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DIARIO DI GUERRA (GIORNO 67): IL SABOTATORE IN BICICLETTA
Neanche il cambio di strategia che ha segnato l'inizio della "seconda fase" della guerra in #Ucraina ha prodotto finora gli effetti sperati da Mosca. L'Institute for the Study of War si spinge a dire che
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neppure l'invio di rinforzi sull'asse di #Izyum permetterebbe ai 🇷🇺 di effettuare dei progressi sostanziali, tanto è elevato il livello di degradazione delle truppe. Mosca però fa sfoggio delle proprie capacità: ieri lancio di missili Kalibr da un sottomarino nel Mar Nero.
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Sul terreno, una delle battaglie più importanti si sta svolgendo alle porte di #Sloviansk. Gli ucraini hanno finora fatto saltare in aria 6 ponti. Ne resta in piedi solo uno, che gli 🇺🇦 vogliono far esplodere quando i 🇷🇺 saranno più vicini, sfruttando poi
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la presenza del fiume Siversky Donets come barriera naturale. I russi invece vogliono colpirlo prima: perché molti ucraini sono ancora al di qua del fiume. Intendono tagliarli fuori, costringendoli ad una fuga rovinosa oltre gli argini, per appropriarsi di armi e mezzi.
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Secondo un reportage di Repubblica, a creare tensione tra gli ucraini sarebbe la presenza di un sabotatore russo. Pare sia un vecchio magro, quasi senza capelli, che gira in bicicletta nella zona. Nei luoghi in cui si ferma, dopo poco arrivano tiri precisi di artiglieria.
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Ecco perché sta iniziando a girare un manifesto del tipo "wanted" con la foto dell'uomo.
Bonus fotografico: sopra un kit di pronto soccorso di un soldato 🇷🇺, sotto uno 🇺🇦. Sembra che in particolare tra i mercenari russi ci siano parecchie lamentele.
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Ieri i russi hanno bombardato anche #Odesa, concentrandosi in particolare sull'aeroporto. La pista risulta inutilizzabile. dangelodario.it/2022/04/30/vid…
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Il morale è comunque più alto tra gli ucraini, che stanno portando diversi contrattacchi vincenti alle porte di #Kharkiv. Inoltre, nelle ultime 72 ore, hanno riconquistato un anello di sobborghi a nord e ad est della città. Svolta importante, che può costringere i russi a
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dislocare unità invece destinate all'asse di Izyum per tenere queste posizioni.
Sul fronte politico? La visita a sorpresa a #Kyiv della speaker del Congresso, Nancy #Pelosi, conferma - se ancora ce ne fosse bisogno - quanto gli USA siano coinvolti nel sostegno all'Ucraina.
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Ieri poi a #Lviv si è vista anche una star di Hollywood come la stupenda Angelina #Jolie, ad un certo punto costretta a cercare riparo come tutti. Visita che serve a non distogliere l'attenzione dall'#Ucraina e che fa morale.
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Da registrare l'annuncio da parte della #Svezia, di una violazione dello spazio aereo da parte di un aereo da ricognizione russo. dangelodario.it/2022/04/30/fla…
È probabile che provocazioni del genere si moltiplichino di pari passo all'avvicinarsi dell'adesione svedese alla #NATO.
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Mario #Draghi sta per parlare al Parlamento UE. Riporterò i passaggi più importanti del suo intervento.👇
#Draghi: "Sono davvero felice di esser qui, nel cuore, nella culla della democrazia europea. Voglio prima di tutto rendere omaggio alla memoria di #DavidSassoli, che ha presieduto il Parlamento Europeo in anni difficilissimi".
Applauso dell'Aula.
#Draghi: "#Sassoli non ha mai smesso di lavorare a quello che definì nel suo ultimo discorso al Consiglio Europeo 'un nuovo progetto di speranza, per un'Europa che innova, che protegge, che illumina'. Questa visione di Europa è oggi più necessaria che mai".
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DIARIO DI GUERRA (GIORNO 69): IL RITORNO DI DRAGHI E L'ULTIMO PIANO DI PUTIN
Nella prima conferenza post-guarigione dal Covid, Mario #Draghi dimostra di essere tornato Mario Draghi.
Il virus non ha lasciato strascichi, quanto meno non nella capacità di gestire il fuoco di
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fila delle domande dei giornalisti, i tranelli conseguenti ad una situazione di costante tensione all'interno della sua maggioranza. Un fuoriclasse lo si riconosce più che dal talento dall'attenzione con cui cura i dettagli, senza lasciare nulla al caso. Esempio.👇
3/13 #Draghi inizia la conferenza stampa scusandosi peril fatto che a presentarsi sia una delegazione di ministri tutta al maschile. Prova di sensibilità e lucidità insieme. Non l'unica fornita ieri.
Sta parlando Mario #Draghi. Riporterò le dichiarazioni più importanti.👇
#Draghi: "Inizio scusandomi per il fatto che siamo 6 maschietti. Manca la ministra Messa, che avremmo voluto qui con noi stasera, ma credo sia stata avvertita tardi".
#Draghi: "Nel clima di incertezza che c'è, il governo fa il possibile per dare un senso di direzione, di vicinanza a tutti gli italiani. Le decisioni di oggi rappresentano bene la determinazione del governo. In un certo senso è il senso del governo stesso".
1/6 In un affondo sulla gestione da parte del governo del dossier ucraino, #Conte mette in dubbio la capacità di Mario #Draghi di garantire l'interesse nazionale e lo accusa - neanche troppo velatamente - di essere al traino degli USA. dangelodario.it/2022/05/02/fla…
2/6 #Conte punta il dito contro la linea tenuta dal premier, chiedendo che l'Italia "non faccia da comparsa" in questa crisi.
Non è chiaro cosa dovrebbe fare Roma secondo l'avvocato. Organizzare gli Stati generali della pace? Visti i precedenti ho i miei dubbi che produrrebbero
3/6 qualcosa di concreto. Ciò che riesce più semplice intuire è invece lo smottamento (che vi annuncio: aumenterà a dismisura nelle prossime settimane) verso posizioni neutraliste camuffate da pacifismo da parte di molti partiti italiani. Il tutto in ossequio ad una sola logica:
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DIARIO DI GUERRA (GIORNO 68): LAVROV E LA VITTORIA DI DRAGHI
Nell'intervista concessa da Sergej #Lavrov a #ZonaBianca, il passaggio più importante a livello geopolitico è quello in cui il ministro degli Esteri di Mosca ha ammesso la sorpresa provata al Cremlino dinanzi
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all'atteggiamento dell'Italia dall'inizio della guerra. Roma, ha detto, "è in prima fila tra coloro che adottano e promuovono le sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa".
Ammissione non casuale da parte di un esperto diplomatico come #Lavrov, segno inequivocabile
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che indietro non si tornerà. Non con questo governo. Ma soprattutto: medaglia al valore di Mario #Draghi, capace nel giro di un anno di invertire il destino all'apparenza segnato di una piccola potenza come quella italica, vigoroso nell'atto di schierare lo Stivale dal
#Scholz dice che avere un approccio pacifista alla guerra è "obsoleto", che per difendersi servono le armi. Ottima notizia.
Ma ricordate questo tweet: appena la situazione a Kiev lo consentirà, la svolta geopolitica della #Germania provocherà malumori diffusi, dagli 🇺🇸 all'🇪🇺 .
Parliamo di un Paese troppo importante, e dal passato troppo ingombrante, perché il suo riarmo passi inosservato. Capisco che possa apparire un discorso lunare, ma già oggi a livello internazionale si guarda con stupore misto a sospetto alla velocità con cui la Germania si è
dimostrata capace di invertire la propria parabola geopolitica, alla scaltrezza con cui si è mossa finora (dalla prontezza con cui ha rinunciato a Nord Stream 2 fino alla nonchalance con la quale ha annunciato un riarmo monstre).