Thread by @lucianocapone

Al governo c’è l’autodefinito “Avvocato del popolo”, ma c'è anche "l’avvocato di Facebook". È Marco Bellezza, consigliere giuridico per le comunicazioni di Luigi Di Maio (con stipendio di 100 mila euro) e storico legale della società di Zuckerberg. 1/7 👇 ilfoglio.it/politica/2019/…

Bellezza ha difeso la multinazionale americana nella causa contro la madre di Tiziana Cantone, la ragazza che si suicidò nel 2016 dopo un linciaggio sui social (Facebook è stata condannata per non aver rimosso i contenuti offensivi, nonostante le segnalazioni della vittima). 2/7

Bellezza è nel collegio difensivo della causa intentata dalla startup italiana Business Competence, che accusa Facebook di averle copiato un’applicazione. E Facebook è stata condannata per violazione del diritto d'autore in primo grado e in appello. 3/7
ilfoglio.it/economia/2017/…

Pochi giorni fa, il 15 febbraio, Facebook ha perso un'altra causa. stavolta contro Mediaset, per violazione del diritto d’autore e diffamazione, illeciti dovuti alla pubblicazione sul social network di link non autorizzati. Bellezza era sempre uno degli avvocati di Facebook. 4/7

La sentenza afferma per via giurisprudenziale ciò che Facebook non vuole venga stabilito per via legislativa con la direttiva europea sul copyright, ovvero una responsabilità del social network per i contenuti pubblicati sulle sue pagine anche attraverso link ad altri siti. 5/7

Pochi giorni dopo la sentenza vinta da Mediaset, il governo italiano ha votato in Uecontro la direttiva sul copyright. L'Italia ha abbandonato la sua storica posizione e si è schierata col blocco minoritario (Ned, Lux, Fin, Pol) che è contro la direttiva, come i big del web. 6/7

È una posizione legittima. Ma indovinate chi per il governo e Di Maio ha gestito il dossier sulla direttiva sul copyright? Esatto. Proprio Bellezza, l'avvocato che difende Facebook in tribunale e la stessa causa per conto del governo. Questo è conflitto d'interessi, bellezza. 7/7