Leggo commenti alla giornata politica di ieri che a mio giudizio sono molto superficiali. C’è chi critica la “riscoperta di leader pauperisti come Mujica”. Altri la svolta pro M5S di Zingarelli. [thread] @PaoloGentiloni @nzingaretti @CarloCalenda
La questione di fondo è come rientrare in dialogo e contatto con milioni di cittadini che vedono la sinistra come lontana dai loro problemi. Il punto delicato è trovare un modo per coniugare in modo serio questa attenzione con politiche non demagogiche.
Sentire Mujica non mi ha portato a pensare “evviva il pauperismo”. Mi ha portato a pensare “perché il messaggio della modernità non è accolto e sentito come proprio da milioni di italiani”?
Quando sento parlare di chi si schiera pro o contro Macron mi viene da pensare che una proposta che fosse percepita come tecnocratica non andrà a convincere chi oggi ha voltato le spalle della sinistra.
Per me il punto non è rivendicare un pauperismo ingenuo nè correre dietro al M5S nè dare addosso a Macron. È trovare un nuovo linguaggio e nuovi strumenti per far capire a chi si sente escluso che la soluzione non è un ritorno al passato nè una fuga dalla modernità.
la modernità non può essere “imposta”. Serve un nuovo linguaggio, una attenzione agli ultimi, una capacità di includere e spiegare che in questi anni è mancata.
Se riduciamo tutto a pro o contro Macron, pro o contro Mujica, alleanza o no con i 5S perdiamo l’occasione di riflettere seriamente su come parlare ai milioni che a torto o a ragione, magari perché confusi e illusi dai vincitori di oggi, hanno paura del futuro.
Per me questa è Politica.
