Thread by @Lolicchia

Da @EFilcams

Il futuro occupazionale di 34 lavoratori del #Cineca è messo a rischio dalla cessazione della gestione delle attività dei sistemi e delle tecnologie informatiche presso il #PoliclinicoUmbertoI da parte del Consorzio stesso.

La struttura sanitaria, infatti, ha aderito ad una convenzione Consip per la gestione di questi servizi che, a decorrere dal 1 giugno prossimo, saranno garantiti da un’altra società

e, ancora una volta, ci troviamo nella situazione in cui l’utilizzo della centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, che ha l’obiettivo di razionalizzare i costi e dare certezza della trasparenza nell’assegnazione dei servizi,

si traduce in un danno per i lavoratori che li garantiscono.
L’assenza di clausola sociale, infatti, non obbliga la società subentrante ad assumere i lavoratori, con un potenziale pregiudizio sulla qualità e sulla continuità delle attività rese all’utenza del Policlinico e il

Consorzio Cineca ha comunicato ai 34 lavoratori coinvolti che dal 3 giugno saranno trasferiti presso la sede di Bologna, determinando, di fatto, per molti di loro, una condizione obbligata di cessazione del rapporto di lavoro,

per impossibilità oggettive a spostare la propria vita e il proprio nucleo familiare in un’altra città.
Il trasferimento è stato comunicato anche a lavoratori che assistono familiari disabili, a genitori con figli minori e ad una lavoratrice in maternità.

La Filcams Cgil ha sollecitato ad intervenire gli assessorati competenti della Regione Lazio, sanità e lavoro, chiedendo una convocazione alla presenza della Direzione del Policlinico per ricercare una soluzione sostenibile per i lavoratori

e per evitare, come spesso ultimamente accade per effetto della delocalizzazione delle aziende, che il nostro territorio si svuoti di competenze professionali e di buona occupazione.

Il tentativo è stato fallimentare così come lo è stato il confronto con #Cineca che, al netto di impegni vaghi di un successivo impiego delle risorse su Roma, non meglio definito nei tempi e nei modi, si è resa indisponibile a ricollocare il personale sulle altre commesse

del nostro territorio, di attivare forme di telelavoro e/o smart working e di definire misure di sostegno aggiuntive per i lavoratori che dovessero decidere di trasferirsi a Bologna.

Abbiamo chiesto un incontro alla società che subentrerà nella gestione dei servizi presso il Policlinico per verificare la disponibilità ad assumere il personale, convinti che questo gli consentirebbe di avere a disposizione le professionalità necessarie per dare continuità

all’attività e al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, uno dei principali promotori del Consorzio, perché deve essere prioritario il loro interesse per la salvaguardia delle conoscenze di cui sono portatori i lavoratori.

La Filcams Cgil continuerà a sostenere i lavoratori nei confronti che continueremo a richiedere con i soggetti coinvolti nella vertenza, nelle forme di mobilitazione e senza escludere l’attivazione di contenziosi legali, qualora non si trovi una soluzione sostenibile.

Ribadiamo il principio che le istituzioni e le controparti datoriali debbano assumersi la responsabilità sociale di tutelare l’occupazione, la qualità dei servizi nel sistema sanitario regionale e scongiurare la fuga di competenze dal nostro territorio.