Ecco un nuovo studio (preprint) che suggerisce come il virus sia stato identificato nei testicoli:"SARS-CoV-2 infetta, si replica, innalza i livelli di angiotensina II ed attiva le cellule immunitarie a livello testicolare". Un thread, parliamone! Let's go! 1/n 🧵 #COVID19#virus
Rimangono alcuni quesiti aperti sull'impatto di SARS-CoV-2 sui testicoli e sulle potenziali conseguenze a livello riproduttivo. 2/n
I ricercatori, a tal proposito, hanno indagato sulle alterazioni testicolari nei pazienti deceduti causa COVID-19, sulla localizzazione del virus, sulla sua attività replicativa e sulle molecole coinvolte nella patogenesi. 3/n
Infatti, hanno scoperto che il tropismo testicolare SARS-CoV-2 è superiore a quanto si pensasse in precedenza e che la detection del virus nel testicolo richiede nanosensori sensibili o RT-qPCR utilizzando una metodologia specifica. 4/n
I macrofagi e gli spermatogoni sono risultati i principali siti dove si concentra #SARSCoV2 e dove si formano nuovi virioni all'interno della zona tra reticolo endoplasmatico rugoso ed apparato del Golgi. 5/n
Inoltre, è stato mostrato come i monociti infettati possono infiltrare e migrare nel parenchima testicolare. SARS-CoV-2 mantiene le sue capacità replicative e infettive molto tempo dopo l'infezione, suggerendo che i testicoli possono fungere da serbatoi (“santuari”) virali. 6/n
Inoltre, i testicoli infettati dal virus mostravano un ispessimento della tonaca, apoptosi delle cellule germinali, perdita della barriera cellulare di Sertoli, emorragia, angiogenesi, inibizione delle cellule di Leydig, infiammazione e fibrosi. 7/n
Infine, i risultati indicano che alti livelli di angiotensina II e l'attivazione di mastociti e macrofagi possono essere fondamentali in quanto contribuiscono alla patogenesi testicolare. 8/n
È importante sottolineare che questi risultati suggeriscono che i pazienti che si ammalano gravemente possono presentare gravi danni ed ospitare il virus nei testicoli. 9/n
Concludendo: onde evitare tutti questi problemi, vaccinatevi perché sono gran caxxi. Fonte: medrxiv.org/content/10.110…
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Condivido nel mio piccolo una gran bella storia che mi ha visto coinvolto nell'esperienza di team nella ricerca in ambito oncologico. Un po' lungo ma spero ne varrà la pena. 1/n
Oltre cinque anni fa in Casa Sollievo della Sofferenza (San Giovanni Rotondo, Puglia) fummo i primi a descrivere nei pazienti caucasici affetti da una forma particolarmente aggressiva di tumore polmonare, una lesione molecolare a carico di un gene. 2/n
La proteina (in questo caso dal nome neuregulina 1, NRG1) per cui questo gene anomalo codifica è denominata di fusione o chimerica, diventando iperattiva e portando a replicazione cellulare incontrollata nell' adenocarcinoma mucinoso invasivo (IMA) del polmone. 3/n
Il prof. #Broccolo su #COVID19: "Chi ha il booster si sente più sicuro, rispetta poco le regole. Poi quando gli anticorpi sono molto alti ci può essere l'effetto #ADE" a #dimartedì su @La7tv. Segue un thread un po' lungo ma spero semplificativo. Daje! 1/n 🧵
Chiunque abbia delle basi di immunologia o ci lavori o che l'abbia studiata durante il percorso di studi prenderà le distanze da tali dichiarazioni fuorvianti e inesatte. 2/n
Miliardi di dosi somministrate ma anche davanti all’evidenza c’è ancora chi mette in discussione la sicurezza dei vaccini anti-COVID. Ma con pazienza riprendiamo in mano alcuni principi basilari di immunologia. 3/n
Mamma mia, questa è una notizia bellissima e storica: un gruppo della Scuola politecnica federale di Losanna ha messo a punto un nuovo approccio terapeutico basato sulla stimolazione elettrica, su elettrodi impiantati nel midollo spinale. Thread in arrivo! 1/n 🧵 #nonsolocovid
A distanza di poche ore dall'attivazione del sistema, 3 pazienti paralizzati (tra cui un italiano, ex motociclista Michel Roccati) con lesioni midollari complete (una situazione ancora poco favorevole) si sono alzati e sono riusciti a camminare e controllare i movimenti. 2/n
Già nel 2018 lo stesso team di ricerca aveva mostrato le foto dei primi pazienti trattati con successo con un metodo simile. Lo studio, ancora preliminare ma promettente, è pubblicato su Nature Medicine (fine thread trovate il link). 3/n
Mi sono imbattuto in un paper interessante pubblicato su @NatureComms che spiegherebbe come le cellule del #tumore#mammario diventerebbero più aggressive dopo essere entrate in contatto con i macrofagi ("macrophage kiss"). Provo a semplificarlo senza tecnicismi. Let's go! 1/n 🧵
In breve: Le cellule tumorali prima di entrare nel flusso sanguigno vengono in contatto con i macrofagi (globuli bianchi la cui funzione è quella di distruggere i patogeni) che riprogrammano le cellule tumorali in un tipo di cellule stem-like più aggressive e resistenti. 2/n
Premessa/1. Le cellule staminali si distinguono per la loro elevata capacità di rigenerare il tumore e di adattarsi a modificazioni dell’ambiente circostante; cambiano frequentemente il loro assetto epigenetico, metabolico e fenotipico in risposta a stimoli del microambiente. 3/n
Come si studiano le alterazioni molecolari delle cellule tumorali? E qual è il percorso di un campione biologico? In più, il ruolo della "biopsia liquida". Partiamo con il thread. Sarà lungo e mi auguro molto interessante. Seguitemi. Let's go! 1/n 🧵 #oncologia#nonsolocovid
Le alterazioni molecolari delle cellule tumorali si studiano partendo essenzialmente dall’allestimento di un preparato biologico. Che sia chiaro. Ma andando nel dettaglio, vediamo come avviene. 2/n
Prima di tutto i pezzi chirurgici o biopsie devono essere fissati in formalina (agenti chimici e fisici denaturano le proteine nel tessuto) e inclusi in paraffina. 3/n
Diversi fattori potrebbero predire le sequele post-acute da COVID-19 (PASC). Ve ne parlo in questo thread. Spero interessante. Partiamo pure 🧵 1/n #LongCovid#COVID19
Intro/1. Le sequele post-acute da COVID-19 (PASC) rappresentano un grande problema globale emergente. Tuttavia, i fattori di rischio quantificabili per PASC e le correlazioni dal punto di vista clinico/biologico sono ancora poco indagate. 2/n
Razionale. I ricercatori hanno eseguito un'approfondita indagine multi-omica su 309 pazienti Covid dalla diagnosi iniziale alla convalescenza (2-3 mesi dopo), integrata con dati clinici e sintomi riferiti dai pazienti. 3/n