Meno attenzione è stata dedicata d un punto per me altrettanto se non più importante, ovvero il potenziale conflitto istituzionale che potrebbe scaturirne in Italia. La Costituzione infatti prevede l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità
del debito pubblico (Artt. 81; 97) (2)
del debito pubblico (Artt. 81; 97) (2)
Secondo l'Art. 81: "Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, *al verificarsi di eventi eccezionali*." (3)
Ma l'Italia non è in recessione ("ciclo economico"), e il #NADEF prevede misure che riducono le entrate (flat tax), aumentano le spese (reddito di cittadinanza) e mettono a rischio la sostenibilità (riforma Fornero), non giustificabili come risposta a "eventi eccezionali" (4)
Quindi non è impensabile che il Presidente della Repubblica, in quanto garante della Costituzione, possa obiettare alla costituzionalità di questo bilancio. Mattarella fatto un cenno in quella direzione ieri, citando proprio la Costituzione: repubblica.it/politica/2018/… (5)
La risposta di Salvini suggerisce che sia pronto al confronto: "La manovra economica stavolta la facciamo da Roma e per gli italiani. Questo lo devono capire a Bruxelles, a Berlino e anche in qualche colle di Roma..." (chiaro riferimento al Quirinale) repubblica.it/politica/2018/… (6)
In pratica Mattarella potrebbe rinviare la legge alle Camere con un'opinione e richiesta che venga riconsiderata; se approvata nuovamente, sarebbe promulgata. Scegliere questa strada però aprirebbe necessariamente un confronto senza precedenti tra Presidenza e Parlamento (7)
Il risultato di tale groviglio istituzionale, che sarebbe sicuramente accompagnato da crisi economico-finanziaria, non potrebbe essere che molto incerto. Se dovessimo arrivarci, credo che quello - più di tutti - sarebbe il momento decisivo per il futuro dell'Italia (end)
