L'Italia è oggi l'epicentro dell'epidemia. Sulla Harvard Business Review, Gary Pisano, @raffasadun e @MicheleZanini (Harvard University) suggeriscono al resto del mondo alcune regole semplici per evitare di ripetere gli errori commessi in Italia: tiny.cc/b7o5lz.
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A) SUPERARE I BIAS COGNITIVI
I leader politici non hanno compreso l'ordine di grandezza della minaccia incombente, nonostante avessero tutte le informazioni necessarie per comprenderlo.
Perché?
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I leader politici non hanno compreso l'ordine di grandezza della minaccia incombente, nonostante avessero tutte le informazioni necessarie per comprenderlo.
Perché?
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All'inizio gli avvertimenti degli scienziati sono stati accolti con forte scetticismo dal pubblico e dai suoi rappresentanti.
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Molti hanno sofferto del cosiddetto "bias di conferma": la tendenza a credere solo alle informazioni che confermano le proprie speranze e pregiudizi (o a interpretare tutte le informazioni in modo distorto per ottenere comunque tale conferma).
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In parole povere, si pensava che l'epidemia fosse un problema lontano e poco concreto, e si prestava attenzione solo alle notizie che sostenevano una visione "ottimista" del problema.
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Per esempio, @RobertoBurioni è stato accusato di voler creare allarme per rafforzare il suo ruolo pubblico anche da parte di commentatori solitamente avveduti.
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Ho visto menti raffinate selezionare e diffondere esclusivamente notizie e aneddoti che sminuivano l'emergenza, talvolta perfino per ragioni personali (per esempio, proprio l'antipatia verso gli studiosi che lanciavano l'allarme).
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Nel caso di fenomeni che progrediscono in modo esponenziale come le epidemie, i bias cognitivi sono particolarmente forti. Siamo abituati a concepire le variazioni in termini lineari (1, 2, 3, 4), non esponenziali.
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Quando una crescita è esponenziale, 500 casi diventano più di 1 milione in appena 11 tempi di raddoppio. Dopo altri 10 tempi di raddoppio diventano 1 miliardo. La finestra di tempo disponibile per le contromisure è breve e bisogna *riconoscere* tempestivamente l'emergenza.
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La difficoltà dei leader di ascoltare gli esperti ha un costo elevato per la collettività.
Nel caso italiano i leader politici hanno difficoltà anche a distinguere i veri esperti, quelli che hanno studiato per esserlo, dai millantatori di titoli accademici.
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Nel caso italiano i leader politici hanno difficoltà anche a distinguere i veri esperti, quelli che hanno studiato per esserlo, dai millantatori di titoli accademici.
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Basti pensare che tra i consulenti "scientifici" del governo figura un certo Gunter Pauli, che suggerisce improbabili collegamenti tra 5G e #coronavirus e celebra gli effetti benefici dell'epidemia in termini di rallentamento della crescita e diminuzione dell'inquinamento.
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B) EVITARE SOLUZIONI PARZIALI
Le soluzioni parziali sono inefficaci. Il governo ha aumentato progressivamente le restrizioni con una serie di decreti, senza tuttavia concepire un piano organico di contrasto dell'epidemia.
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Le soluzioni parziali sono inefficaci. Il governo ha aumentato progressivamente le restrizioni con una serie di decreti, senza tuttavia concepire un piano organico di contrasto dell'epidemia.
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L'Italia si è trovata a "rincorrere" il virus anziché prevenirne la diffusione. Imporre il lockdown solo ad alcune città ha favorito il contagio al di fuori delle zone rosse, come l'esperienza di Bergamo ha dolorosamente insegnato.
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Le restrizioni funzionano solo se accompagnate da una serie di altre misure. La somministrazione di massicce quantità di test è utile solo se effettuata insieme a rigorosi protocolli di contact tracing come in Corea del Sud.
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Come suggerito dai medici di Bergamo nella lettera al NEJM, per contrastare la pandemia i sistemi sanitari devono adottare un approccio community-centered, basato sullo spiegamento di servizi alla comunità, sul territorio.
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C) IMPARARE IN FRETTA
Gli approcci di Cina, Taiwan, Singapore e Corea del Sud insegnano molto. Ma non bisogna necessariamente guardare così lontano. Soluzioni efficaci a volte si trovano anche alle porte di casa.
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Gli approcci di Cina, Taiwan, Singapore e Corea del Sud insegnano molto. Ma non bisogna necessariamente guardare così lontano. Soluzioni efficaci a volte si trovano anche alle porte di casa.
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Basti guardare ai diversi approcci di Lombardia e Veneto.
Le due regioni hanno usato strategie simili per quanto riguarda le restrizioni, ma il Veneto ha adottato misure più aggressive per contrastare la diffusione del virus.
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medium.com/@michelezanini…
Le due regioni hanno usato strategie simili per quanto riguarda le restrizioni, ma il Veneto ha adottato misure più aggressive per contrastare la diffusione del virus.
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medium.com/@michelezanini…
1) Test sistematici ai potenziali contagiati. In Lombardia, invece, i medici che sviluppano sintomi in seguito a ripetuti contatti con pazienti positivi difficilmente riescono a effettuare un tampone.
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2) Tracciamento attivo (pur con metodi tradizionali) dei contatti dei pazienti positivi, per sottoporli a tampone. Nel caso sia impossibile effettuare il tampone, ai potenziali contagiati viene ordinata la quarantena.
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3) Forte enfasi sulla cura e l'assistenza domiciliare, per alleviare la pressione sugli ospedali ed evitare di trasformarli in focolai di contagio.
La Lombardia inizia a emulare alcuni aspetti dell'approccio veneto soltanto un mese dopo l'inizio dell'emergenza.
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La Lombardia inizia a emulare alcuni aspetti dell'approccio veneto soltanto un mese dopo l'inizio dell'emergenza.
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D, come dati: I DATI SONO IMPORTANTI
I dati diffusi finora sono imprecisi, tardivi, e sostanzialmente inutilizzabili al fine di una seria inferenza statistica sull'evoluzione dell'epidemia.
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I dati diffusi finora sono imprecisi, tardivi, e sostanzialmente inutilizzabili al fine di una seria inferenza statistica sull'evoluzione dell'epidemia.
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Le statistiche aggregate della Protezione Civile servono solo a "descrivere" il fenomeno al pubblico, ma sono inutili per i ricercatori. Abbiamo bisogno di dati a livello *individuale*, riferiti ai singoli pazienti e agli ospedali che li hanno eventualmente in cura.
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Solo conoscendo l'epidemia fin nei minimi dettagli possiamo contrastarla efficacemente, come ho provato a spiegare qui 👇
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Bisogna fare presto. Viviamo in una fase cruciale in cui ogni ritardo rischia di avere durissime ricadute di lungo periodo, sia sulla salute pubblica sia sull'economia. Non possiamo permetterci errori grossolani che tecnicamente sarebbe molto facile evitare.
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Post scriptum: il thread si trova come sempre srotolato qui facebook.com/fabio.sabatini
Grazie per la pazienza.
Grazie per la pazienza.
Nota senza polemica per i tipi che sono soliti copiare e incollare i thread sulle proprie testate. Il thread non è una traduzione letterale dei colleghi di Harvard, ma una sintesi mista a considerazioni personali. Il copia e incolla in questo caso è particolarmente sconsigliato.
