Thread by @Bufalenet

L'esclusione della #Russia di #Putin dall'#Eurovision effettivamente sembra poca cosa, il moderatore della nostra sezione #Facebook ci ha pure fatto un #meme. Ma in realtà, a ben vedere, ha senso e complementa le #sanzioni più gravi, anche quelle che
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arriveranno. Alcuni fattori da tenere presente. In primo luogo, #Eurovision ha sempre avuto una forte denotazione politica e sociale. Non era prevedibile un esito diverso. Sarebbe come se una mattina appena sbronzo dessi una manata sul sedere della cameriera al bar urlando con

forza "Esci le minne maialona!!!" e poi mi stupissi di essere stato cancellato dal cartellone di "Discorsi sul femminismo" e cacciato fuori dal Club per la parità di genere. In secondo luogo, e non meno importante, il vincitore eventuale di Eurovision decide dove si terrà il

festival. Ipotizzando una prosecuzione del conflitto più lunga di un anno, significa correre un rischio (sia pur non elevato, ma presente) di mandare un cantante Ucraino e le rappresentanze di tutte le nazioni con sanzioni pedeni verso la #Russia o con rapporti diplomatici in

crisi dritti dritti a cantare ed esibirsi davanti al #Cremlino. Immaginatevi la gioia dei rappresentanti di #Svezia e #Finlandia dopo le esternazioni del buon #Putin o il paradosso di nazioni come l'#Italia che non mandano rapprsentanti agli incontri
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diplomatici per scelta, ma ci avrebbero dovuto mandare i #Maneskin, #Mahmood, #AchilleLauro e (magari, tanto siamo nel campo delle ipotesi) #Tananai. Immaginate la scena di #Lavrov che si lamenta perchè #DiMaio rompe i rapporti diplomatici e si trova il video di #sessooccasionale

sotto casa. Ultima ma non meno importante, #Eurovision è un indotto e una vetrina internazionale mica da ridere. Porta #turismo, porta #soldi, porta fama internazionale. Porta sostanzialmente #reputazione. Lo scopo delle #sanzioni è duplice: tagliare l'approvigionamento ai fondi

della macchina bellica e far sentire alla nazione sanzionata il peso della disapprovazione della #comunità #internazionale. Le sanzioni tagliano i fondi nei settori critici, cercando di limitare i danni alla popolazione civile ma paralizzando la macchina bellica, e privano il

sanzionato dei "vantaggi" della cooperazione internazionale che sta mettendo in pericolo. Sarebbe come sospendere il bulletto che periodicamente pesta il compagno più debole per poi invitarlo alla festa di compleanno col compagno suddetto, dargli pacche sulle spalle e fargli di

fatto capire che anche se fosse sospeso fino a fine anno alla comitiva non importerebbe niente, ed anche se gli pestasse il compagno di banco davanti, riderebbero e farebbero un altro giro di Gabry Ponte.

Per tutte queste ragioni, il mondo dello spettacolo, dello sport e dell'intrattenimento difficilmente, finché ci saranno sanzioni che pesano sulla #Russia, consentiranno eventi di portata internazionale in "Putinland".
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E in #Ucraina, perché le bombe fanno male se te le ritrovi (/mode lungo elenco on) allo stadio, al concerto, alla sfilata, all'autodromo, per le strade, nei quartieri, nei palazzi, negli aeroporti, al cinema, al teatro, al parco giochi, sui viali... (/mode lungo elenco off)

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