Molti giornalisti non riescono a comprendere la distinzione tra uno "studio" e un "pezzo divulgativo" o "di opinione" firmato da uno studioso, per quanto analitico tale pezzo sia.
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Bisogna comprendere inoltre che quando uno studioso esprime una valutazione, quella non è la valutazione dell'università cui tale studioso afferisce. I miei articoli sul @ilfoglio_it, per esempio, non sono degli "studi" e non sono attribuibili alla Sapienza.
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Per esempio, il titolo e l'incipit di questo pezzo che Repubblica ha dedicato al bellissimo articolo di @raffasadun e colleghi sull'Harvard Business Review contiene molti gravi errori.
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1) Non esiste alcuna "bocciatura" da parte di Harvard.
2) L'università di Harvard non ha pubblicato alcuno "studio" sul caso italiano. Quello cui si riferisce Repubblica non è un saggio scientifico ma sostanzialmente un editoriale che dà importantissime indicazioni di policy.
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2) L'università di Harvard non ha pubblicato alcuno "studio" sul caso italiano. Quello cui si riferisce Repubblica non è un saggio scientifico ma sostanzialmente un editoriale che dà importantissime indicazioni di policy.
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Una sua traduzione a cura di Ludovica Mottura si trova sul @ilfoglio_it, una delle poche testate italiane i cui giornalisti abbiano ben chiara la definizione di "saggio scientifico".
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ilfoglio.it/salute/2020/03…
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ilfoglio.it/salute/2020/03…
Stamattina avevo dato conto dell'articolo in questo thread.
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