Avevo scritto questo sui territori occupati in #Ucraina, come #Kherson, e vorrei aggiungere qualche dato sulla #Crimea, che forse voi non conoscete. Penso che possa aiutare a capire meglio la situazione. Un thread.
A marzo 2020 è entrato in vigore un decreto, emanato dalla #Russia, in base al quale a quasi tutta la #Crimea, 19 comuni su 25, quindi l’80% del territorio della penisola circa, è stato assegnato lo status di “territorio di confine della Federazione Russa”.
Bisogna sapere che nell’ordinamento russo ci sono (almeno) sono quattro categorie principali che gli stranieri non possono possedere in #Russia. Una di queste sono i territori di confine.
L'elenco dei confini è stabilito nel Decreto del Presidente di RF del 01.09.2011 N 26, aggiornato il 20 marzo 2020 (includendo la Crimea).
E fino a qui, vi chiederete: che problema c’è, all’interno del problema più grande? Sarà un decreto come un altro.
No, non è così, perché ai sensi di tale decreto, i cittadini stranieri, apolidi e persone giuridiche non hanno il diritto di possedere proprietà nei cosiddetti territori di confine. consilium.europa.eu/en/press/press…
Questo ha degli effetti enormi sulla vita degli ucraini in #Crimea che non hanno acquisito il passaporto russo dopo l’annessione, rifiutandosi di rinunciare a quello ucraino (la doppia cittadinanza in #Ucraina non è permessa.
Il partito di Zelensky stava provando a introdurla, ma servirebbe una modifica alla Costituzione).
Questa situazione ha un impatto sia sugli ucraini che sui tartari della penisola di #Crimea.
E questi ultimi, per effetto del decreto, non potevano fare altro eccetto disfarsi dei loro possedimenti, “donandoli”, vendendoli o effettuando un “trasferimento alla proprietà statale o comunale” entro 12 mesi dall’entrata in vigore.
Le proprietà di chi non ha proceduto in tal senso possono essere vendute con la forza dal tribunale attraverso aste, nelle quali molto probabilmente riceverebbero importi molto inferiori al reale valore delle loro proprietà.
È un decreto che tratta gli ucraini e i tartari alla stregua di stranieri in casa propria e che è stato condannato sia dall’Unione Europea, la quale afferma che “il decreto costituisce anche una violazione del diritto internazionale umanitario, in quanto costituisce un altro…
La Convenzione di Ginevra relativa alla protezione dei civili, infatti, proibisce espressamente tale appropriazione o distruzione di proprietà nel territorio occupato.
Infatti, l’articolo 53 della Convenzione recita: “Any destruction by the Occupying Power of real or personal property belonging individually or collectively to private persons, or to the State, or to other public authorities, or to social or co-operative organizations, is…
…prohibited, except where such destruction is rendered absolutely necessary by military operations.” un.org/en/genocidepre…
Vale la pena ricordare che L'affermazione della #Russia di non essere una potenza occupante e che “i crimeani hanno votato per unirsi alla Russia” è stata respinta da tutti gli organismi internazionali e dagli Stati democratici e la Corte penale internazionale ha riconosciuto…
…l'occupazione della Crimea da parte della Russia come un “conflitto armato internazionale” già nel 2016. icc-cpi.int/sites/default/…
In una intervista a Radio Free Europe, Nikita Petrovets dell’ UHHRU sostiene che ci sono già sentenze che affermano che i terreni non possono rimanere nella proprietà dei legittimi possessori ucraini, nonostante le documentazioni, anche se ancora – al momento dell’intervista –…
…non ci sono stati espropri.
Forse perché, come afferma Ria Novosti in un articolo del marzo 2021, mese in cui scadeva il termine, “data la portata e la specificità della materia, infatti, ai cittadini e alle imprese stranieri è stato concesso più tempo per risolvere questa questione in via extragiudiziale”.
Ma lo stesso articolo riporta le parole di Inna Smal, capo del Comitato Statale per la Registrazione Statale, che ha avvertito che questi sarebbero presto stati venduti all'asta forzatamente. crimea.ria.ru/20211203/krym-…
Le alternative a disposizione dei proprietari non sono molte. Possono vendere, o intestare le proprietà a un familiare che abbia un passaporto russo. Ma il punto sono è un altro, o altri.
In primis l’umiliazione e l’ingiustizia di dover scegliere tra acquisire la cittadinanza del tuo invasore o doversi disfare di una proprietà nella quale, magari, si è nati e cresciuti.
Poi, e questa è quello più importante da un punto di vista politico-giuridico: si tratta di un processo di russificazione del territorio, delle persone e delle proprietà. Una colonizzazione ukrinform.ua/rubric-crimea/…
Stando al Rappresentante Permanente del Presidente dell'Ucraina nella Repubblica Autonoma di Crimea, Anton Korynevych, che svolge i propri compiti in esilio, la #Russia avrebbe impiantato più di 300 mila coloni russi in #Crimea.
Inoltre, Korynevych sostiene che la Russia sta spostando gli ucraini dalla Crimea alla terraferma russa e sta attuando quella che definisce una “passaportizzazione” forzata degli ucraini in Crimea. hromadske.ua/posts/u-zelens…
La storia delle espropriazioni operate dalla Russia in Crimea non si fermano qui. Purtroppo quella è stata una situazione abbastanza trascurata dai nostri media fino a 82 giorni orsono. La Russia ha agito in questo modo, espropriando aziende, rubando la ricchezza dell’#Ucraina.
È per questo che io trovo allucinante che si osi anche soltanto parlare di tali proposte, sempre che la conversazione sia andata davvero così. La comunità internazionale non deve concedere nulla, neanche un centimetro di terra ucraina.
Invece, sposo totalmente la posizione espressa in questo articolo, al contrario di quella dei “signori mors tua vita mea”
Ps. chiedo scusa per i diversi errori: concordanza, parole mancanti, ecc. Purtroppo mi perdo sempre quando scrivo questi "pipponi" - mi scuso anche per questo. Però, spero che il senso si capisca e spero di avervi fatto conoscere qualche dettaglio interessante.
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Volevo parlarvi di un articolo uscito ieri su Libé, che considero davvero notevole. Un thread su questo perché lo merita.
Sebbene negli anni Libération si sia spostato verso posizioni più liberali, diventando più una testata di sinistra democratica, parliamo pur sempre di un giornale di riferimento della sinistra francese.
Perché è importante fare questa premessa, tautologica e ridondante per molti di voi che lo conoscete bene? In primis, per evidenziare la differenza abissale che intercorre tra la sinistra nostrana, quella più estrema e veterocomunista, ma non solo, e quella francese.
Non so se avete letto qualcosa a riguardo, ma c'è una polemica - principalmente da parte di Romania e Moldavia, che viene rilanciata dai filo-#Putin, sull'#Eurovision. Ve ne parlo in un thread 🧵👇
Come se non bastassero le polemiche dei putinisti Worldwide sulla vittoria dell'#Ucraina all'#Eurovision e i tentativi dei media in #Russia, paese che è stato bandito dalla competizione, di sminuire il risultato da loro ottenuto e il supporto della comunità delle cittadine e…
…cittadini europei, i quali hanno dimostrato chiaramente da che parte è il loro cuore, ora i primi due stanno rilanciando un caso scoppiato principalmente in Moldavia. Ma che cosa è successo? In che cosa consiste la new entry nel repertorio filo-genocida? Cerco di spiegarvelo:
A distanza di qualche ora dalla vittoria dell'#Ucraina all'#Eurovision, ho guardato un po' di siti di stampa russi per curiosità, volevo sentire il grado di rodimento regnate in Moscovia in relazione all'evento. Ho preparato una piccola rassegna da condividere con voi. Un thread:
Partiamo da Фонтанка (Fontanka): i highlights del loro pezzo sono i bookmaker, che avrebbero previsto la vittoria e che prima della semifinale la probabilità di vincita era del 49%. #Russia#Eurovision
Poi, parlano dell’appello dei musicisti ad aiutare l'#Ucraina, #Azovstal, la quale viene indicata come dichiarazione politica e vietata dal regolamento. Proseguono sottolineando che il voto è cambiato drammaticamente con la somma del voto popolare.
Penso che molti non capiscano che se non ci sarà una controffensiva efficace, che riesca a cacciare i russi da territori com Kherson e altri da loro controllati, questi diventeranno nuove Crimee. Dopo sarà impossibile perché sarà come attaccare suolo russo.
Se non vogliamo che ogni sforzo venga vanificato, non solo bisogna continuare a fornire loro armi, bisogna farlo velocemente. I russi stanno già cercando di stabilizzare la loro presenza introducendo il rublo, le loro TV e i loro sindaci. I politici che non lo capiscono...
O non sono in grado di fare politica o lo fanno per agevolare Putin. Alcuni di loro chiedono incessantemente a Draghi di riferire in parlamento e di rivotare sugli aiuti. Dicono di farlo in nome della pace e di una fantomatica volontà popolare, che sarebbe evidenziata da sondaggi
Nonostante le minacce della #Russia, per loro aprire un fronte con la #Finlandia sarebbe un suicidio ora. Non si tratterebbe più d'una invasione, come quella in #Ucraina, che si difende, ma di fare guerra a uno Stato che potrebbe colpire il territorio russo se venisse attaccato.
E non parliamo di uno Stato qualsiasi. In primis, la #Finlandia ha già dato prova di poter fare male ai russi in passato. Poi, oggi hanno un esercito moderno, ben addestrato, con standard #NATO, Se hanno trovato difficoltà in #Ucraina, immaginatelo con questo combinato disposto.
Aggiungiamo anche il fatto che la #Finlandia conta quasi 300k effettivi, ha una spesa militare di €6 miliardi/Year e, soprattutto, ha la più grande capacità di artiglieria dell'Europa occidentale. Hanno anche esperienza, le truppe prestano servizio nelle missioni internazionali.
Non bastassero l'interruzione del gas e i cyber attack lanciati, dopo la posizione pro-#Ucraina della #Bulgaria, che si è offerta perfino di riparare elicotteri militari e carri armati rotti per l'Ucraina
Ora sono arrivati disordini, che vedono la manina della #Russia dietro. Sì, perché un partito nazionalista filorusso oggi fa una manifestazione davanti all'edificio del parlamento, a Sofia, chiedendo al governo di dimettersi con la scusa di non aver affrontato la crisi economica.