🇧🇷BOLSONARO ALLA TRUMP? RISCHIO GOLPE IN BRASILE
1/15
"Ho 3 alternative nel mio futuro: essere arrestato, ucciso o la vittoria. E vi assicuro che non andrò mai in prigione".
Non si tratta di voler drammatizzare. È che basta leggere le parole del presidente #Bolsonaro
2/n per comprendere quale sia la posta in palio nelle elezioni presidenziali di domani in #Brasile.
Da anni è soprannominato il “#Trump dei tropici“, adesso si vedrà se il presidente Jair deciderà di (non) uscire di scena alla maniera dell’ex presidente americano. O forse peggio.
3/n Sì, perché stando ai sondaggi la partita elettorale è pressoché chiusa: l’ex presidente #Lula, candidato di sinistra, balla sulla soglia del 50%, quella necessaria ad ottenere la vittoria al primo turno senza dover attendere il ballottaggio. #Bolsonaro è quasi spacciato.
4/n E qui, avrebbe fatto dire Andrea Camilleri al suo Montalbano, nasce il "busillisi": cosa farà #Bolsonaro dinanzi ad un risultato di sconfitta? Prigione, vittoria o morte?
Da anni Bolsonaro prende di mira il sistema di voto verdeoro, sostenendo che i risultati possano essere
5/n facilmente manipolati a piacimento. Denuncia così il rischio di brogli su vasta scala, si dice perseguitato dal Tribunale Superiore Elettorale. E a chi potrebbe replicare, "e allora quando hai vinto tu?", oppone la seguente tesi: qualcosa di strano in effetti accadde
6/n anche nel 2018, altrimenti avrei vinto al primo turno. Geniale no? Per la cronaca: il Brasile utilizza il voto elettronico dal 1996 e non ha mai registrato frodi significative.
7/n Allo stato attuale gli osservatori delle cose brasiliane delineano 3 possibili scenari in caso di vittoria di #Lula: quello più soft vede Bolsonaro non congratularsi con Lula, disertare l'inaugurazione della presidenza del suo rivale il prossimo 1° gennaio ma passare la mano
8/n fondamentalmente in maniera pacifica.
Il secondo scenario è quello che viene definito un "6 gennaio brasiliano", (do you remember Trump?) con sostenitori del presidente uscente che prendono invece di Capitol Hill d'assalto la Corte Suprema o il Tribunale Superiore Elettorale,
9/n anche in questo caso senza impedire che avvenga il trasferimento di potere, ma con probabile spargimento di sangue.
Il terzo scenario è quello più temuto, perché prevede l'ingresso nella partita dell'esercito.
10/n Per capire bisogna conoscere la storia del Brasile, un Paese per anni sotto dittatura militare. Ed è ai militari che Bolsonaro sembra guardare per mettere in discussione il risultato del voto, ai generali che ha inserito in gran numero nei gangli dello Stato e che a suo
11/n dire, ma solo suo, dovrebbero presiedere il processo elettorale. Potrebbero essere loro a condurre un conteggio parallelo, sfidando i risultati ufficiali, mettendo in discussione la presidenza Lula su imbeccata di Bolsonaro, che dinanzi agli scontri tra fazioni rivali
12/n potrebbe invocare "la garanzia dell'ordine pubblico" per portare l'esercito ad intervenire.
Uno schema inquietante, in grado di far esplodere definitivamente la guerra civile fin qui latente nella società verdeoro, e piombare il Brasile nell'isolamento internazionale.
13/n Per dire dei timori attorno al voto brasiliano basta citare un solo esempio, quello del Senato USA, che mercoledì scorso ha approvato all'unanimità una risoluzione che invita il governo americano a riconoscere "immediatamente" l'esito del voto verdeoro se ritenuto equo dagli
14/n osservatori internazionali, esortando l'amministrazione Biden a "rivedere e riconsiderare le relazioni tra gli Stati Uniti [e] qualsiasi governo che salga al potere in Brasile attraverso mezzi non democratici, compreso un colpo di stato militare". Ancora poche ore e
15/15
sapremo. Poche ore per capire se la quarta democrazia del mondo si confermerà tale. steadyhq.com/it/dangelodario
Il thread ti è piaciuto? Dietro ci sono ore di lavoro. Premiami salvando il Blog: solo l'iscrizione può consentirmi di continuare a scrivere. Ti ringrazio.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
IRAN, PARLA KHAMENEI E ACCUSA L'AMERICA. MA È SEMPRE PIÚ DEBOLE
1/13
È il primo discorso pubblico dallo scoppio delle proteste in #Iran per la morte di #Mahsa_Amini, quello di Ali #Khamenei.
Ma non è quello che ci si attenderebbe da un leader navigato. La Guida Suprema appare
2/n disconnessa dalla realtà del Paese: un paradosso per colui che vorrebbe disconnettere l'Iran dal mondo intero. Il suo racconto è vecchio, flaccido e inaccettabile per la gente che chiede l'impronunciabile: il regime change in #Iran. E la sua testa, dunque. No, non sarà
2/n accusando "l'America e l'usurpatore regime sionista, così come i loro mercenari e alcuni iraniani traditori all'estero", che il Grande Ayatollah sederà le proteste per la morte di Mahsa Amini, la 22enne uccisa dalla polizia "morale" (continuerò ad usare sempre le virgolette)
Come si spiega il vantaggio di #Bolsonaro in questa fase dello spoglio? Una risposta potrebbe arrivare da questo grafico, riporta l'evoluzione della sfida tra Dilma Rousseff e Aécio Neves nel 2014. Come potete osservare la candidata di sinistra partì malissimo: perché?
1/10
Attenzione. La Marina Militare italiana si è schierata a presidio di tre gasdotti: il #Transmed (che collega Algeria e Italia), il #Greenstream (che garantisce il collegamento con la #Libia) e il #Tap, che mette in sicurezza i flussi di provenienti dall'Est Europa.
2/n Cosa significa tutto ciò? Che dopo gli attacchi di matrice probabilmente russa contro i gasdotti #NordStream, a Roma si è deciso di alzare la soglia di attenzione. Secondo il portale specializzato "ItaMilRadar", le navi della Marina starebbero muovendosi in diverse direzioni,
3/n impegnando in acqua il Comando 54^ Squadriglia Dragamine Costieri di La Spezia e alcune fregate, mentre in volo sono attivi anche dei velivoli ricognitori P-72A di base a Sigonella. Si tratta di uno sforzo importante, che impegna centinaia di donne e uomini delle Forze 🇮🇹.
L'INTERVENTO DI JENS STOLTENBERG, SEGRETARIO GENERALE #NATO
1/17
#Stoltenberg: "Il Presidente #Putin ha rivendicato altre quattro regioni dell'#Ucraina come parte della #Russia.Si tratta del più grande tentativo di annettere con la forza un territorio europeo dai tempi della
2/n Seconda Guerra Mondiale.
Un altro 15 per cento del territorio ucraino.
Un'area grande più o meno come il Portogallo.
Sequestrato illegalmente dalla Russia sotto la minaccia delle armi.
I finti referendum sono stati architettati da Mosca.
E imposti all'Ucraina.
3/n In totale violazione del diritto internazionale.
Questo accaparramento di territorio è illegale e illegittimo.
Gli alleati della NATO non riconoscono e non riconosceranno nessuno di questi territori come parte della Russia.
Chiediamo a tutti gli Stati di respingere i palesi
L'UCRAINA PRESENTA DOMANDA DI ADESIONE RAPIDA ALLA #NATO. STORICO DISCORSO DI #ZELENSKY 1/n "Ucraini! E tutti i nostri amici e alleati! Alleati di fatto. Oggi, qui a Kiev, nel cuore del nostro Paese, stiamo compiendo un passo decisivo per la sicurezza dell'intera comunità delle
2/n nazioni libere.
Noi vediamo chi ci minaccia. Chi è pronto a uccidere e mutilare. Chi per espandere la sua zona di controllo non si ferma davanti a nessuna barbarie.
Il 24 febbraio è stato sferrato il primo attacco su larga scala all'Ucraina. Il primo!
La Russia non si sarebbe
3/n fermata ai nostri confini se non l'avessimo fermata. Altri Stati sarebbero stati attaccati. I Paesi baltici, la Polonia, la Moldavia e la Georgia, il Kazakistan...La Russia pretendeva di sottomettere varie nazioni dell'Europa e dell'Asia. Lo ha dichiarato sei mesi fa.
#Putin sui referenda per l'annessione alla #Russia di quattro regioni ucraine: "Le persone hanno fatto la loro scelta: questa è la volontà di milioni di persone".
#Putin: "Quelli caduti in guerra sono degli eroi". Applauso e minuto di silenzio.