1/8 Il Consiglio Europeo più "pericoloso" degli ultimi anni.
Così può essere definita la 2 giorni di riunioni che prende il via oggi a Bruxelles. E non perché vi sia qualche minaccia di sicurezza particolare, ma perché è chiaro a tutti (si spera) che mai come stavolta
2/8 è a rischio la conquista più importante di questi 3 mesi di guerra in #Ucraina: la compattezza dell'Europa. E con essa dell'Occidente.
Gli incontri degli ambasciatori hanno prodotto un fallimento difficile da edulcorare. Non c'è l'intesa. E se i 27 non la troveranno entro
3/8 questo pomeriggio, proietteranno l'immagine di un'Unione solo a parole.
Il nodo maggiore da sciogliere è quello sul petrolio russo. L'ipotesi di escludere dall'embargo solo l'oleodotto Druzhba non convince #Orban. Figurarsi chi il petrolio lo riceve via mare.
4/8 Oggi, poi, in collegameno ci sarà #Zelensky.
E molti temono una strigliata epocale, come quella avvenuta nella riunione di marzo, quando il presidente 🇺🇦 rivolgendosi all'#Ungheria tuonò:"Una volta per tutte: devi decidere da sola da che parte stai!".
5/8 In questo clima, quanto ottenuto da #Draghi, il passaggio delle conclusioni finali (secondo l'ultima bozza) in cui il Consiglio europeo invita la Commissione a esplorare la fattibilità dell'introduzione di un tetto al prezzo del gas, è tanta roba.
6/8 Peccato solo sia il quadro di insieme, a rischiare di venire meno. Per il sommo gaudio di Vladimir #Putin, da settimane in paziente attesa che il fronte occidentale si frammenti. E oggi ad un passo da questo obiettivo. Finalmente, dal suo punto di vista.
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2/10
Un editoriale sul New York Times: è questo lo strumento che #Biden utilizza per rivolgersi a più interlocutori: da #Putin al popolo USA, da #Zelensky alla Cina.
Lo fa con efficacia e saggezza, dosando le parole, le virgole, di un intervento che contiene la "dottrina Biden".
3/10
Biden inserisce una novità e una curiosità. 1) Annuncia la decisione di fornire "agli 🇺🇦 sistemi missilistici e munizioni più avanzati che consentiranno loro di colpire con maggiore precisione gli obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina". In Ucraina, attenzione.
1/10 #Draghi liquida l'argomento "#Salvini" con un sogghigno, con l'abbozzo di una risata di gusto, e con l'indifferenza che si riserva ad una pagliacciata.
Perché è di questo che si parla quando si discute della visita a Mosca del Capitano.
Ps: occhio alle parole, capirete poi.
2/10
Ciò non significa, attenzione, prendere sotto gamba la portata delle mosse del leader della #Lega.
Il fatto che #Salvini abbia percorso binari di diplomazia "alternativi" rispetto al governo, che abbia agito all'oscuro di tutti nell'organizzazione dei suoi incontri - il più
3/10
clamoroso è quello con l'ambasciatore russo in Italia - porta comunque il presidente del Consiglio ad assestare un affondo che è un concentrato di efficacia e sapienza politica.
Riferendosi a #Salvini, infatti, il premier ricorda di avere suggerito appena poco tempo fa ai
#Zelensky ha pronunciato un discorso politicamente importantissimo al Consiglio Europeo Straordinario.
Vi riporto alcuni dei passaggi più significativi.
Ps: immaginate di essere uno dei 27 leader UE all'ascolto.
Difficile, davvero, restare indifferenti alle sue parole.👇
#Zelensky: "Sono lieto di potermi rivolgere a tutti voi, senza eccezioni. Oggi è il 96° giorno della guerra su larga scala della Russia contro il nostro Stato, contro tutti noi e contro tutti voi. Contro l'unità europea.
La Russia vuole vedere in questi incontri non il Consiglio
europeo unito che vediamo ora, non l'Unione europea unita, ma 27 Stati separati, 27 frammenti che non possono essere messi insieme. Questo è il suo desiderio".👇
Mario #Draghi è a #Bruxelles per il Consiglio Europeo Straordinario in programma oggi e domani.
A partire da ora e fino alla sua conclusione, aggiornerò questo thread con tutte le notizie più importanti provenienti dal summit.👇
Il premier a colloquio, prima di iniziare i lavori, con la prima ministra estone Kaja Kallas, la prima ministra finlandese Sanna Marin e il primo ministro bulgaro Kiril Petkov.
L'arrivo di #Orban: tutti (o quasi) gli occhi saranno puntati su di lui.
1/8 "Insieme ci riprenderemo la Camera, ci riprenderemo il Senato e, nel 2024, ci riprenderemo quella grande e bellissima Casa Bianca che amiamo e a cui teniamo così tanto".
È con queste parole che Donald #Trump infiamma la convention della NRA, la potentissima lobby delle armi.
2/8 A Houston, Texas, lo stesso stato di #Uvalde, #Trump fa quello che gli riesce meglio: vellicare gli istinti di quella (cospicua) parte di Paese che rappresenta (e rappresenterà) lo zoccolo duro della sua base elettorale.
3/8 Perché è questa la non-notizia della serata. Tra un richiamo ad "America First" ed un altro al "Make America Great Again", The Donald lascia intendere di non essersi ancora liberato dall'ossessione della sconfitta, dalla voglia della grande rimonta.
È il tema della sua vita.
1/8 Da quando l'invasione dell'#Ucraina è iniziata, Matteo #Salvini non è mai stato tanto vicino ad ufficializzare il progetto che ha in cantiere dal "giorno uno" di questa guerra: volare a #Mosca.
2/8 Evidentemente non pago delle recenti sortite diplomatiche, #Salvini insegue il suo obiettivo: riprendersi la scena. Quella che ha smarrito nella notte del Papeete, senza più riuscire a dettare l'agenda del Paese, ad incarnare (ebbene sì) la figura di leader più amato dagli 🇮🇹
3/8 Ad onor del vero va detto che #Salvini è stato il primo politico italiano a chiedere indiscriminatamente "la pace". Prima di #Conte, forse anche in anticipo su Papa Francesco.
Peccato non si sia mai domandato cosa ne pensassero gli ucraini.