Nella mia famiglia la parola gay non si poteva usare neanche la parola omosessuale e neanche tutti gli appellativi usati in senso negativo tipo frocio o finocchio da noi gente di provincia si usava dire vive a Milano. Ecco vive a Milano voleva dire persona "diversa o eccentrica".
Un mio zio era gay e infatti viveva a Milano con il suo compagno comunemente si diceva arriva lo zio di Milano con il suo amico. Ricordo che ero bambina e a me già questo vivere a Milano sembrava una cosa enorme. Sicché non mi ponevo troppe domande.
Mi ricordo mia madre che invece è sempre stata una donna davvero aperta e emancipata tentare di spiegarmi meglio il concetto di vive a Milano e di amico. Mia madre è sempre stata forte in questo spiegare le cose dico nella sua infinita semplicità e con modi pieni d'amore.
Lo zio era da parte di mio padre ma non parlava mai con mio padre in compenso chiamava mia madre per confidarsi. Mia madre è la confidente di tutti forse perché è così piena d'amore e senza giudizi. Comunque dicevo quando ero bambina se ci penso c'erano un sacco di parole vietate
Ricordo che mia madre leggeva gli Harmony di nascosto e li metteva sotto al letto lo so perché ovviamente li ho trovati ben presto e tra l'altro sono stati il primo approccio col mio corpo e la masturbazione che dio comunque li benedica. Scusate la divagazione.
Fatto sta che lo zio di Milano si è ammalato di AIDS ed è morto io ero sempre bambina e ovviamente la parola AIDS era assolutamente vietata in paese. I ragazzi di buona famiglia si facevano le pere e morivano a fiumi ma guai a dire AIDS.
Erano i primi anni in cui si parlava di questa malattia. Mia madre un giorno entro' in camera mia e mi disse sai cos'è un preservativo? Lo sapevo ma dissi di no. E lei mi spiego' tutto per filo e per segno. La mia mamma con la terza elementare che aveva sempre e solo lavorato
Fece la rivoluzione spiegò a una ragazzina cos'era il preservativo usò termini come pene vagina sdogano' la parola gay e AIDS nella sua casa una piccola casa in un piccolo paese mia madre fece la rivoluzione e un giorno a natale parlando dello zio di Milano disse
Ago era gay ed è morto di AIDS e se non volete che muoiano anche i vostri figli chiamate le cose come vanno chiamate e adesso basta che porto in tavola l'arrosto. Rivoluzione e arrosto con le patate.
Fine.
Fine.
