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Inizio analizzando il fatto che il reddito di cittadinanza non sarà utilizzabile per spese immorali.
Prima ancora di disquisire di Stato Etico in via teorica, mi piacerebbe che il Ministro @luigidimaio chiarisse come...
Se immorali, vanno tolti dal commercio, o nel gestirli lo Stato è immorale,
Se invece sono morali, come a me pare, lo Stato che ne gestisce il commercio non può negarne l'acquisto col reddito di cittadinanza.
Il reddito di cittadinanza, nelle parole del Ministro @luigidimaio, non è un regalo dato a fannulloni, quanto uno strumento di contrasto alla povertà, soggetto a regole chiare. Chi lo riceve deve dimostrare buona volontà. Come?
repubblica.it/politica/2018/…
È quindi lecito, si dirà, che lo Stato vincoli il modo in cui i soldi pubblici sono utilizzati, specie in un paese come l'Italia.
Niente sigarette e beni immorali neppure per maestre elementari, professori universitari pubblici (i Bocconiani possono drogarsi), poliziotti, impiegati dell'anagrafe?
In pratica, come sarà decisa la moralità o meno di una spesa? Ci sarà un collegio di probiviri? Scelti come? Ci sarà un referendum popolare? Sarà il ministro?
E si tratterà di una moralità laica o religiosa? Entrambe le scelte aprono scenari interessanti.
Ovviamente diamo per scontato che il Ministro si riferisca all'evasione di chi riceve il pagamento tramite il reddito di cittadinanza. Il percettore dello stesso sembra strano evada su un trasferimento pubblico.
Se il reddito di cittadinanza è erogato su carta elettronica, in un paese come l'Italia significa limitare ulteriormente gli acquisti dei percettori.
Tuttavia, dato lo scopo del Reddito di Cittadinanza, e visto l'ammontare volto a garantire una vita dignitosa, sembrerebbe appropriato pensare a una differenziazione per area.
Se un mese il Sig. X non spende tutti i suoi 780 euro, non ha diritto a risparmiare, mettendoli da parte per far fronte a mesi più duri. Perde il non speso.
È morale questo?
O bisogna dedurre che il risparmio sia immorale?
Diamo per assodato che lo Stato possa decidere cosa sia più o meno morale, inclusi gli acquisti di un sottogruppo di propri cittadini, coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza.
Può fare questo sulla base di una moralità superiore, che nasce
Per portare avanti la sua moralità e quindi garantire la libertà retta ed etica degli individui, lo Stato
Bene. Tutto bello su carta.
Ora pensiamo all'Italia, paese
Si torni alla prima osservazione per vedere il paradosso di un simile assunto: le sigarette immorali in monopolio.
Torniamo alla moralità delle spese. Se sigarette e simili sono vietati, è lecito pensare che lo Stato etico desideri tutelare la salute dei cittadini. Ne consegue il no ad alcolici, grassi, snack salati. Basta ciccioli, niente parmigiana unta, basta vino.
Questa osservazione sembra stupida, ma è nella logica del provvedimento. Pensateci bene.
Il reddito di cittadinanza è pensato come aiuto al reddito. Si noti che non sto criticando necessariamente un qualche sussidio, ma il modo assurdo e dilettantesco in cui è concepito.
L'On. @LaCastelliM5s ha creato il caso #Unieuro.
Mettiamo il caso che il Sig. X, lavorando, magari facendo anche il passo più lungo della gamba (ma non sta
Per rendere ancora più morale il già moralissimo reddito di cittadinanza, si prevedono fino a 6 anni per chi sgarra, facendo il furbo.
Ecco, qui torniamo allo Stato criminogeno: la lentezza della giustizia italiana rende una simile minaccia vuota.
Il che è un bene, essendo un'assurdità. Ma se anche lo si pensasse giusto, sappiamo benissimo che nessuno andrebbe in galera; perfetta manifestazione di credibilità nulla o quasi.