Penso che come europei sia necessario iniziare a prendere atto della marginalità delle nostre nazioni nel condurre i giochi internazionali, senza eccessive pretese. L’Europa è un continente anziano, tecnologicamente arretrato, militarmente piccolo,incapace di utilizzare la forza.
L’Europa non ha e non può avere una politica estera e di difesa unitaria, al momento. Quindi è perfettamente inutile pensare, come si legga sui media, che l’UE possa o debba fare qualcosa. I suoi paesi possono prendere qualche iniziativa ma sempre sotto traccia (breve periodo).
Per altro sembra evidente che l’élite politica europea sia sostanzialmente impreparata ai cambiamenti esterni (militari e geopolitici), incapace di reagire o prendere iniziative. A questo si aggiunge la sottovalutazione del problema cinese.
La repulsione politica verso Trump, i soldi e le tecnologie messe in campo da Pechino fanno dimenticare alla politica europea il confine tra Occidente ed il resto. Senza comprendere che siamo sull’orlo, se non dentro, una nuova guerra fredda economica, tecnologica, militare.
Mantenere una posizione terza, come vorrebbero in molti a destra, sinistra e contro, in questa contesa sarà sempre più difficile è potenzialmente dannoso. Restare al centro di uno scontro tra imperi di taglia e potenza superiore causerà sbilanciamenti e disordine.
Per altro, non si tiene in considerazione che questa competizione Cina-USA è strutturale e si allarga in ogni dove (es. Medio-oriente). Invece, viene raccontata come un capriccio di Trump. Pensate che finirà se Trump perderà le presidenziali? No, ovviamente.
Prova di questo fatto è che non c’è un solo candidato Dem apertamente contro i dazi o per ridurre le rigidità sulle questioni tecnologiche verso la Cina. Tutto questo in Europa vuole essere dimenticato, rimandando i conti con un cambiamento fondamentale della politica globale.
Anche rispetto all’omicidio Suleimani, si continua a considerare Trump (e le migliaia di persone che lavorano nell’amministrazione USA) come pazzi o sprovveduti. Quando già queste ore dimostrano come la strategia non sia affatto folle e la deterrenza abbia un senso.
