Sempre il tuitèr (meglio, un certo tuitèr), si è buttato lancia in resta nella tenzone, sostenendo che i salari in Italia sono troppo alti
Esempio qui (commento a quello sopra)
Si noti anche l'inferenza sui salari pubblici. che emerge per magia 2.
Bene, andiamo a vedere cosa ci montra il grafico (spoiler alert: nulla).
Si possono trovare i dati sul sito della Commissione dashboard.tech.ec.europa.eu/qs_digit_dashb…
3.
Il grafico in questione è Unit labor cost nominale (codice AMECO PLCD)
Lo ho replicato (base 1999) e più o meno ci siamo (sospetto che i loro dati siano OCSE)
4.
Ora, il costo del lavoro unitario nominale è il rapporto tra compenso e prodotto (pro capite).
Per i volenterosi, ecco i rispettivi codici AMECO (la Commissione usa due denominatori leggermente diversi):
GDP per worker: OVGD/NETD
Compensation per worker: UWCD/NWTD
5.
Quindi, il rapporto può salire perché sale il numeratore, o perché scende il denominatore.
Che è successo ai due termini? 10 minuti di excel ci danno un'idea, e effettivamente mostrano un problema italiano
6.
Intanto, le remunerazioni (numeratore):
Italia in linea fino alla crisi del debito, poi netto rallentamento.
La vera anomalia è la lentissima crescita tedesca fino al 2008, un fattore di instabilità rilevante.
7.
Poi, la produttività, il denominatore.
Ecco la vera (disastrosa) anomalia italiana
8.
Quindi, in Italia, non sono i salari ad essere troppo alti, ma la produttività ad essere troppo bassa.
Alcuni dicono che quindi i salari dovrebbero calare per adeguarsi (tesi del Tuitèr di oggi).
Sarebbe ragionevole? No.
9.
In primo luogo, il differnziale tra crescita dei salari e crescita della produttività in Italia non è anomalo. Ho dovuto incicciottare l'Italia per farla vedere
10.
Poi, la rappresentazione classica per cui il salario è determinato dalla produttività ha in realtà poco supporto empirico. Ho più volte indicato un articolo che mostra che aumentare i bassi salari può avere un impatto positivo sulla produttività 11. dw.com/en/germanys-mi…
Anche l'andamento della parte dei salari sembra indicare che non è li che bisogna cercare i problemi
(sempre dati AMECO, qui il codice è ZVGDE)
12.
Di fatto, l'Italia è uno dei paesi con il più alto numero di "working poors" (dati presi da Eurostat) ec.europa.eu/eurostat/datab…
Quanto possono ancora calare, i salari, aspettando la chimera dell'aumento della produttività?
13.
Quale è la conclusione da questa batteria di tweet (se siete arrivati qui)?
a) il problema italiano non è di alti salari, ma di bassa produttività
b) La produttività dipende da molte cose. Il legame neoclassico con i salari è tutto da dimostrare, soprattutto nel caso italiano
14.
c) L'Italia ha un problema di salari troppo bassi, non il contrario.
d) il grafico dei costi unitari non dimostra un tubo
e) (provato da d) problemi complessi non hanno cause semplici.
E se il problema fosse dalla parte dei profitti, e del loro uso poco produttivo?
The excessive focus on Italy is off the mark. Any serious discussion on sterilizing this exceptional debt linked to the pandemics should concern all EMU countries. All have had a spike in deficit
2/
Nor I like the argument that debt sterilization would not bring fresh cash. It would not, and of course it would not be needed. EMU public debt is today (and for a long period to come) in excess demand. On top of that the ECB will keep the PEPP umbrella open for a while
1/ Vita da twitter, dopo #Sassoli
Episod 1
A: "Se UE cancella #debito Italia, poi deve fare default su bond #SURE. Poveri risparmiatori!"
Io: "Non ha senso: si può scrivere una perdita a bilancio e onorare i propri debiti"
2/ Episod 2 (di palo in frasca )
B: "Ma che dici? Non si può cancellare un debito! La partita doppia non lo consente!"
Io: "Esdebito previsto in conto economico e stato patrimoniale. Partita doppia salva!" Si-può-fare! (cit)
3/ Episod 3 (di palo in frasca again!)
C: "Ma se continui a cancellare il debito, rimani senza soldi!"
Io: "..."
Ogni volta che rispondi nel merito, spostano la questione altrove. Non si ragiona mai nel merito.
il tema della discussione è il solito: la sorveglianza rafforzata, possibile anticamera degli aggiustamenti strutturali. Ecco quello che dice Bini Smaghi:
2/
Intanto notiamo con soddisfazione che (infine!!) chi difende il MES sanitario non sostiene più l'assurda tesi che esso non ha condizioni. Ora è chiaro a tutti dove fosse la bufala.
Ci abbiamo messo 6 mesi, ma almeno questo l'abbiamo portato a casa. 3/
Per chi non parla francese:
a) il tasso di incidenza è peggiorato brutalmente una settimana fa. In particolare tra i giovani: 800x100k. Quella degradazione si vedrà negli ospedali nei prossimi giorni (circa 10 giorni di ritardo rispetto ai casi)
b) gli ospedali sono al 45% di occupazione delle terapie intensive, e da una settimana "deprogrammano" le altre operazioni. Non avevano ancora recuperato gli arretrati delle deprogrammazioni della primavera
1. Oggi è cominciata la mia collaborazione con @domanigiornale, con un articolo sul sempiterno #MES.
Nel pezzo sostengo che il MES senza condizioni non esiste e che la scelta se usufruirne dovrebbe basarsi su valutazioni di natura politica. @StefanoFeltri editorialedomani.it/fatti/sanit-e-…
2. @a_presbitero ha raccolto l'invito (grazie!) a lasciarsi alle spalle discussioni tecniche che avrebbero dovuto essere chiuse ad aprile scorso e si chiede: ma se la sorveglianza rafforzata (il vincolo esterno, per dirla con @cargiov) fosse necessaria?
3. Non sono d'accordo con Andrea, per almeno tre ragioni. La prima: in democrazia, i soli a poter sanzionare eventuali errori/sprechi del governo sono gli elettori. A loro, e solo a loro, deve rispondere il governo. Il deficit democratico è la ragione prima dell'euroscetticismo