🚨🇷🇸🇽🇰 1/n Torna a crescere il livello di tensione nei #Balcani.
Quando sono trascorsi ormai 11 giorni (domani saranno 12) dall'innalzamento delle barricate da parte della popolazione serba nel nord del #Kosovo.
Per il 22 dicembre è stata infatti convocata quella che nelle
2/n intenzioni degli organizzatori dovrebbe trasformarsi nella "più grande protesta pubblica di sempre".
Cosa significa? Che da qui a poche ore è alto il rischio che molta gente si raduni in strada, che venga a contatto con le forze di sicurezza kosovare, che abbiano luogo degli
3/n scontri.
La mobilitazione è stata annunciata dopo una giornata disastrosa per la diplomazia. Il premier del Kosovo, Albin #Kurti, si è reso protagonista di un'uscita rivedibile sul Guardian, spiegando che "la nostra preoccupazione è che la rimozione di queste barricate non
4/n possa escludere delle vittime".
La propaganda serba ha prontamente interpretato queste dichiarazioni come una minaccia diretta alla gente serba nel nord del Kosovo.
Ad alimentare il caos sono arrivate poi le dichiarazioni incaute dell'ambasciatore tedesco a Pristina, Joern
5/n Rohde, secondo cui le barricate dovrebbero essere rimosse "entro Natale". Per capire quale sia la probabilità che l'Europa riesca a risolvere la partita attraverso il dialogo riporto uno stralcio della risposta indirizzata dalla premier serba Ana #Brnabic all'ambasciatore di
6/n Berlino: "Lei oggi ha affermato che le barricate devono essere rimosse e ha persino osato dare/ordinare scadenze (entro Natale). A proposito, Ambasciatore, chiarisca: il suo Natale o il nostro? (...) Ha affermato che le barricate devono essere rimosse perché il Natale sta
7/n arrivando?!? Immagino che sia preoccupato se Babbo Natale riuscirà a passare. (...) Ambasciatore, le sue affermazioni sono solide come lo è Babbo Natale. L'unico problema: questo non è divertente. A meno che lei non sia stato interpretato erroneamente o abbia avuto un lieve
8/n ictus prima dell'intervista, sono profondamente preoccupanti poiché sta minacciando esplicitamente la nostra gente - e questo non è accettabile".
Il presidente #Vucic poco fa ha ribadito in tv la posizione di Belgrado: "Saremo con la nostra gente (...) Quando proteggi la tua
9/n tua libertà, quando proteggi i tuoi focolari, allora la tua forza è molto più grande". La situazione merita grande attenzione.
1/n Non capita tutti i giorni che il Congresso USA riservi ad un capo di Stato straniero l'onore di parlare nelle sacre stanze della politica americana. Ricevere un'accoglienza come quella tributata a Volodymyr #Zelensky, una standing ovation lunga, infinita, bipartisan, fa sì
2/n che si possa archiviare la cronaca, che si possa raccontare questo evento per quel che è: Storia.
L'emozione del presidente ucraino suggerisce due ipotesi: abbiamo dinanzi a noi un attore da Oscar (e la sua carriera prima della politica non dice questo) oppure un giovane uomo
3/n che ha trovato dentro di sé un coraggio disumano, quello che serviva per non salire sul primo aereo messogli a disposizione dalla Casa Bianca all'inizio della guerra, per mettere in salvo la propria pelle e la propria famiglia.
I politici americani, Democratici e Repubblicani
🚨Il volo di Volodymyr #Zelensky verso Washington scortato da un jet militare #USA.
2/n Financial Times: durante la visita di #Zelensky a Washington, il presidente #Biden annuncerà lo stanziamento di quasi 2 miliardi di dollari in nuova assistenza per la sicurezza dell'#Ucraina, incluso il sistema di difesa missilistica #Patriot.
3/n 🚨Casa Bianca: "La guerra è entrata in una nuova fase", per questo, e "dato l'avvicinarsi dell'inverno", il presidente #Biden ha valutato che questo fosse "il momento giusto" per sedersi al tavolo con il leader ucraino Volodymr #Zelensky.
🇧🇾🇷🇺🇺🇦 Un Vladimir #Putin all'angolo le sta tentando davvero tutte per ottenere un maggiore coinvolgimento della #Bielorussia nell'invasione dell'#Ucraina.
Mettiamo in fila gli appunti fissati sul taccuino negli ultimi giorni:
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2/n 📌9 dicembre. Il ministro della Difesa russo Shoigu si reca a Minsk.
📌13 dicembre. Il presidente bielorusso Lukashenko ordina un'ispezione a sorpresa delle forze armate per verificare la loro prontzza al combattimento; avrà durata di 6 giorni.
📌13 dicembre. Presso la base
3/n
aerea di Machulishchy, in Bielorussia, fanno la comparsa - secondo il gruppo di monitoraggio bielorusso Hajun - tre aerei intercettori russi MiG-31K e due aerei Ilyushin Il-76 capaci di trasportare missili balistici ipersonici Kinzhal.
2) Si inseriscono: nome, cognome, email del destinatario del regalo.
3) Si completa l'acquisto.
Ci sono però delle condizioni: patti chiari, amicizia lunga!
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3/n Questo Blog non è per tutti. Chi sale a bordo difficilmente interrompe il viaggio. Ma per evitare che il vostro regalo vada alla persona sbagliata, ecco le caratteristiche del lettore ideale:
- Ama la politica.
- Ama la geopolitica.
- Non legge Travaglio e il FQ.
1/n Difficile stabilire quale fra le diverse bombe giornalistiche sganciate dall'inchiesta del New York Times sulla catastrofe russa nella guerra in #Ucraina sia la più clamorosa. Sapevamo di soldati russi inviati al fronte privi di addestramento ed equipaggiamento adeguati. Non
2/n potevamo immaginare che utilizzassero mappe degli anni Sessanta, che i medici di brigata potessero essere ex baristi senza alcuna formazione medica. Né che la follia dell'esaltazione russa, l'autoinganno prodotto da anni di menzogne per non scontentare Vladimir #Putin, avesse
3/n illuso la compagnia di essere destinata a sfilare in parate trionfali per le strade di #Kyiv nel giro di pochi giorni, tanto da consigliare agli ufficiali di mettere in valigia uniformi e medaglie.
Sventrata - per usare un verbo caro ad alcuni filorussi nostrani - da anni
Leggenda narra che Winston Churchill, riferendosi ai #Balcani, ebbe a definirli "terra che produce più storia di quanta ne possa digerire".
Fiumi di sangue hanno nel frattempo confermato
2/n questa teoria. Ma se gran parte dei media, succube della conta dei click, ha deciso più o meno consapevolmente di ignorare l'importanza della posta in gioco, questo Blog ha fatto una scelta differente. Andare a fondo delle questioni, e di questa in particolare. Per farlo, ho
D. Professore, proviamo a spiegare perché la stabilità dei Balcani è una questione di sicurezza nazionale oltre che una priorità strategica per l'Italia.