Pensieri sui negoziati di pace tra #Russia e #Ucraina dirette alla nostra classe dirigente.
In questo anno e mezzo di guerra si è parlato tanto dei possibili pacieri, ma c'è qualcosa che i più non hanno capito a causa degli occidente-centrismi che hanno inquinato il discorso /1
Si è chiesto alla Cina di convincere #Putin a fermare le operazioni belliche, salvo poi rigettare le sue offerte di mediazione e ignorando completamente che la politica non è un'attività pro bono, ma un do ut des. /2
La domanda che nessuno si è posto a causa dell'occidente-centrismo era/è questa: perché la Cina, principale partner della #Russia e rivale sistemico degli #USA, avrebbe dovuto/dovrebbe fermare una guerra che la avvantaggia sotto ogni punto di vista? Cosa offrirle in cambio? /3
Visioni occidente-centriche, orientalistiche e ormai obsolete delle rel int hanno impedito agli #USA di capire perché il Brasile stia con con Mosca.
Perché #Lula, ideologo #BRICS e fan del multipolarismo, dovrebbe sanzionare un suo partner strategico e fermare una guerra che /4
sta accelerando la dedollarizzazione?
E ancora: orientalismo e occidentecentrismo, particolarmente presenti quando si parla di islamosfera, sono le ragioni del fallimento delle pressioni sull'Arabia Saudita. /5
#Biden ha cercato di convincere i sauditi ad agire sulla supply chain del petrolio per privare la #Russia di fondi utili a finanziare la macchina bellica.
Ma perché i sauditi dovrebbero sciogliere un accordo coi russi che loro stessi hanno cercato? Vivono di export di petrolio /6
Perché mai avrebbero dovuto/dovrebbero abbassarne il prezzo e far saltare un accordo che li avvantaggia così da minare la loro sicurezza nazionale a beneficio di quella occidentale? E anche i sauditi, poi, supportano battaglie per multipolarismo & dedollarizzazione /7
Uno dei motivi per i quali la nostra classe dirigente non sta capendo la direzione verso la quale la guerra in Ucraina sta portando il mondo è che risulta ancorata a visioni occidentecentriche, economicistiche e orientalistiche.
Non è più il 1993. Non è più il 2002. /8
La voglia di transizione multipolare, postamericana e postoccidentale che oggi attraversa il mondo è conseguenza del ventennio di unipolarismo, e ancor prima del quarantennio di guerra fredda.
Effetto boomerang di sanzioni, regime change e interferenze varie. /9
Offerte di pace e proposte di mediazione non arriveranno da chi ha interesse nella guerra e da chi, in esteso, tifa apertamente o velatamente per un mondo postamericano.
Più aumenteremo le pressioni e le punizioni per i riluttanti, più assisteremo a reazioni contrarie. /10
Abbiamo a che fare con un mondo che invoca il superamento del cd sistema internazionale basato sulle regole, ma il persistere di visioni occidentecentriche non consente ai nostri dirigenti/analisti di vedere che non è più il 2002 della War on Terror. /11
Il mondo è cambiato.
Soltanto gli occidentecentrici si stupiscono davanti a notizie come Sudafrica ed Egitto che armano la #Russia in sordina, EAU che scambiano intelligence con la Russia e via dicendo.
Non c'è che un modo per affrontare la sfida della guerra fredda 2.0, ed è /12
rappresentato dal superamento di orientalismi e occidentecentrismi, lenti interpretative errate e obsolete che, se non abbandonate e se portate avanti con la coercizione, faranno solo danni - già ne stanno facendo e la lotta per la transizione multipolare è agli esordi. /13
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In Turchia è infine arrivato il giorno più atteso. /1
Le urne consegneranno #Erdogan alla storia, che vinca o che perda, ma che cosa dovremmo attenderci nel caso di una vittoria di #Kilicdaroglu (a questo o al secondo turno)?
#Kilicdaroglu si troverebbe a guidare un paese che #Erdogan ha (ri)trasformato in grande potenza e condotto, attraverso Diyanet, Tika & co., in ogni angolo del pianeta: dal Messico alle Filippine.
Il bivio della nuova leadership sarebbe: capitalizzare o ridimensionare. /2
Se #Kilicdaroglu desse compimento alle promesse elettorali, sarebbe lecito attendersi la scelta del secondo tragitto: ridimensionamento degli impegni internazionali e rivalutazione di ciò che è "interesse nazionale" al ribasso.
Via da teatri secondari, permanenza nei primari. /3
Nell’Iberoamerica si sta svolgendo uno dei capitoli più importanti della competizione tra grandi potenze: la guerra mondiale delle croci tra l’Internazionale neoprotestante rispondente a Washington e la Chiesa cattolica con sede a Roma. /1 it.insideover.com/politica/i-pap…
Come sta andando?
Bene e male.
Bene per i protestanti, che sono in crescita ovunque, da #Messico ad #Argentina.
Male per i cattolici, in diminuzione in tutta l'America Latina e dall'anno scorso una minoranza in Mesoamerica. /2 it.insideover.com/religioni/in-a…
La fede può essere un'arma di controllo politico, si sa, e gli #USA sono dell'idea che un vicino estero protestante potrebbe essere più ricettivo e accogliente verso le agende culturali, securitarie ed estere di Washington. #Bolsonaro docet. /3 it.insideover.com/politica/l-alb…
I defunti Daria Dugina e Vladlen #Tatarsky compaiono nella locandina del film "Un destino", liberamente traducibile come "Lo stesso destino" o "Un comune destino".
Il memeverso ucraino sta producendo molti contenuti su attentato di Spb, alcuni ritraenti anche Dugina. Perché? /1
È possibile che i responsabili dell'attentato vogliano restare anonimi, ma lasciare comunque una traccia del loro passaggio a chi ha orecchie per intendere? Penso di sì. Mossad ha fatto scuola: ucraini attaccano target in #Russia parandosi dietro negabilità plausibile da mesi /2
Ma perché #Tatarsky?
Tolto che anche inside job è possibile, non credo alle tesi sulla lotta intestina Cremlino vs Wagner - i fatti mi pare che indichino ben altro.
Lo vedo, piuttosto, come un reminder periodico: 🇺🇦 capace di colpire target di medio-basso calibro in #Russia. /3
Un 2 aprile come oggi, ma del 1982, #Argentina provava a sciogliere il nodo irrisolto delle #Malvinas, che per il Regno Unito erano e sono le #Falklands , ricorrendo all’extrema ratio: la guerra.
Londra ebbe bisogno solo di due mesi per riaffermare la sovranità sull’arcipelago conteso, sancendone l’appartenenza sul campo.
Ma due mesi furono sufficienti al Primo dei capitalisti, al Secondo dei comunisti e al Terzo dei non allineati, per recarsi en masse alle #Malvinas /2
Quello che ancora oggi non è noto a riguardo del breve conflitto nel nome delle " #MalvinasArgentinas ", dai più ritenuto un confronto anglo-argentino, è che fu sul punto di diventare una delle tante guerre mondiali dell’epoca, forse la più importante. /3
Tesi comune è che l'#ArabiaSaudita avrebbe siglato l'accordo di normalizzazione diplomatica con l'#Iran mediato dalla #Cina per inviare un segnale agli #USA.
Una lettura distorta degli eventi, data da una lettura superficiale, e dunque errata, di sauditi & co.
Sauditi e in esteso i popoli islamici non stanno "flirtando" con #Russia e #Cina per indispettire i partner occidentali. Lo fanno perché confidano realmente nella cd "transizione multipolare", dato che eurocentrismo, bipolarismo e unipolarismo li hanno privati della sovranità. /2
Il dar al-islam non dimentica i soprusi subiti da fine '800 ad oggi: competizioni coloniali, guerre di assoggettamento, cambi di regime imposti dall'estero (golpe e rivoluzioni pilotate), strumentalizzazione di settarismi e terrorismi, promesse tradite & neocolonialismo. /3
Sulla Wagner, la #Libia e le armi di migrazione di massa /1
Hanno fatto discutere le dichiarazioni del Ministro @GuidoCrosetto sul presunto aumento dei flussi migratori dalla Libia trainato dal Gruppo Wagner. Ma le migrazioni pilotate esistono: è un dato di fatto.
Dire che #Russia è dietro all'aumento dei flussi migratori dalla Libia è conferirle più potere di quel che ha.
Mettere nel calcolo anche i turchi rende quadro più realistico, dato che insieme controllano 3/4 del paese e data l'expertise turca in "weaponisation of migration". /2
#Crosetto potrebbe aver letto un rapporto della nostra intelligence, indi di dominio riservato, ma, ciò detto, ecco dei punti su cui riflettere:
- #Russia non è nuova a militarizzazione dei traffici migratori (chi si ricorda della crisi polacco-bielorussa del 2021?) /3