1983.
#ChesterBennington ha 7 anni e vive con suo padre, un poliziotto che lo lascia spesso solo. Chester viene avvicinato da un ragazzino più grande che ha nei suoi confronti delle attenzioni morbose. Quello che all'inizio sembra un gioco, diventa quasi subito una violenza.
#ChesterBennington ha 7 anni e vive con suo padre, un poliziotto che lo lascia spesso solo. Chester viene avvicinato da un ragazzino più grande che ha nei suoi confronti delle attenzioni morbose. Quello che all'inizio sembra un gioco, diventa quasi subito una violenza.
Chester non parla con nessuno. Subisce le violenze sessuali senza farne parola. A 11 anni inizia a fare uso di droghe. LSD, metanfetamine, crack, speedball, tranquillanti e erba per calmarsi. E beve senza sosta. A 16 anni, nel 1992, ha una dipendenza conclamata da alcol e droghe.
Le violenze terminano nel 1989. 6 anni di abusi. Chester dirà "non dicevo nulla, non volevo pensassero che fosse una bugia o fossi gay". Scoprirà poi che il suo aguzzino è vittima di abusi da parte di un uomo. Non denuncerà mai. La mente di Chester sfuma il trauma, lo dissolve.
Chester cerca di ricomporre la sua vita. Ha un figlio dalla sua prima fidanzata, ma poco dopo sposa un'altra donna. Riesce a gestire le sue dipendenze con alterne fortune, ma tiene botta. Nell'autunno del 2000, Chester ha 24 anni, un figlio, una moglie. E non ha un centesimo.
Ha però una band, i #LinkinPark, che in quel fortunato ottobre tira fuori un disco che è un debutto sorprendente. Le sue condizioni però peggiorano. Il rapporto con la moglie è tossico. In tour è circondato da droghe, alcol e nessun equilibrio. Riprende con le droghe del passato.
LSD, metanfetamine, crack, speedball, tranquillanti e erba per calmarsi. E beve senza sosta. Pesa meno di 50 kg. "Sembri un sopravvissuto a un campo di sterminio", dice sua madre. E da sua madre, Chester vede sé stesso in una foto da piccolo.
È il trauma che si sveglia, un viaggio a ritroso verso l'abisso che la mente aveva obliato, crolla il muro di protezione che la sua psiche per 20 anni aveva tenuto su. Vede sé stesso al tempo degli abusi, delle droghe, della solitudine. Vede il viso dei suoi due bambini.
Chester avrà in tutto 5 figli, di cui uno adottivo, figlio della prima fidanzata e di un altro uomo. I suoi compagni di band gli parlano col cuore in mano: deve smettere con le droghe, "sei Chester e quel tizio del cazzo quando sei fatto". Non vuole essere "quel tizio del cazzo".
Va in terapia. È pulito. Per un po' dura. Cerca di far crollare tutti i muri protettivi ed elaborare un passato devastante. Prende il posto di Scott Weiland, allontanato dagli Stone Temple Pilots perché incapace di abbandonare le droghe. Weiland muore nel dicembre 2015.
Da qualche anno, Chester ha stretto una profonda amicizia con #ChrisCornell. Cantano, fanno concerti. Per Chester è un rapporto quasi padre-figlio: Chris ha 12 anni di più. Poi, il 18 maggio 2017 Chris muore. Impiccato. Suicida a 52 anni. Chester si lascia andare.
Sipario.
Sipario.
Lascia sui social un messaggio straziante per Chris. "Non riesco ad immaginare il mondo senza di te". È Chester a cantare "Hallelujah" al funerale di Chris. "Grazie per avermi reso parte della tua vita". E ora quella vita non c'è più. Il rifugio è crollato. Non ha più protezione.
Il 20 luglio 2017 Chester Bennington si impicca nella sua casa in California. Aveva 41 anni. Ed era il giorno del compleanno di Cris Cornell. Non è riuscito davvero ad immaginare un mondo senza di lui.
#AneddotiMusicali
#AneddotiMusicali
It's easier to run/Replacing this pain with something numb/It's so much easier to go/Than face all this pain here all alone.
