Thread by @marattin

DOPO LE BANCHE, CROLLA UN ALTRO PEZZO DEL CASTELLO DI CARTA POPULISTA: IL DEF 2019
In questo thread, diamo un’occhiata al Def - perlomeno le anticipazioni diffuse dal Governo - e scopriamo tutti i nodi che stanno venendo al pettine.

Prima di tutto, la crescita. A settembre scorso il governo favoleggiava di un +3%. Poi +1,5%. Poi +1%. Ora si prende atto che la legge di bilancio 2019 comporterà una crescita del Pil italiano di +0,1%. Significa certificare il fallimento della “manovra del popolo”.

Però il governo corre ai ripari: grazie a due provvedimenti (annunciati da settimane ma che nessuno ha ancora visto), lo “sblocca-cantieri” e il “DL crescita” ci sarà un’ulteriore spinta: pari allo 0,1%. Quindi la crescita 2019 sarà +0,2% (ma tutto il mondo la stima negativa).

Per risollevare l’occupazione hanno fatto addirittura un decreto apposta, chiamato “dignità”. Oggi i risultati. È lo stesso governo che annuncia nel Def che nel 2019 l’occupazione diminuirà (-0,1%) e la disoccupazione salirà (+0,1%).E menomale che lo hanno chiamato “dignità”.

Ma ecco che fioccano le promesse sul 2020: flat tax, meno tasse sul lavoro, ecc. Ma nei numeri il governo mette nero su bianco che nel 2020 farà una manovra restrittiva: l’avanzo primario salirà di ben 3 decimi di punto. Vuol dire aumentare le tasse o tagliare la spesa.

In meno di un anno di governo, M5S e Lega sono riusciti ad aumentare il debito pubblico di un punto e mezzo (da 131,4% a 132,8%). Non era facilissimo, ma ce l’hanno fatta.

Sul 2020 gravano ancora 23,1 mld di aumenti IVA, che diventano 28,8 nel 2021. E sul 2019 verranno sicuramente tagliati 2 mld di spesa “congelati”, di cui 300 mln sul trasporto pubblico locale.

Complessivamente ne esce un quadro disastroso: economia ferma, nessuna riforma strutturale in corso, decine di miliardi di aumenti di tasse che sembrano inevitabili. Il paese pagherà caro aver mandato al governo un branco di cialtroni senza precedenti come questi qui.