Mario #Draghi è a #Bruxelles per il Consiglio Europeo Straordinario in programma oggi e domani.

A partire da ora e fino alla sua conclusione, aggiornerò questo thread con tutte le notizie più importanti provenienti dal summit.👇
Il premier a colloquio, prima di iniziare i lavori, con la prima ministra estone Kaja Kallas, la prima ministra finlandese Sanna Marin e il primo ministro bulgaro Kiril Petkov.
L'arrivo di #Orban: tutti (o quasi) gli occhi saranno puntati su di lui.
#Orban si è unito al gruppetto di #Draghi. Il presidente del Consiglio poco dopo si è allontanato.
L'arrivo di #Macron.
#Draghi a colloquio con #Macron e Charles Michel.
Sorrisi e abbracci calorosi tra #vonderLeyen, #Metsola, #SannaMarin (di spalle) e #KajaKallas.
Vi segnalo un #Draghi già al lavoro sul malcapitato #Rutte.
Sono pressoché certo abbia iniziato il pressing sul tetto al prezzo del gas. 😂
#Metsola: "I leader europei stanno capendo che per noi la cosa più importante è l'unità, altrimenti #Putin va a prendere vantaggio. Continueremo a cercare un'unità che Putin non si sarebbe mai aspettato di vedere".
Altri scatti di #Draghi.

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steadyhq.com/it/dangelodario
#Zelensky in videocollegamento al Consiglio Europeo Straordinario.
#Draghi voltato verso il maxi-schermo durante l'intervento di #Zelensky.
Secondo Politico, a differenza dello scorso marzo, quando #Zelensky criticò aspramente #Orban puntando il dito in maniera veemente contro la sola #Ungheria, questa volta in videocollegamento si sarebbe riferito
ai 27 del Consiglio Europeo intesi come un unico gruppo, facendo pressioni affinché non si dividano e approvino rapidamente il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia.
Intervenendo al Consiglio Europeo Straordinario, #Draghi ha dichiarato che "il confronto con #Putin è necessario per risolvere il problema del grano", ribadendo che "il rischio di una catastrofe alimentare è reale", il premier ha detto che "se non ci sarà una soluzione, dovrà
essere chiaro che la colpa è di #Putin".
#Draghi ha poi definito "essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico sull'utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle". Infatti, ha detto,
"queste conversazioni dimostrano che è #Putin a non volere la pace".
Sempre #Draghi ha chiarito che "non possiamo immaginare che dopo il conflitto la nostra politica energetica tornerà come prima. Quello che è successo è troppo brutale".
Il premier ha poi ribadito che "dev'essere
l'Ucraina a decidere che pace vuole. Se l'🇺🇦 non è d'accordo sui termini, la pace non può essere sostenibile".
Ingresso in UE? "Offrire all'Ucraina lo status di Paese candidato può essere un gesto simbolico importante, un messaggio di sostegno nel mezzo della guerra".
Ho tradotto il discorso di #Zelensky al Consiglio di oggi. Un intervento molto diverso da quello di marzo, quando il presidente 🇺🇦 si rivolse singolarmente ad ogni Stato (lo ricorda bene #Orban).

Parole ben calibrate e secondo me incisive. Stiamo a vedere.
Charles Michel ha annunciato il raggiungimento di un accordo al Consiglio Europeo Straordinario su un embargo parziale del petrolio russo.
Esso riguarderà "immediatamente più di 2/3 delle importazioni di petrolio dalla Russia", quelle via mare.
Il nuovo pacchetto di sanzioni, ha annunciato Michel, include il distacco dallo SWIFT della più grande banca russa, la Sberbank; la messa al bando di altre 3 emittenti statali russe, e sanzioni nei confronti di altri responsabili di crimini di guerra (si parla di Kirill).
Mario #Draghi è appena arrivato al Palazzo Europa di Bruxelles.

Vi ricordo che potrete seguire questo thread per avere tutti gli aggiornamenti sulla seconda e ultima giornata del Consiglio Europeo Straordinario.

#UkraineRussianWar
La premier estone Kaja Kallas: "La pace" in #Ucraina "non può essere l'obiettivo finale" perché "anche se si arriva alla pace le atrocità nei territori conquistati continueranno. Quindi se vogliamo mettere fine alle sofferenze dobbiamo respingere l'aggressore ai suoi confini".
#Draghi e il suo faldone.
Terminata la riunione a porte chiuse del Consiglio Europeo Straordinario. I leader stanno uscendo alla spicciolata.
A breve parlerà Mario #Draghi.

A quanto quotiamo che la prima domanda sarà sul viaggio di Salvini a Mosca?
#Macron: "Entro la fine dell'anno le importazioni UE di petrolio russo saranno tagliate del 92%".
#Draghi in conferenza stampa ribadisce che la pace dovrà avvenire alle condizioni dell'#Ucraina.
#Draghi: "Abbiamo discusso di sicurezza alimentare dei Paesi poveri. C'è una catastrofe umanitaria di proporzioni gigantesche che potrebbe abbattersi su milioni e milioni di persone, che da qui a pochi mesi potrebbero trovarsi in una situazione di carestia".
#Draghi: "Si è discusso di cosa sta facendo l'UE, io stesso ne ho parlato nell'incontro che ho avuto prima del Consiglio con Macron e Scholz. Chi sembra avere la leadership del processo sono le Nazioni Unite. Bisogna capire cosa può fare l'UE per aiutarle.
Ho fatto presente che
c'è una questione riguardante le sanzioni sui fertilizzanti che sembra avere un trattamento diverso da parte degli USA rispetto a quello europeo. Su questo ci sarà un'indagine e avremo poi una risposta".
#Draghi: "L'azione dell'UE sull'energia si sta sviluppando e si svilupperà su molti fronti: il primo è il risparmio energetico, il secondo sono acquisti e immagazzinamenti congiunti, investimenti nelle rinnovabili, nello sviluppo della rete".
#Draghi: "Si è parlato di cosa fare sui prezzi alti, sul funzionamento del mercato dell'energia: in questo campo noi siamo stati accontentati. C'è un riferimento molto esplicito nelle conclusioni al tetto sui prezzi e sul fatto che la Commissione ha ricevuto ufficialmente mandato
per studiare la fattibilità del tetto sui prezzi del gas e anche altre questioni".
#Draghi: "Abbiamo parlato di difesa a partire dalla consapevolezza che noi spendiamo per difesa più di 3 volte di quanto spende la Russia. Da lì si è discussa la questione dell'interoperabilità dei sistemi di difesa, di evitare duplicazioni, e del fatto che noi importiamo armi
dal resto del mondo per una percentuale pari al 60% di tutte le nostre armi".
#Draghi: "L'accordo sull'embargo del petrolio è stato un successo. Immaginare di essere uniti su un accordo che mette l'embargo su circa il 90% del petrolio russo, era una cosa che qualche giorno fa non sarebbe stata credibile. È stato un successo completo. Si è poi tenuto conto
della situazione specifica dell'Ungheria e della Repubblica Ceca che sono chiuse, non hanno accesso sul mare, e quindi se si interrompe il petrolio russo occorre essere sicuri che possano avere l'offerta di petrolio anche da altre fonti. Lì si è trovata una soluzione attraverso
la Croazia: quindi loro avranno una dispensa, un'esenzione da questo obbligo di petrolio per un certo periodo di tempo, in modo che si attrezzino per ricevere il petrolio attraverso il Mar Adriatico. C'è poi stata una dichiarazione da parte di Germania e Polonia che si
impegnano entro fine anno a non importare petrolio russo. Devo dire che il cancelliere Scholz ha spiegato con grande sincerità la difficoltà che avrebbe avuto ad interrompere immediatamente questo petrolio russo. È stato compreso da tutti gli altri. L'Italia non esce
assolutamente penalizzata, anche per noi l'obbligo di non importare petrolio russo scatterà dalla fine dell'anno".
#Draghi: "La Commissione prenderà del tempo per studiare il modo migliore di poter attuare il tetto al prezzo del gas e dovrà valutare anche in tutta obiettività se questa cosa è fattibile, se non provoca danni peggiori dei benefici che ha. L'atteggiamento della Commissione è
stato finora abbastanza favorevole su quest'ipotesi. (...) Il governo italiano lavora già da tempo con la Commissione su questo. (...) È tutto il funzionamento del mercato elettrico che la Commissione pensa di analizzare di nuovo".
#Draghi: "Il dato sull'inflazione è alto. Ci sono alcune differenze tra la situazione europea e quella degli USA. Primo: da noi il tasso di inflazione è alto, ma per quanto riguarda l'Italia esclusa l'energia e il cibo è basso. E quelle che si chiamano aspettative di inflazione
non sono particolarmente cresciute. Questo vuol dire che le previsioni di una futura inflazione non sono ancora entrate nel comportamento degli agenti economici. Questo produce una situazione di inflazione, per quanto riguarda le politiche che si devono fare per contrastarla,
diversa da quella che si ha negli USA dove invece, anche escludendo energia e cibo, il tasso di inflazione è molto alto e le aspettative di inflazione sono molto alte. Questo giustifica quindi una politica monetaria abbastanza e soprattutto velocemente restrittiva negli USA,
mentre giustifica la gradualità che c'è in Europa. L'inflazione crea dei trasferimenti di ricchezza, penalizza i settori più bassi, più poveri, le famiglie più povere, vulnerabili, quei settori della società che più hanno bisogno. Il governo finora ha speso già circa 30 miliardi,
se non mi sbaglio, proprio per mitigare l'effetto dei prezzi dell'energia sulle famiglie più vulnerabili - che ormai sono diventate circa 6 milioni - e c'è stato anche un intervento nei confronti delle imprese. Continueremo a procedere in questo modo. Continueremo a fare
'tutto quello che è necessario', per aiutare i deboli in questa situazione e cercare anche di aiutare la competitività delle imprese".
Arriva la domanda su #Salvini a Mosca: lo valuta opportuno? Era informato sull'incontro con l'ambasciatore russo a guerra in corso? Intende convocarlo per chiedergli spiegazioni?
#Draghi ridacchia, poi risponde: "Il governo quando si è formato, e io sono stato chiarissimo su
questo, è un governo fermamente collocato nell'UE e nel nostro rapporto storico trans-atlantico. E in questo binario si è sempre mosso, da quando ha iniziato la sua attività. Si è sempre mosso e continua muoversi. È allineato con i partner del G7, con gli altri partner UE.
E continua a farlo. Ed intende continuare su questa strada. Quindi, questo è quanto. Non si fa spostare da queste cose. Ho solo raccomandato al riguardo, in un'audizione al Copasir circa un mese fa, mi han fatto una domanda simile e io ho detto: 'Mah, io non voglio entrare nei
rapporti che queste persone di governo, soprattutto quelli che mi dite adesso, possono avere. L'importante è che siano trasparenti, che siano trasparenti'. Grazie".
#Draghi: "Le Nazioni Unite si muovono soprattutto sulla strada di cercare di aprire i porti, quello di Odesa e altri porti del Mar Nero. Far sì che possano arrivare delle navi, perché i quantitativi sono molto grandi e si possono spostare con una certa rapidità solo con le navi.
Questo comporta che da parte russa ci sia il permesso per queste navi di arrivare, che queste navi - come mi è stato detto da Putin al telefono - contengano il cibo e non armi. Quindi bisognerà immaginare anche una procedura per essere certi che queste navi portino effettivamente
grano e bisognerà sminare i porti. Chi ha messo le mine: tutti e due dicono che è stato l'altro, fatto sta che è pieno di mine. La stessa Marina italiana può offrire dei contributi in questo. Poi c'è la questione più complicata: ed è la garanzia che gli ucraini chiedono, che
durante il trasporto, una volta sminati questi porti, non ci siano attacchi russi. Quindi è uno sforzo militare, diplomatico, logistico, molto difficile, molto importante. L'UE e i singoli Paesi collaborano con le Nazioni Unite su questo fronte. L'UE sta cercando di organizzare
anche dei trasporti via ferrovia di questi granai. La parte di assicurare delle linee ferroviarie che possano aiutare a portare dei grandi quantitativi di grano è più facile, che non quella di liberare i porti, ma naturalmente le possibilità di trasporto sono molto più limitate.
Si è discusso di varie possibilità ferroviarie, attraverso la Bulgaria, la Romania, la Polonia...L'importante è far presto, perché tra poco sarà pronto il nuovo raccolto, e se i silos non sono svuotati non ci sarà posto dove metterlo. Vincere la battaglia della sicurezza
alimentare, per l'Africa per quanto ci riguarda, è importante anche da un punto di vista strategico. Perché la tesi che viene diffusa è che un'eventuale carestia dipende dalle sanzioni. Quando noi sappiamo che le sanzioni dipendono dalla guerra. Molti di questi Paesi non sono
dalla parte dell'Occidente: l'avete visto nelle votazioni dell'ONU, gran parte di loro si è astenuta. Ciò che l'Alleanza vorrebbe fare è portarli dalla parte nostra, ma il punto è che si perde la guerra sulla sicurezza alimentare non ci sarà mai nessuna speranza che questi Paesi
possano venire dalla parte dell'Alleanza, perché si sentiranno naturalmente traditi. Poi di chi sia la colpa è una questione meno rilevante per loro. Quindi al di là delle conseguenze umanitarie che sono tragiche ci sono delle conseguenze strategiche che sono molto molto serie".
#Draghi: "Che la guerra crei una spirale sui salari non lo so. Quello che può crearla è un'inflazione, ma ricordiamoci che il prezzo dell'energia era alto anche prima della guerra. Anzi, era anche più alto".
#Draghi: "Sindacati, imprese e governo devono lavorare insieme. Non c'è spazio per avere un ruolo di una parte sola che ignora le altre due. Quello non andrebbe bene, per il Paese, per tutti".
#Draghi: "Saranno 10 anni che dico che occorre creare un bilancio comune o un meccanismo di finanziamento comune o comunque quella che si chiama capacità fiscale centrale. Certo è che fino al Next Generation EU non si era fatto niente, quella è stata una cosa bellissima".
#Draghi: "L'indirizzo della scelta delle armi, di cosa comprare, di dove comprare è veramente nazionale ed è una prerogativa gelosamente custodita dai generali. Quindi i generali devono fare uno sforzo per parlarsi di più, e poi capire che alla fine, i soldi so' tutti nostri".
#Draghi: "Il momento di maggior impatto delle sanzioni alla Russia, dalle informazioni che mi vengono dal G7, sarà questa estate. Non di massimo impatto e poi basta".
#Draghi: "L'Eni ha spiegato molto bene perché può pagare e non viola le sanzioni. Credo di capire, forse mi sbaglio, che i russi hanno fatto delle condizioni di pagamento diverse: in alcuni casi, dove c'è stata la sospensione" delle forniture di gas, "loro hanno chiesto il
pagamento in rubli punto e basta. Nel nostro caso la fornitura si intende pagata quando è stato fatto il pagamento in euro, i quali poi vengono convertiti in rubli da parte di un agente di Gazprom, dunque non attraverso la Banca centrale russa, sul mercato".
#Draghi: "Eni a differenza di tante società europee che avevano già aperto il conto in rubli è stata molto trasparente, molto trasparente".
#Draghi alla domanda sull'interesse a ricoprire incarichi internazionali dopo la fine dell'esperienza di governo, ad esempio segretario generale NATO: "La risposta è no. No".
#Draghi: "Più che chiedere lo scostamento - cosa che peraltro fanno - bisognerebbe guardare alle cose che occorre fare. Una volta che si decide sulle cose che occorre fare si devono trovare i soldi per farle. E finora siamo stati abbastanza bravi a trovarli nel bilancio. Spero di
continuare ad essere bravo come prima, ma non è che abbia delle obiezioni ideologiche di fondo".
Chiudo il thread dedicato a questi 2 giorni di Consiglio Europeo Straordinario con un altro thread sulla conferenza di #Draghi.
Grazie a chi mi ha seguito con attenzione.

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