Condividiamo la dura critica dell'ANED rispetto alla pessima decisione del Parlamento di proporre il #26gennaio come Giornata della #Memoria dedicata agli #Alpini, data scelta tutt'altro che a caso.
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Il 26 gennaio 1943, gli #Alpini furono infatti impiegati in battaglia dal governo #fascista alleato della Germania nazista, contro l'Unione Sovietica, che era invece impegnata nella #Liberazione d'Europa. Liberazione che costò ai cittadini sovietici più di 20 milioni di morti.
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Doveva essere stabilita una data diversa, soprattutto con motivazioni diverse, magari dedicate al grande contributo degli alpini al sostegno alla popolazione nei momenti di crisi legata a disastri naturali o a emergenze sanitarie.
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Si tratta dell'ennesimo tentativo di confondere le acque della #Memoria, addirittura a ridosso del 27 gennaio. Di nuovo si cerca di riabilitare e rivedere i momenti peggiori della nostra storia, in un marasma acritico e senza considerazione per la realtà del nostro Paese.
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Celebrazioni come il Giorno del #Ricordo sono state congegnate in modo da fungere da contraltare del #25aprile, infangando la memoria dei migliaia di comunisti morti per liberare il nostro Paese dal #Nazifascismo...
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... sottacendo le stragi di massa perpetrate in terra jugoslava anche dai #fascisti e dai militari italiani, oltre che dai #nazisti. La memoria delle #foibe viene distorta, ingigantita e decontestualizzata ad arte.
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Anche la Giornata della #Memoria e del Sacrificio degli #Alpini si prefigura, nelle modalità in cui è stata ideata, come un'iniziativa che rivaluta il ruolo aggressivo e di conquista del Regio Esercito Italiano...
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... in contrapposizione al ruolo di difesa del #territorio e dei cittadini italiani (e non degli interessi economici e geo politici) che la #Costituzione assegna alle Forze Armate della #Repubblica.
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La data della ricorrenza rientra non solo nel tentativo di riscrivere la storia in senso anticomunista e antisovietico, ma nell'attuale strategia anti russa. Non anti #Putin ma anti russa.
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Una strategia tesa a cancellare ogni traccia dell'enorme contributo storico, culturale e politico che #Russia e #URSS hanno dato all'#Europa e al mondo.
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Contro gli artefici di questo disegno imperialista, contro il tentativo di cingere d'assedio la Russia con basi e missili nucleari, per un'Ucraina neutrale e democratica, ponte fra i popoli, manifesteremo il #25aprile assieme all'ANPI in tutte le piazze d'Italia.
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Apprendiamo dalla cronaca locale che la documentarista anconetana Sara #Reginella era a #Senigallia per presentare il suo #Donbass – La #guerra fantasma nel cuore d’#Europa, ma un gruppo di esaltati le ha impedito di condurre la presentazione, con insulti e minacce di botte.⬇️
Le forze dell’ordine intervenute su richiesta dei soci del circolo hanno scongiurato la degenerazione della serata in un evento violento.⬇️
Notiamo con estrema preoccupazione che sempre più spesso viene negata la possibilità di esprimersi sul dramma delle vicende russo-ucraine sia a chi vuole fornire opinioni in dissonanza dalla grancassa del mainstream atlantista...⬇️
Il Partito Comunista Italiano ribadisce il proprio impegno nello schierarsi contro la deriva bellicista e violenta di #NATO, #UE e del governo #Draghi.
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A causa degli #aumenti di costo delle materie prime conseguenti alle #sanzioni alla #Russia il 16% delle #aziende italiane ha già ridotto o chiuso la #produzione, con previsioni ancora più drammatiche.⬇️
Come a #Torino, dove si stima un 30% di #imprese costrette a chiudere e/o interrompere la produzione, in #Lombardia, con più di 350 aziende chiuse, in #Veneto, dove si prepara una crisi agroalimentare, o in Umbria, dove #Colussi chiude e mette 300 persone in cassa integrazione.⬇️
Come sempre, a pagare le scelte scellerate dei governi sono le lavoratrici e i lavoratori, non certo amministratori delegati e parlamentari, che hanno la barca all’asciutto. ⬇️
«Volete la #pace o i #condizionatori accesi?»
Questa l’assurda domanda posta da Mario #Draghi agli #italiani, che ricorda fin troppo da vicino quella pronunciata da #Mussolini: «Volete il burro o i cannoni?». ⬇️
Sembrerebbe una presa in giro, se la questione non fosse estremamente seria. È inaccettabile che cittadine e cittadini italiani debbano scegliere fra #pace e disponibilità di #gas ed #energia elettrica per le proprie necessità basilari, o addirittura delle materie alimentari.⬇️
Il tutto mentre il settore degli #armamenti vede picchi senza precedenti (#Leonardo, ad esempio, ha chiuso il bilancio 2021 con un +142%).⬇️
QUELLA DI #FIRENZE NON È STATA UNA MANIFESTAZIONE PER LA PACE, MA DI SOSTEGNO A UNO STATO IN GUERRA
"Dite ai vostri politici di chiudere il cielo sopra l'#Ucraina agli aerei e ai razzi russi", ha enfatizzato il presidente #Zelensky dallo schermo in Piazza Santa Croce.⬇️
Una parte della piazza, durante la manifestazione, lo ha applaudito, forse senza rendersi conto che il divieto di sorvolo per gli aerei russi da parte della #NATO porterebbe subito a uno scontro militare e alla Terza Guerra Mondiale, con il conseguente olocausto nucleare.⬇️
Ecco gli effetti incoraggiati dalla propaganda mediatica che continua a fomentare le posizioni più irresponsabili.
Il centrosinistra guidato dal PD "con l'elmetto in testa" e CGIL, CISL e UIL hanno manifestato in sostegno a un governo, quello di Kiev, molto poco democratico.⬇️