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Per quanto possa capire dalla recensione di Nicla Vassallo su @sole24ore di oggi e da una sinossi tif.ssrc.org/2018/05/18/sex… la storica Joan Wallach Scott (Princeton Un.) sostiene che le lotte per la laicità dello Stato (Secularism) non hanno diminuito le discriminazioni delle donne
J.W.Scott sosterrebbe anzi che la secolarizzazione delle società occidentali sia causa del confinamento delle donne nella sfera familiare (delle dimore borghesi, verrebbe da chiosare), mentre non è chiaro se l'autrice abbia considerato la condizione femminile prima del XVIII s.
Senza approfondire la critica del concetto di causalità (almeno da Hume filosofico.net/humecausgigl.h…), stupisce che J.W.Scott non veda come gli innegabili dispositivi di oppressione della società borghese siano stati scardinati dalla sua stessa invenzione dei diritti individuali
Senza contare il fardello di misoginia, sessufobia, autoritarismo patriarcale e dogmatismo censorio con cui il Cristianesimo ha oppresso le società occidentali, che al contempo ha contribuito a formare, per cui non è facile disfarsene. Invece no, colpa della secolarizzazione?
Non si tratta di contestare che ogni organizzazione sociale sia espressione di relazioni di potere che prevedono regole di inclusione e dispositivi di esclusione, cfr. Foucault letto da Deleuze gabriellagiudici.it/gilles-deleuze…, bensì che la secolarizzazione causi l'oppressione delle donne
Ma forse le tesi di J.W.Scott nascono con un altro intento, che ne altererebbe la lucidità, ovvero la denuncia dell'uso delle battaglie femministe nella propaganda anti-islamica della Destra sciovinista, su cui aveva già scritto la sociologa Sara Farris tif.ssrc.org/2018/05/18/in-…
Ma di nuovo cosa c'entra la secolarizzazione? Infatti, da una parte, se le denunce (pur se interessate) dell'oppressione delle donne nelle comunità musulmane fanno breccia, è evidente che siano fondate, come confermato dalle stesse iraniane, saudite, algerine, marocchine, afghane
d'altra parte, se è sempre possibile utilizzare in tal modo le lotte per i diritti individuali, non è però necessario (a chi pensa così l'onere di dimostrarlo), quando si tratta più semplicemente di accogliere le istanze di liberazione e di autodeterminazione degli oppressi.
Chi dovesse sostenere che si tratta di istanze "importate" dall'Occidente, cadrebbe paradossalmente nell'eurocentrismo (come se la storia dell'Islam non conoscesse movimenti riformisti) e nelle superstizioni fasciste secondo cui le culture sono pure e devono restare incontaminate
Ecco un esempio dei figuri con cui si alleano di fatto quelli che "È la loro cultura": in Iran due fidanzati sono stati arrestati perché si sono abbracciati in pubblico, rivelando (secondo la Polizia) di aver subito la nefasta influenza occidentale video.repubblica.it/mondo/proposta…
