storia cè la racconta @JohannesBuckler, in "Non esistono piccole donne": bit.ly/johannesbuckle… #Thread
Franca Viola era nata ad Alcamo, in Sicilia, in una famiglia di agricoltori. Eravamo coetanei, compaesani e amici d’infanzia. Direi, più che amici, fidanzatini. Franca era la ragazza più bella di Alcamo. Aveva diciassette anni e undici mesi, quel giorno.
Filippo Melodia, nipote di un boss, la voleva per sé. Dopo il suo rifiuto, aveva bruciato la vigna del padre. Ma non si era fermato lì.

Il 26 dicembre 1965, alle ore 9, con l’aiuto di dodici amici, era entrato in casa della famiglia Viola.
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2 Aug
#Porrajmos, “grande divoramento”, è la parola con cui Rom e Sinti definiscono lo sterminio che ha inghiottito centinaia di migliaia di persone provenienti da tutta Europa, all’interno dei ghetti, nei campi di concentramento e sterminio, nelle fosse comuni. #2agosto #Thread Image
I Rom e Sinti residenti in Germania sono i primi a partire sui treni diretti verso la Polonia: censiti e catalogati all’interno di un registro creato appositamente – sotto la supervisione del“Centro per la Ricerca sull’Igiene Razziale e la Biologia Demografica”.
Nel maggio 1940 sono in mille, radunati alla Fiera di Deutz, arrivati là da Colonia e dintorni, con i bambini e i violini e i sacchi impilati a terra. Solo bagagli di piccole dimensioni, quello che potevano trasportare, come era stato ordinato loro.
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25 Apr
"A me, mio padre, mi era simpatico, anche se mi faceva alzare presto. La mattina apriva tutte le finestre, anche a meno dieci gradi. Non amava il buio. Mi svegliava con ordini gutturali: Achtung, gema, raus, auf.

#Thread #LaguerradeiBepi #25Aprile #Liberazione @Pennacchiiiii
E ogni tanto gli scappava un po' di tedesco: spazieren, Essen, Kartoffel, Brot, Abort... che significa ‘latrina’. L’aveva imparato a Ebensee, ed era una lingua brutta, fatta di abbai e ordini, perfetta per svegliare un adolescente.
Mio padre mi era simpatico, ma la mattina alle 6 quando mi urlava addosso in tedesco, mi urtava. Soprattutto la domenica, quando in teoria si può dormire, e lui mi svegliava lo stesso, o il #25aprile che mi svegliava per portare corone d’alloro ai cippi di via Sette Martiri.
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11 Feb
"Perché non ho ricevuto il Premio Nobel per le mie scoperte? Una lunga storia. Storia di misoginia, di avversione verso il lavoro di noi donne. Iniziata fin dai 16 anni, quando dissi a mio padre che da grande avrei voluto fare una cosa sola: la scienziata. #WomeninScienceDay 1/7
Per questo mi ero iscritta al Newnham College di Cambridge. Mio padre non la prese bene.
Le donne, secondo lui, potevano al massimo dedicarsi alle opere di beneficenza. Che volete fare, nel 1936 era così. 2/7
Chi sono? Rosalind Elsie Franklin, anche se mi chiamavano “dark lady”, solo perché «all’età di 31 anni vestivo con la fantasia di un’occhialuta liceale».
Più volte mi fecero capire che una femminista non era gradita in quel laboratorio. Ma io non mi arresi. Mai. 3/7
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