Thread by @francotaratufo2

Per un M5S politico controanalisi.wordpress.com/2020/03/31/per… di @frerspamer

Qualche giorno fa mi è capitato di sentire per pochi minuti una trasmissione affidata a un conduttore di imbarazzante mediocrità e oltraggiosa faziosità che poi ho scoperto essere Lilli Gruber: mi ha disgustato.

È ovvio che in un mondo appena appena normale un personaggio simile non dovrebbe essere né famoso né un giornalista; ma non viviamo in un mondo normale: viviamo in un mondo liberista. O non ve ne eravate accorti?

Per cui proprio non capisco le continue, scandalizzate denunce pentastellate della parzialità dei giornali, dei telegiornali, dei talk show. Il loro effetto è dare ai nostri avversari la conferma che la loro disinformazione funziona benissimo

e intanto accrescere ulteriormente la visibilità delle celebrity in questione, ossia il loro potere. Del resto perché non dovrebbero fare quello che fanno? Si chiama propaganda ed è da sempre l’anima della politica come la pubblicità è quella del commercio.

Perché il M5S crede di poter fare a meno della propaganda e di poter contrastare quella nemica con l’indignazione morale o peggio con il moralismo? Inutile argomentare con chi fa propaganda perché lo scopo della propaganda non è la verità e neppure il buon senso:

la propaganda si contrasta solo con una propaganda contraria e possibilmente più efficace.
I giornalisti non sono liberisti per convinzione; il 90% di loro non ha idee e tanto meno ideologie. Sono liberisti perché gli conviene, in termini di favori, di entrature, di carriera,

anche di guadagni; o perché credono che gli convenga. Perché mai non dovrebbero dire quello che piace ai loro padroni, alle lobby, ai miliardari che comprano gli spazi pubblicitari che tengono in piedi la baracca (in assenza di una legge che impedisca le cncentrazioni editoriali,

Perché invece dovrebbero favorire il M5S, che notoriamente il massimo che sa fare è tagliare gli stipendi dei propri rappresentanti e solo dei propri?
Il francescanesimo andrebbe lasciato a chi vuole guadagnarsi la vita eterna; la politica si occupa della vita terrena e non dà

alcun peso alla bontà spicciola e individuale, alle lodevoli intenzioni.
Per crescere e riuscire così a fare davvero il bene del paese, il M5S deve diventare politico: dunque premiare chi sta dalla propria parte e ignorare o penalizzare gli altri. Cioè essere un partito invece

di credersi super partes, al di sopra degli altri, chissà perché chiamato a rappresentare l’intero popolo italiano. Che invece non ne vuole sapere.
Allo stesso tempo, cosa urgente e indispensabile, deve occupare i media, con qualsiasi mezzo, in modo da far capire ai pennivendoli

che a essere obiettivi o ancor meglio parziali nei confronti del M5S hanno qualcosa da guadagnarci, e qualcosa da perdere a non esserlo. Non vi piace?
Legittimo: è anche quella una tattica, a mio parere suicida ma magari mi sbaglio.
Allora però non continuate a lamentarvi.

I giornalisti sono in vendita al miglior offerente, come del resto la maggior parte degli italiani, e la politica non si fa inventandosi una realtà ideale e restando poi delusi o oltraggiati quando si rivela per quello che è

ma accettando quella esistente per ciò che è e lavorando con abilità per modificarla.

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